Recensione

Virtua Tennis 2

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a cura di Ryuken

Dalla sala, al DC, alla PS2 il passo è breve!Ebbene sì, è toccato anche a lui, ad un altro dei grandissimi classici di Sega, emigrare verso nuovi lidi rappresentati, ora, non più da una console di casa madre, ma dalle macchine a 128 Bit delle ex concorrenti Nintendo e Sony, nonché della nascitura (ma neanche tanto) piattaforma Microsoft.Sto parlando di Virtua Tennis, per la precisione del secondo episodio del gioco tennistico per eccellenza, del migliore sia mai apparso su qualsiasi sistema videoludico.Memorabili ed indelebili nella mia mente rimangono le mitiche partite in doppio con gli amici in sala ed altrettanto mitici sono i ricordi dei doppi redazionali con il Dreamcast del nostro Boss Luca.Il mio primo impatto con questa conversione PS2 è avvenuto allo scorso SMAU, durante il party organizzato da Halifax, nel quale ho letteralmente monopolizzato per un’oretta buona la postazione adibita a VT2. Come sarà venuta la conversione? Vi piacerebbe saperlo già ad inizio recensione, eh? Mi spiace, dovrete pazientare ancora qualche paragrafo: la prassi me lo impone.

Le modalità non cambianoSquadra che vince non si cambia, questo è il motto di molti allenatori di calcio, anche il team Sega Hitmaker, evidentemente, la pensa allo stesso modo, infatti, in quanto ad opzioni di gioco la versione in questione e la vecchia per DC sono spiccicate.In VT2 sono presenti tre modalità di gioco: Exhibition, in cui potrete fare delle amichevoli scegliendo gli avversari con cui competere, ottima per prendere confidenza con il sistema di controllo. Tournament invece vi permetterà di partecipare ad un torneo in cui dovrete affrontare avversari dalle forza sempre crescente (più andrete avanti più i contendenti si riveleranno degli ossi duri). World Tour, la modalità di maggiore spessore, in cui dovrete creare il vostro alter ego virtuale settandone le caratteristiche fisiche e migliorandone di volta in volta le abilità attraverso dei mini-giochi molto vari e divertenti. Una volta che il vostro tennista si sarà sufficientemente potenziato potrete sfidare altri personaggi e vincendo le partite, potrete guadagnare del denaro che vi servirà per l’acquisto di una migliore attrezzatura con cui, naturalmente, aumentare le vostre prestazioni.Anche in formato PS2 non mancano di certo le tenniste femminili. In totale potrete selezionare sedici personaggi tra i più famosi esponenti mondiali di questo sport: Rafter, Henman, Pioline, Kafelnikov, Haas, Enqvist, Norman, Moya per la sezione maschile e: Venus e Serena Williams, Davenport, Seles, Pierce, Sanchez, Dokic, Stevenson per la sezione femminile.E’ interessante notare il fatto che atleti ed atlete giocano adottando realmente un diverso stile che ricalca le naturali caratteristiche delle controparti reali.

Il terzo tasto l’arma vincenteTra le innovazioni di maggior rilievo, già comunque riscontrata sulla scomparsa piattaforma a 128 bit Sega, segnaliamo l’introduzione di un terzo tasto adibito ai colpi smorzati, che si affianca al tasto per il topspin e a quello per il lob. Il colpo tagliato è molto importante perché aggiunge maggiore realismo al gioco e ne aumenta lo spessore permettendo nuove tattiche. Le partite, come in versione DC, sono rimaste frenetiche e il ritmo dell’azione è sostenuto. A questo proposito è stata aumentata la velocità di recupero dopo che è stato effettuato un tuffo per tentare un salvataggio disperato: finalmente vedrete il vostro personaggio rialzarsi velocemente pronto per rispondere al nuovo colpo in arrivo. Il sistema di controllo, già semplicissimo ed immediato, si adatta ancor meglio applicato all’ottima ergonomia che il pad di PS2 offre rispetto allo scomodo controller del DC. Imparare a padroneggiare VT2 è davvero un gioco da ragazzi anche per i videogiocatori che si avvicinano per la prima volta allo stile di controllo di questo classico. Naturalmente ciò non vuol dire che la difficoltà sia di basso profilo, anzi, il semplice ed immediato gameplay è stato testato e studiato appositamente per consentire a tutti di padroneggiare al meglio il proprio tennista in preparazione dei match più impegnativi.

