Virtua Cop Elite Edition

Due giochi al prezzo di uno?Esatto. Virtua Cop Elite Edition, il gioco che mi appresto a recensire (le mie smanie di protagonismo mi hanno portato ad infestare anche la sezione Playstation 2… dovrete sopportarmi) è infatti una compilation che ospita Virtua Cop 1 e 2, rilasciati originariamente per il 32bit Sega rispettivamente nel 1995 e 1996. Si tratta di due sparatutto in prima persona da giocarsi (preferibilmente) con una bella pistolona laser; tutti voi avranno visto giochi di questo genere in sala.Impersonate una coppia (o un trio, nel caso di VC2) di giovani e baldi poliziotti incaricati di debellare un’orda infinita di terroristi che stanno mettendo a ferro e fuoco Virtua City (ma che nome originale…) rapendo il sindaco, rapinando banche, trafficando armi, dilettandosi insomma in tutta una serie di losche attività criminose. Voi le avete provate tutte, ma alla fine avete ricevuto un ordine tassativo: visitare i luoghi “caldi” della città e, novelli Charles Bronson, sparare in fronte a chiunque vi si pari davanti con aspetto minaccioso. Tolleranza zero, insomma.

Hold your fireUna volta caricato il CD e scelto con quale dei due capitoli volete cimentarvi, potrete decidere da quale (dei tre stage disponibili) cominciare lo sforacchiamento; ovviamente per terminare il gioco dovrete completare tutti i livelli, a prescindere dall’ordine nel quale li affronterete.Noterete subito, durante la partita, che VCEE presenta una caratteristica unica (per quanto mi risulta) nei giochi di questo genere: l’apparizione di un nemico sullo schermo sarà chiaramente indicata da un mirino-time, formato da due cerchi concentrici che ruotano l’uno in senso opposto dell’altro. Quando le tacche presenti su questi cerchi collimeranno, il mirino diventerà rosso e voi molto probabilmente vi ritroverete un buco in testa e una vita in meno. Tradotto in soldoni, sparate per primi.Questo mega mirino è stato criticato da molti, in quanto effettivamente rende palese ed immediatamente individuabile la presenza dei nemici sullo schermo; tuttavia vedere i due cerchi che si avvicinano pericolosamente tra loro mentre il gangster di turno vi sta mirando aggiunge un tocco di pathos all’azione. In ogni caso la presenza del mirino è immediatamente deselezionabile nelle opzioni, quindi in sostanza il problema non si pone.

Spacchiamo tuttoooooo!!E’ quello che urlerete dopo una decina di minuti di gioco, in quanto verrete senza dubbio travolti da una furia distruttiva che vi porterà spesso a sparare a qualsiasi cosa dall’aspetto non infrangibile presente sullo schermo. In questo c’è da dire che VCEE aiuta molto: vasi, computer, cartelli stradali, bidoni… non sono pochi gli oggetti che si frantumeranno sotto i vostri impietosi colpi di pistola. Oltre ad essere un’ottima procedura antistress, questa mania devastatrice vi tornerà utile in quando molto spesso distruggendo a destra e a manca salteranno fuori degli utili power up, come una vita o un’arma bonus (ce ne sono parecchie, ma ad essere sincero la pistola standard si rivela la migliore). Inoltre spesso fra i detriti del massacro virtuale apparirà una scritta in blu che recita “Gallery”; ciò significa che avete sbloccato una delle immagini presenti, appunto, nella Gallery, un’opzione nuova di zecca sfornata dalla Sega in occasione di questo porting.

Please, don’t shoot me!Ed eccoci ad una delle caratteristiche più comiche che sin dagli albori affliggono questo genere di giochi. Ma io dico…mi trovo in un cantiere infestato da un numero apparentemente infinito di malavitosi (tutti uguali… sarà una nidiata di gemelli?) che mi vogliono accoppare sbucando dai luoghi più assurdi, mi sto facendo un mazzo tanto per non farmi sparare in fronte e non perdere così una vita, i proiettili fischiano da tutte le parti, già che ci sono spacco i finestrini di un paio di gru… ma che diavolo ci fanno dei tizi vestiti di bianco che sbucano all’improvviso gridando “ Help me!”, “Please don’t shoot me!”? Ma ve ne volete stare rintanati dentro qualche container? Dovete proprio apparirmi davanti mentre sto facendo il mio lavoro? Poi non vi lamentate se vi sparo in fronte, e che diamine…anche perché generalmente mi tocca resistere alla tentazione, dal momento che più si freddano innocenti e più si perdono vite.

Un’analisi un pò più seriaI giochi contenuti i VCEE hanno otto anni, che in campo videoludico sono quasi un’eternità… e si vede. Nonostante alcune migliorie, come un arrotondamento agli spigoli dei poligoni, la grafica è comunque quasi identica a quella originale per Saturn, il che potrebbe far storcere il naso a più di un videogiocatore abituato agli odierni standard.Dal punto di vista sonoro le cose non vanno molto meglio, anzi. A parte gli spari e le urla dei nemici (che sono comunque quasi le uniche cose che si sentono in questo tipo di giochi), le musiche di accompagnamento dei vari stage sono abbastanza anonime e vi dimenticherete della loro esistenza non appena spegnerete la console.Tra VC1 e 2 sono presenti 7 livelli suddivisi in 15 sotto-stage; nel secondo titolo ci si troverà anche davanti ad alcuni bivi che permetteranno di scegliere il percorso preferito tra i due proposti… una piacevole variazione nel percorso.Ovviamente VCEE, per essere apprezzato al massimo, va giocato con la pistola. Se non ce l’avete è possibile comunque giocare con la leva analogica sinistra sparando col quadrato e bisogna riconoscere che anche in questo modo il gioco non perde troppo del suo appeal; i comandi rispondono in maniera precisa e di questo va reso merito ai programmatori. Naturalmente però con la G-Con 2 è tutta un’altra cosa.Per finire voi segnalo la possibilità di giocare in due, la modalità training, e la già citata opzione Gallery.