Virtua Fighter 4 Evolution
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a cura di Zaku
Se Virtua Fighter 4 ha fatto la felicità degli amanti del titolo da sala, riportando fedelmente sulla console Sony il caratteristico gameplay che da sempre lo distingue dagli altri picchiaduro, converrete con me sul fatto che graficamente esso non reggeva il confronto con Tekken 4. Come spesso accade, i programmatori furono costretti da ragioni di mercato a convertire il titolo in fretta e furia, scontrandosi con le difficoltà ormai arcinote legate allo sviluppo di software sulla nostra amata e chiacchierata piattaforma; ora, a circa un anno di distanza e in concomitanza con il decimo anniversario della serie, Sega ed Am2 ci riprovano, prendendosi il tempo necessario per realizzare un prodotto completo sotto ogni punto di vista. Poiché questo titolo è da considerarsi come una sorta di espansione, sarebbe inutile ripetere l’analisi degli aspetti fondamentali già visti in Vf4 e che rimangono inalterati in questo Evolution, quindi invito coloro i quali (spero pochi) non conoscessero il titolo in questione a dare prima un’occhiata alla completa ed esaustiva recensione (trovate il link in fondo alla pagina) del nostro mitico Ryuken, mentre in questo articolo ci concentreremo su quattro “macroargomenti” che riassumono gli interventi effettuati, per giustificare l’acquisto di questo upgrade….
Evolution o, se preferite, Virtua Fighter 4.5Due nuovi personaggi vanno ad arricchire il numero di lottatori a disposizione: Goh Hinogami, maestro di giudo dal colorito cadaverico (ricorda “leggermente” Brian Fury!…)e Brad Burns, “basettato” Kick-Boxer che oltre al classico completo, sfoggia una tenuta alla Gta Vice City degna di nota. Am2 sembra aver studiato queste new entry pensando ai veterani della serie, poiché estremamente ostici per i principianti e praticamente esenti dal rischio di combo generate da sequenze casuali di tasti, una bella chicca che verrà sicuramente apprezzata dai virtua-picchiatori dal palato fine e che vi impegnerà in nuovi e mirati allenamenti.Graficamente un miglioramento c’è, in primo piano come sullo sfondo: anche se siamo ancora sotto il livello raggiunto da Tekken così come dal coin-op e la modellazione soffre ancora di qualche “giuntura” un po troppo visibile, specie negli arti inferiori, i personaggi e i fondali sono ricchi di particolari in movimento ed effetti di luce, le texture sono leggermente più definite, l’aliasing ridotto, i poligoni non mancano così come le animazioni, sempre estremamente fluide e, tolto qualche imbarazzante rallentamento nelle carrellate che ci mostrano l’ambiente introducendoci all’incontro, una volta sul ring il motore è solido come una roccia con una frame-rate costante e spettacolari cambi di inquadrature.L’arcade mode è stato implementato con l’aggiunta di alcuni “mission match”, che non influiranno sull’esito dell’incontro, ma consentiranno di vincere premi portando a compimento l’obiettivo richiesto che varierà in maniera casuale: ci verranno richiesti ad esempio un determinato numero di atterramenti, piuttosto che di parate o ancora due attacchi per primi ad inizio ripresa,etc.Tutto o.k. per quanto riguarda il comparto audio, con nuovi campionamenti e pezzi di sottofondo godibili e coerenti con il contesto.
Quest ModeSulle fondamenta del Kumite mode nasce questa modalità che rappresenta la sua naturale evoluzione, garantendo una longevità sopra la media. Come in una sorta di “Fighting-Rpg”, scelto il personaggio, una mappa ci indicherà svariate locazioni, sbloccabili tramite il superamento di prove e tornei, che nel contempo ci permetteranno di ottenere denaro e di collezionare oggetti. Sono stati aggiunti innumerevoli elementi per personalizzare i combattenti, inclusa persino la curiosa possibilità di sbloccare i grezzi e datati modelli del primo episodio! Il denaro ottenuto negli incontri a premio potrà essere speso nel negozio, che offre colorazioni per capelli, occhi, vestiti e quant’altro. Ogni evento vive delle proprie peculiarità e offre una serie di varianti al canonico schema di gioco: per esempio nel Knockdown Clash, vengono inflitti danni extra ogni qualvolta si riesce ad effettuare con successo un atterramento, mentre nell’Iron Fight Tournament i lottatori si sfidano in un unico round nel quale i colpi causano danni minori. La più divertente variante è però rappresentata dall’Hyper Action Battle, nella quale vengono velocizzati attacchi e combo rendendo il ritmo di gioco frenetico. Al di là del tipo di competizione che troverete a voi più congeniale, vi renderete conto nella scalata al successo di quanto sia stata finemente studiata l’intelligenza artificiale dei combattenti controllati dalla Cpu, tanto che essi avranno un nome e uno stile di combattimento ben riconoscibile, dando a volte l’illusione di un vero e proprio torneo on-line con utenti umani al controllo degli avversari, semplicemente fantastico!
Training ModeAm2 sa che Virtua Fighter è un titolo complesso e quale miglior regalo poteva fare a tutti coloro che vogliono imparare e competere ad armi pari con i giocatori più smaliziati partendo da zero se non un nutrito e corposo Training Mode, con decine di nuove sezioni che spiegheranno metodicamente ed intelligentemente all’utente inesperto le tecniche e i trucchi per arrivare a gareggiare ad alto livello, partendo dai comandi base fino alle tecniche avanzate, corredando il tutto con mini sfide a tempo nelle quali verremo sottoposti ad una sorta di esame da superare, un modo accattivante per risolvere il problema della frustrazione derivante dalla difficoltà iniziale.
BilanciamentoUn’altro aspetto interessante di Vf4 Evo è il lavoro svolto sul parco mosse di ogni singolo personaggio, sul quale si è intervenuti allo scopo di equilibrare maggiormente il rapporto “difficoltà di esecuzione-danno inflitto” creando un generale equilibrio che non fa altro che migliorare ulteriormente il sistema di gioco. Tutti i combattenti sono stati calibrati secondo uno standard generale, aggiungendo, rivedendo e correggendo i valori in campo, creando così il più equilibrato gruppo di lottatori mai visto in un picchiaduro. A tale proposito si è intervenuti persino nello studio di alcuni stage: per esempio in quelli privi di barriere è stata incrementata l’area di gioco rendendo la vita più difficile a personaggi come Kage e Wolf, orientati alla tattica del ring-out.
– Miglioramenti sotto ogni punto di vista rispetto al predecessore
– Longevità alle stelle
– I.A. di ottima fattura
– Grafica ancora inferiore a Tekken
9.2
Sega ed Am2 celebrano degnamente il decimo anniversario di Virtua Fighter, non con un semplice upgrade legato ai due nuovi personaggi, ma con un titolo estremamente completo e longevo, una grafica migliorata e un’incredibile sviluppo dell’intelligenza artificiale: un acquisto obbligato per i veterani e, grazie alla profondità del training mode, una buona occasione per chi si vuole avvicinare per la prima volta alla serie, per carpire passo dopo passo i segreti e i trucchi per addentrarsi nel complesso meccanismo di gioco che rende da sempre questo titolo unico nel suo genere.
Voto Recensione di Virtua Fighter 4 Evolution - Recensione
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