Graficamente, ahimè, antiquatoSe al momento dell’uscita della release DC l’aspetto prettamente visivo di VT2 era perfettamente in palla con i canoni di allora, ora non è più così. Hitmaker, mi duole dirlo, non ha fatto altro che trasporre pari pari il gioco, nulla da eccepire sulla giocabilità stratosferica, ma sulla grafica urgono delle bacchettate. Ciò che in passato poteva essere definito come un aspetto eccellente ora non può altro che essere quantificato come discreto. Tanto per cominciare il numero di poligoni su schermo non è certo ai massimi livelli per i canoni odierni, nulla di inguardabile, intendiamoci, ma l’aggiunta di qualche migliaio di “cubetti” qua e là non avrebbe gustato e, anzi, avrebbe contribuito a rendere più armoniosa agli occhi la conformazione corporea dei tennisti che, soprattutto, nelle inquadrature ravvicinate dei replay mostrano i maggiori difetti. Sul fronte fluidità siamo su ottimi livelli, la velocità di gioco è altissima, lo impone d’altro canto l ‘impostazione del gameplay, però non vengono meno alcuni fenomeni di flickering che non sfuggono agli occhi più esperti.Ultima nota negativa va fatta alla massiccia presenza di aliasing che, ad essere sincero, non mi attendevo proprio. Nulla da recriminare sulle animazioni che rendono il movimento dei tennisti naturale ed armonioso. Sul fronte colori il tutto si attesta su livelli buoni, le scelte cromatiche paiono oculate, volte a timbri molto vivi che, in determinate circostanze, però danno fastidio alla visuale del videogiocatore. In sostanza la colorazione di alcune superfici rende difficile seguire al meglio con lo sguardo la traiettoria della pallina. Ad ogni modo, si tratta di episodi sporadici.

SonoroGli effetti sonori e le voci sono ottimamente realizzate e ci immergono perfettamente nell’atmosfera che si respira in una vera partita di tennis. Le musiche sembrano un remix di quelle di Virtua Tennis e in generale non mi hanno molto entusiasmato. Il mio consiglio è quello di levare le musiche d’accompagnamento e lasciare solo gli effetti, di modo da potervi godere al meglio le emozioni che derivano dal sentire il “poc” dei colpi e gli applausi del pubblico dopo le giocate più importanti.

Giocabilità e LongevitàChe dire….. senza dubbio si tratta degli aspetti migliori del prodotto, parametri che ne hanno decretato il successo e che negli anni gli permettono di mantenere la leadership fra gli esponenti del genere. Non inganni l’indole da sala di VT2, pur essendo nato su di un cabinato il gioco è quanto di più realistico ci sia: le azioni che si possono realizzare sui campi di gioco hanno del miracoloso, recuperi in extremis con tanto di tuffi, drittoni e rovesci da paura ad incrociare, tiri liftati degni del miglior fuori classe della racchetta. Sega ha creato una piccola perla in grado di essere estremamente giocabile e duratura anche in modalità singola, l’apoteosi, come ben saprete, si raggiunge in multiplayer soprattutto nei doppi a quattro giocatori, in tal senso è caldamente consigliato l’acquisto di un bel multytap in grado di trasformare VT2 in un’esperienza eterna!! Non esagero assolutamente, datemi retta… come diceva quello: “provare per credere”.

– Giocabilità spaziale!

– Il miglior multiplayer per PS2!

– In assoluto quanto di meglio nel campo dei giochi tennistici per qualsiasi piattaforma!

– Effetti sonori discreti.

– Aspetto audio/visivo datato.

8.5

Che altro aggiungere a commento… Beh, Hitmaker avrebbe potuto regalarci una grafica ringiovanita, rinfrescata, priva di difetti che minano un poco, inevitabilmente, il voto globale da affibbiare al gioco. Al fronte di un comparto visivo all’altezza si sarebbe di certo sfiorato il 10.

Io però mi accontento, è rarissimo giocare ad un qualcosa che coinvolga a tal punto e ipnotizzi davanti allo schermo (pensate che un mio amico non ama il tennis però gioca da tre mesi a VT2), solo PES2, a mio avviso, sulla medesima piattaforma è in grado di fare altrettanto.

Voto Recensione di Virtua Tennis 2 - Recensione


8.5

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