Virtua Cop
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a cura di Ryuken
Sega, come ho già avuto modo di ribadire in occasione di un altro articolo, è stata, in passato, più volte la regina nel campo delle innovazioni ludiche sia per sistemi casalinghi sia per i cabinati da sala giochi. A volte la voglia di stupire portò la mamma di Sonic a lanciarsi troppo in là con i tempi immettendo sul mercato prodotti per i quali l’utenza di massa non era ancora pronta ma che comunque fecero da apripista a vere e proprie ere ludiche. Volete degli esempi? Il Mega Drive fu la prima console a 16 bit lanciata sul mercato mondiale, Il Game Gear fu il primo portatile a colori, il Saturn fu la prima console a 32 bit immessa sul mercato, il nomad fu il primo portatile a 16 bit e il DC fu la prima console a 128 bit della storia dei videogames. Questo per quanto riguarda il mercato casalingo, per ciò che concerne il coin-op come non citare titoli dall’innovazione assoluta quali Virtua Racing, Firtua Fighter e Virtua Cop. Come potete notare i giochi appena citati sono accomunati dalla parola “Virtua” che stava ad indicare il carattere, appunto, virtuale dei tre e che si materializzava a video con una grafica fino ad allora sconosciuta, o quasi, quella poligonale!Nella recensione in questione andrò ad analizzare la conversione in formato PC di Virtua Cop, il primo gioco in grado di abbinare una grafica a poligoni ad uno sparatutto da sala giochi.
La saga del poliziotto virtualeVirtua Cop si presenta come un first person shooter dal carattere spiccatamente arcade, pochi fronzoli, pochi convenevoli, azione nuda e cruda come da tradizione Sega. Il sistema di gioco riprende quello visto nei vecchi laser game da sala, ovvero, spara a tutto ciò che compare su schermo prima che questo spari a te! Nei panni di un agente di polizia saremo chiamati a combattere la solita organizzazione criminale e a suon di colpi di pistola dovremo cercare di intrufolarci nel covo dei malviventi, far fuori i boss e liberare vari ostaggi.Tutto ciò che vedremo a video sarà un mirino con il quale dovremo puntare sul malvivente di turno per poi freddarlo, senza indugio e al momento opportuno. Oltre a questo, alla sinistra dello schermo, sarà ben visibile il caricatore della pistola munito di sei colpi e vicino ad esso la nostra barra d’energia.Secondo il livello di difficoltà scelto avremo a disposizione un determinato numero di caricatori che potrà essere aumentato andando avanti nel gioco. L’azione, tranquilla nella prime fasi, subisce un’impennata di frenesia man mano si avanza nel gioco; se nelle prime battute i nemici su schermo saranno in numero contenuto, in modo tale da permetterci un adattamento dolce al sistema di controllo, nei livelli avanzati, a volte, sarà molto dura scegliere la tempistica di sparo e il bersaglio più consono dal quale iniziare la sparatoria. A livello di comandi il PC è la piattaforma che più si adatta agli sparatutto, l’abbinamento di muose e tastiera non ha eguali in quanto a precisione e versatilità. Il gioco in questione fu, in principio, progettato per l’utilizzo della pistola ottica (Virtua Gun) in dotazione al cabinato originale e poi realizzata come add-on per Satun in modo da ovviare alla scomodità di utilizzo del pad, ad onor di cronaca va anche segnalata la realizzazione del muose pad per Sega Saturn che intendeva emulare il PC nel sistema di controllo degli fps tutto ciò a testimoniare, ancora una volta, la bontà dell’accoppiata mouse-tastiera già citata sopra. L’interattività dei vari stage non si limita ai soli nemici ma sarà possibile anche colpire elementi decorativi come barili per realizzare tremende esplosioni in grado di eliminare in un colpo solo un bel po’ di scagnozzi, così facendo saremo in grado di risparmiare munizioni preziose da spendere in altre fasi di gioco. A livello di armamentario non c’è molto da citare: la pistola sarà la nostra fida compagna per il 90% dell’evventura, solo in alcuni momenti saremo in grado di raccogliere ed utilizzare per breve tempo una magnum, il rifle e una mitragliatrice. Si dovrà fare molta attenzione a non colpire gli ostaggi che compariranno su schermo, questi saranno vestiti con indumenti di colore bianco, blue o marrone in modo da distinguersi dai vari gangster tutti, o quasi, in giacca e cravatta; per facilitarci il compito Sega ha inserito un utilissimo cerchio rosso/giallo che avvolge letteralmente tutti i nemici e funge da chiaro indicatore di sparo.
Comparto tecnicoVirtua Cop, essendo uno dei primi esponenti della nuova era poligonale, si presenta naturalmente datato, la quantità di poligoni su schermo appare esigua e i personaggi un po’ spigolosi ma comunque dotati di un numero più che discreto di animazioni; ad ogni modo la qualità generale e il livello di dettaglio sono tutt’altro che scadenti e fanno egregiamente il loro dovere. La quantità di nemici a video è buona come anche le loro animazioni composte da un numero di frame più che accettabile. Va tenuto presente che il titolo non punta tutto sull’impatto grafico ma sull’immediatezza d’azione, infatti, anche nel 1994 (data della sua release coin-op) lo sparatutto Sega non presentava lo stesso impatto visivo ammirato negli altri illustri “Vitua”. Azzardando un giudizio si può tranquillamente dire che Virtua Cop si attesta su un livello più che sufficiente. Per ciò che concerne la parte audio possiamo essere soddisfatti grazie ad effetti sonori decisamente ben fatti che riproducono in maniera egregia gli spari e le esplosioni. Sul fronte colonne sonore non c’è molto da dire in quanto tutto il fulcro è dato dall’azione nuda e cruda che viene intervallata da alcuni motivetti orecchiabili.
HARDWARE
Requisiti minimi di sistema-Sistema operativo Windows 95-Pentium 90 mhz-memoria 8mb-scheda video SVGA: 256 colori-spazio richiesto su HD 60MB-scheda audio 16bitMULTIPLAYER
Va citato il Training Mode un vero e proprio poligono di tiro virtuale che ci vedrà impegnati nel colpire vari bersagli mobili posti nelle nostre immediate vicinanza oppure in lontananza, tale modalità da il meglio di sé, giocata in coppia, sfidando un amico.
– Giocabilità di buon livello
– Sonoro realistico
– Molto fedele alla versione da sala
– Graficamente datato
7.0
In definitiva questa release PC di Virtua Cop rimane molto fedele all’originale da sala riproponendo tutte le caratteristiche che hanno reso celebre negli anni l’fps Sega, in più il titolo è facilmente reperibile sul mercato ad un prezzo molto abbordabile; se siete amanti degli arcade e non avete mai provato questo gioco vi consiglio caldamente di procurarvene una copia.
Voto Recensione di Virtua Cop - Recensione
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