Virtua Racing - Flat Out
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a cura di Tsubasa
Quando ho letto in rete (la rivista che leggevo abitualmente ha ignorato totalmente la cosa!) che Sega Ages avrebbe convertito Virtua Racing per PS2 mi vennero in mente lontani ricordi.Avevo circa 15 anni ed ero in ritiro sportivo con la mia squadra in un desertico e invernale paesino ligure. Di ragazze neanche l’ombra e c’era unicamente una sala giochi dove passare le serate: la mia attenzione fu catturata da un cabinato con quattro postazioni, era Virtua Racing. Avevo già visto le foto su alcuni giornali specializzati ma non mi erano mai parse esaltanti, l’immagine statica non rendeva onore al motore grafico che, quando lo vidi sul serio, mi lasciò letteralmente a bocca aperta: era stupendo, veloce e ricco di frames, le macchine erano massicce, solide e ricordavano molto da vicino le reali monoposto. Le citta, i circuiti, i ponti, i palazzi mi scorrevano affianco con una velocità e fluidità incredibile. La macchina rispondeva alle sollecitazioni dei pedali e dello sterzo in maniera immediata e quasi naturale. Era iniziata una nuova per i racing games…Torniamo ai giorni nostri. Non ho mai avuto la fortuna (od in certi casi la sfortuna) di provare le conversioni di Virtua Racing prodotte sulle varie consoles Sega (dal Mega Drive al Saturn passando per il 32X) per cui questo gioco era per me particolarmente atteso.
Arcade Perfect, anzi di più!
Virtua Racing -Flat Out- si rivela una conversione perfetta dell’originale da sala del 1992 con qualche aggiunta.La modalità Arcade è la stessa: tre piste, la possibilità di scegliere il cambio tra automatico e manuale ed il classico sitema di gioco a checkpoint. I comandi del Dual Shock 2 sono perfetti, il controllo analogico regge benissimo il passaggio dal volante da sala al pad Sony registrando ogni minima oscillazione. Le visuali selezionabili sono le solite quattro che hanno reso famoso il gioco: quella interna dal cockpit, due appena dietro l’auto e quella altissima a volo di uccello. Ed è qui che si avverte in maniera quasi invadente il pop-up. Sì perchè se dodici anni fa era estasiante tanto “ben di dio poligonale” da non farci neanche caso, ai giorni nostri è impossibile non notarlo. Ok la Model 1, scheda che ha partorito il gioco originale, è stata convertita perfettamente, però sull’hardware della PS2 ci si sarebbe potuti aspettare qualche aggiunta o qualche piccolo miglioramento.Altra caratteristica “particolare” che noteremo (particolare per i giocatori di nuovissima generazione) è l’assenza di texture. La peculiarità di Virtua Racing è l’assenza di textures, sia sulla macchina che sull’ambiente circostante ed in questa conversione le cose non sono cambiate. Personalmente la trovo una scelta azzeccata in quanto una rimappatura dei poligoni avrebbe tolto parte del fascino del titolo originale. Certo è che sarebbe stata apprezzabile una versione “rifatta” accanto a quella originale con la possibilità di scegliere tra le due.
Novità o Non Novità?
Passiamo ora alle novità di questo gioco, in verità poche, veramente troppo poche. Ci sarà la possibilità di correre su un circuito a scelta “in scioltezza” nel Free Mode e la possibilità di disputare diversi campionati nel Gran Prix Mode. Questa è l’unica vera novità del gioco in quanto introduce due nuovi circuti (per un totale di cinque) uno cittadino ed uno “rurale” (passeremo attraverso strette strade in mezzo a Canyon) entrambi abbastanza ispirati. Qui potremo scegliere anche il colore della nostra macchina e sbloccare diverse macchine segrete come le monoposto di Formula 1 anni ’70, prototipi in stile 24 Ore di Le Mans e Coupè. Apprezzabile anche il fatto che sono state introdotte condizioni meteorologiche variabili (non aspettatevi pioggia ma solo cielo grigio!).
Riflettiamoci su
Se dal punto di vista di un amante del retro è apprezzabile il lavoro svolto da Sega Ages, ma da un altro non si possono che sollevare delle critiche. Che longevità ha un gioco del genere? Una settimana? Forse due? Ci giocherete, questo è certo, ma non per molto. Lo metterete via e poi quando vorrete farvi una partita lo tirerete fuori, ma non molto spesso. Queste sono le due facce della medaglia in un gioco Arcade come questo.Nonostante il prezzo budget mi sento di consigliarlo solo a chi ha amato veramente questo gioco in passato ed a chi ama scoprire e ri-scoprire titoli che hanno fatto storia. Per tutti gli altri potrebbe risultare un gioco di macchine divertente ma molto scarno e limitato. Virtua Racing è un titolo di nicchia…
-Identico all’originale…
-Grafica ancora affascinante…
-Due circuiti nuovi…
-Diverte ancora oggi
-…per questo obsoleto
-…presente pop-up
-…per un totale di cinque
-longevità limitata
6.5
Una conversione perfetta (era il minimo che ci si potesse aspettare!) dell’originale da sala. A una riproduzione fedele del titolo originale si contrappone la totale assenza di innovazione seppur nella forma. Questo e la scarsa longevità condizionano in negativo il voto di Virtua Racing.
Voto Recensione di Virtua Racing - Flat Out - Recensione
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