Recensione

Viper V16

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a cura di Fabfab

In Giappone sono tutti pazzi e questo è un fatto noto! Spesso a dare un’occhiata ai videogiochi più venduti viene da domandarsi che cosa passi loro per la testa: simulazioni di corse ai cavalli, di guida di treni, di cucina…e di storie d’amore!Una fetta consistente del pubblico dei videogiocatori nipponici predilige da sempre le cosiddette “simulazioni d’appuntamento”, videogiochi in cui, nei panni del classico adolescente nipponico, dobbiamo adoperarci per conquistare i favori di una delle nostre compagne di classe: il più noto esponente di questo genere è il celeberrimo (almeno tra gli appassionati) “Tokimeki Memorial”, da poco uscito anche in una versione al femminile dove è una lei a dover conquistare il cuore del suo ragazzo dei sogni. Solitamente lo scopo ultimo di queste produzioni è riuscire a fare coppia con la ragazza desiderata: tutto qui! Delusi? Non preoccupatevi, i nostri amici del sol levante hanno pensato anche a quella fetta di videogiocatori che desiderano approfondire “oltre” il rapporto con l’amata: ecco nascere quindi il segmento hentai (cioè erotico) di questo genere di produzioni.In alcuni di questi prodotti l’atto sessuale rappresenta in effetti la conclusione dell’esperienza di gioco: dopo un lungo periodo di corteggiamento prima e di vita di coppia poi si giunge finalmente all’atto supremo che sancisce l’unione tra i due protagonisti e la conclusione della vicenda. Molto più spesso, però, la storia si trasforma in puro pretesto per mostrarci tutta una serie di incredibili prestazioni tra discinte fanciulle e più o meno improbabili partner.Questo Viper V16 fornisce un assaggio di entrambi i generi. I due cd del gioco, infatti, rappresentano in realtà prodotti a se stanti.Nel primo cd troverete il gioco Rise dove assisterete alle improbabili avventure di tre cameriere spaziali alle prese con perverse forze aliene.Nel secondo, intitolato Imagine, vestirete i panni di uno studente universitario indeciso su quale scegliere tra le tre desiderabili compagne di corso che gli fanno la corte.Graficamente la serie Viper è sempre stata un gradino sopra le altre produzioni di questo genere, caratterizzate da schermate statiche (con visione in soggettiva del giocatore) con in basso uno spazio per i dialoghi. Le protagoniste di Viper V16 sono tutte magnificamente rappresentate, grazie ad un tratto pulito ed affascinante: possono inoltre vantare alcune sequenze animate che meglio sottolineano i momenti topici della vicenda.Purtroppo alla positiva veste grafica si contrappone una longevità davvero scarsa: se in “Rise” la storia, pur gradevole, risulta chiaramente nulla più di un pretesto, in “Imagine” la sceneggiatura, più curata, è comunque liquidata troppo in fretta, facendoci solamente intravedere le potenzialità di un “gioco di appuntamenti” senza riuscire nemmeno a sfiorare la profondità di un titolo come Tokimeki Memorial.Nonostante ciò tenete presente che si tratta pur sempre di due giochi al prezzo di uno, entrambi tradotti in italiano: praticamente alternative non ne esistono e il prodotto risulta, alla fine, gradevole e piccante al punto giusto!

HARDWARE

Pentium 133mhz, 24 mb Ram, Windows 95/98

MULTIPLAYER

Non presente.

– Due giochi al prezzo di uno.

– Disegno accattivante.

– Scarsa longevità.

6.5

Viper V16 è un buon prodotto per chi si avvicina per la prima volta al genere: se il gioco vi piace potrete in seguito orientarvi su prodotti più complessi e longevi, a patto di conoscere almeno l’inglese. In caso contrario risulterà comunque un’esperienza gradevole che porterete a termine prima di annoiarvi.

Per gli appassionati del genere si tratta, invece, di un must assoluto, una chicca da avere a tutti i costi in ludoteca.

Voto Recensione di Viper V16 - Recensione


6.5

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