Virtua Pro Football
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a cura di rspecial1
La Sega in questo periodo sembra essere intenzionata ad occupare la leadership dei titoli calcistici con i suoi nuovi prodotti. Insieme al recente Let’s Make A Soccer Team!, infatti, lancia questa versione europea del titolo – già visto in Giappone – Virtua Football Climax; sarà riuscita la nostra beneamata a tirare fuori dal cilindro un prodotto valido e che possa accontentare i giocatori del genere nell’attesa che arrivino i titoli della Electronic Arts e della Konami? Anche se la speranza era quella di dire un bel sì, purtroppo per tutti questo è l’ennesima dimostrazione di come una gloriosa società possa ridursi a produrre titoli immeritevoli di portare la sua firma. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono i pregi ed i difetti che ci hanno portato ad un così negativo giudizio su Virtua Pro Football.
Fusione o riciclaggio?Per coloro che avessero avuto la sfortuna di imbattersi in Let’s Make A Soccer Team! (come me che ne ho fatto la recensione) giocare a questo prodotto riporterà subito in mente molte cose, simili se non identiche; proprio così, questo Virtua Pro Soccer nasce dal già citato manageriale di Sega, e ne sfrutta il motore grafico, l’audio ed altre caratteristiche simulative unendole ad un gameplay vero. L’introduzione del gioco è stata fatta nello stile del precedente, quindi con una piacevole versione disegnata in animazione, e come probabilmente capirete dopo pochi minuti di gioco, si tratta anche della parte più interessante del prodotto. Andiamo a vedere cosa ci offre in termini di modalità di gioco questo Virtua (ma perché usare questo suffisso per un prodotto del genere? Che spreco!): si parte subito con la modalità più classica, ovvero l’amichevole o partita veloce, che ci metterà immediatamente in campo ponendoci di fronte la scelta di svariati club, circa 150 per 12 diverse nazioni con licenze del periodo 2005/2006, per poi passare alla più elaborata Competizione, che racchiude al suo interno il classico campionato nazionale, la coppa di lega ed internazionale con tanto di possibilità di personalizzarle creandone delle proprie. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole, se non fosse per la modalità giocare. In questa caratteristica dovrete affrontare una carriera scegliendo un calciatore, dando ad esso tutte le caratteristiche fisiche (potendo scegliere tra una miriade di opzioni di gioco) ed anche tecniche (qui si dividono in attacco e difesa, con la possibilità di dare ad esso una parola chiave che ne aumenti le caratteristiche di difesa o attacco tra quelle selezionabili). In pratica dovrete cercare di gestire il personaggio da voi creato nell’arco di una stagione di calcio, facendolo diventare un campione e passando a team più forti. Purtroppo anche se l’idea di base è male originale, la sua realizzazione la rovina inesorabilmente; per aumentare le caratteristiche del nostro personaggio, questi dovrà allenarsi costantemente, cercare un buon affiatamento con i compagni, ma allo stesso tempo dovrete cercare di non farlo stressare troppo, facendolo svagare con uscite nelle quali spendere i vostri soldi (punti)… Il problema è che non sembra esserci un reale cambiamento sul campo dell’andamento del vostro giocatore: se starà bene sarà tutto a posto, altrimenti finirà male, ed è una logica un po’ troppo semplicistica se si pensa alla miriade di opzioni inutili inserite dai programmatori (che ringraziamo solo per l’auto-allenamento) che però è più tragico che altro. Dopo numerosi sforzi, più che altro di pazienza, riuscirete ad avere un personaggio completo, in grado di gestire la propria immagine da solo, di parlare con i giornalisti ecc. Insomma una vera star del pallone e del team in cui giocate. Considerando che questa è la modalità di punta del prodotto Sega e che premerete X per tutto il tempo senza neppure leggere (così farete prima) per finire nel mezzo di una partita di calcio già avviata e nella quale dovrete o tenere risultato o ribaltarlo, il giudizio su questo prodotto non può certamente essere lusinghiero.
Il Codice PenaleNon lo conosco bene ma spero ci sia una pena per chi ha fatto questo Virtua Pro Football. Passiamo a cose serie, ovvero cosa accadrà una volta scesi in campo (oltre a strapparvi i capelli se li avete); tralasciando la parte tattica del gioco – poche opzioni peraltro inutili – è il controllo del personaggio ad essere da arresto immediato per chi lo ha ideato. Con il tasto X eseguiremo il passaggio rasoterra, con il cerchio il cross, con il quadrato il tiro e con il triangolo il passaggio filtrante (vi ricorda nulla??)… le novità risiedono nel pulsante R2 che, una volta faccia a faccia con un avversario, vi permetterà di zoomare l’azione da dietro le spalle del calciatore e decidere cosa fare (quindi scartarlo, passare ecc.): un’aggiunta che poteva essere sviluppata in modo migliore, ma che così com’è risulta solo una buona idea che non utilizzerete mai vista la sua utilità pari a zero. Purtroppo potete scordarvi dribbling e grandi giocate, al massimo farete una corsetta con R1 ma nulla di più, proprio per questo motivo il gameplay risulta troppo limitato e scadente, senza disturbare l’IA dei calciatori usati dalla CPU…
Doccia!Fabio Caressa è uno dei telecronisti che rende le partite di calcio gradevoli da ascoltare anche quando sono soporifere da vedere: una miriade di espressioni che sono entrate a far parte del nostro piccolo mondo calcistico italiano… peccato che abbia deciso di dare voce alla telecronaca di questo gioco, che è la medesima di quella fatta per Let’s Make A Soccer Team, quindi con numerosi errori e con una monotonia tale che la disattiveremo ben presto. La grafica è ben fatta e non sfigurerebbe nemmeno su uno strategico, ma su un titolo da giocare siamo messi male; i movimenti dei giocatori sono pessimi, legnosi ed inverosimili, con una varietà molto scarsa anche nel loro numero. In più il tutto è troppo lento, con manovre di gioco soporifere che daranno vita solo a passaggi filtranti per stare di fronte al portiere; non pensate neppure di costruire un azione calcistica qualunque, persino il semplice cross dal fondo serve solo a farvi arrabbiare.
– Pessima giocabilità
– Carriera mal sviluppata
– Telecronaca di scarsa qualità
– Calciatori con movenze ridicole
– Continuo?
3.7
La Sega nel giro di un mese ha sfornato due titoli calcistici da dimenticare, qualcosa che ci fa tremare se pensiamo alla società che ha fatto la storia dei videogiochi. La classe della mamma di Sonic non si vede in nessun elemento del gioco, sembra sparita per lasciare il posto a prodotti che dovrebbero portare il nome di altri produttori vista la loro bassa qualità. La tristezza però non può allontanarci dalla realtà delle cose, ovvero un titolo che è pessimo sotto tutti i punti di vista e che sconsigliamo a chiunque di prendere in considerazione, sia che amiate i titoli calcistici arcade che simulativi, per evitare di buttare via i soldi. Un appello invece alla Grande S: basta realizzare tanti pessimi titoli, tirane fuori pochi ma degni del tuo nome!
Voto Recensione di Virtua Pro Football - Recensione
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