Recensione

Viewtiful Joe: Red Hot Rumble

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a cura di OldBoy

Dopo uno splendido ingresso nel mondo dei videogiochi e dopo un grande seguito, ancor prima che uscisse Double Trouble su Nintendo DS, su GameCube si è fatto vivo lo spin-off Red Hot Rumble. Quest’ultimo, al contrario dei suoi primi due capitoli e dell’esclusiva DS, ha portato il valoroso Joe nel mondo dei picchiaduro. Strada non tanto difficile da percorrere sul cubetto Nintendo a causa dei pochi e validi esponenti del genere, ma sicuramente tortuosa per questa conversione se il terreno da tastare è quello PSP. Joe si è dimostrato all’altezza già su DS con un buon gioco che ha saputo raccogliere i giusti elogi, saprà fare altrettanto con questo Red Hot Rumble per il portatile Sony?

Hen shin a go-go Baby!L’ammetto! Anch’io, come tanti di voi, non ho saputo resistere alla tentazione comprando Double Trouble per DS. Ammetto di non averlo ancora portato a termine, ma di tanto in tanto qualche quadro me lo faccio volentieri. Quando ho iniziato a leggere delle prime voci circolanti l’uscita di un capitolo di VJ su PSP, rimasi piuttosto perplesso. Cosa mai poteva realizzare il team Clover su quel mostro di potenza della PSP? Certamente una conversione del sopraccitato DT era da escludersi. Pertanto… o si realizza un capitolo nuovo di pacca oppure si decidere di battere la strada dei remake. Effettivamente sbattere una raccolta dei primi due capitoli in un unico umd poteva essere vista tanto un’idea positiva per i possessori PS2, quanto una mera mossa commerciale. Alla fine si è optato per lo spin-off che fino a ieri aveva visto la luce solo su GC, probabilmente considerato un gioco si sarebbe meglio adattato alla natura della macchina.

I soliti sospettiDopo tante pellicole, Captain Blue decide di andare in pensione e passare dal ruolo di protagonista al ruolo di regista. Ma il cinema d’azione non può fermarsi e bisogna trovare presto un nuovo eroe. Un’idea potrebbe essere offrire il ruolo di protagonista all’esuberante Joe, oppure Sexy Silvia, anche il nipotino Junior potrebbe essere indicato per tale ruolo, chissà… magari offrirlo ad un personaggio rodato e di classe come Master Alastor? Senza crearsi troppi problemi esistenziali, Captain Blue, su consiglio di Sprocket (la segretaria), indice una conferenza stampa per comunicare alla stampa che il ruolo di nuovo protagonista sarà affidato all’eroe, che vincitore di una serie di prove, meglio si distinguerà per le sue qualità ed abilità. Al via il torneo!Viewtiful Joe Red Hot Rumble annovera nel suo “cast”, un po’ tutti i personaggi della serie… pertanto ritroveremo oltre a Joe, la sua ragazza Silvia, il maestro Alastor, il piccolo Blue Jr., Devil Hunter Dante [più che un ospite ormai, uno di famiglia – ndOldBoy] ed altri bizzarri personaggi che già abbiamo avuto modo di conoscere nei vecchi capitoli.

Well done… neeext!Nel gioco sono presenti ben quattro modalità:– Modalità Storia; consente di affrontare il torneo indetto da Captain Blue. Seguendo una serie di capitoli di difficoltà crescente, ognuno di essi composti da serie di differenti quadri con tanto di boss finale da sconfiggere. Per andare avanti nel gioco non sarà tanto necessario sconfiggere un determinato numero di nemici, quanto accumulare una quantitativo di ricchezze superiore a quello del nostro rivale. Le varie prove possono variare dal recuperare gemme in situazioni disperate, abbattere più nemici nel minor tempo possibile, distruggere trombe d’aria sfruttando il potere del rallentamento. Logicamente migliori saranno le nostre prestazioni e maggiore sarà il nostro compenso.– Modalità Prova; manco a dirlo, il lotto completo dei personaggi, sarà chiamato a completare una serie di quaranta prove di diversa natura, contro il tempo o contro la CPU.– Modalità CPU Vs.; si tratta sostanzialmente di un’Arcade Mode nel quale dopo aver selezionato il nostro personaggio preferito, saremo tenuti ad affrontare un quadro dopo l’altro, tre avversari di gioco alla volta. Nulla di nuovo, ma sicuramente tale modalità, in quanto classica, avrebbe potuto godere di un miglior trattamento, magari presentando dei modelli di maggiori dimensioni. Sicuramente il dettaglio grafico ci avrebbe guadagnato.– Modalità Rete; quest’ultima è probabilmente una fra le più divertenti, sicuramente quella più longeva. Grazie ad essa, potremo sfidare un massimo di tre amici sfruttando il collegamento Wireless o il Game Sharing, logicamente consiglio caldamente il multiplayer via Wireless, se non si vuole morire d’attesa tra uno scambio di dati e l’altro.

Come potete vedere, di carne al fuoco ce n’è abbastanza, lo Story mode non sarà poi lunghissimo e neanche il CPU Vs., ma le quaranta prove metteranno a dura prova le vostre capacità. Per non parlare delle modalità multiplayer, tanto divertenti quanto eterne. Personalmente sono riuscito a giocare solo contro un mio amico e ci siamo divertiti tantissimo, non oso immaginare pertanto cosa potrebbe diventare il gioco giocando in quattro. In tutto nel gioco vi sono un totale di tredici personaggi, quattro selezionabili sin da subito e nove sbloccabili in seguito alle vostre performances.Per quanto riguarda il divertimento scaturito, sappiate che in RHR il sistema di controllo non è poi malaccio. Il personaggio può essere manovrato sia con l’analogico, sia con la crocetta direzionale, ma sappiate che se siete soliti ad usare la crocetta direzionale, per realizzare meglio gli attacchi potrebbe essere necessario giocare con la Ceramic White, almeno finché non si ha la certezza che siano arrivati in Italia i modelli neri con gli adeguati d-pad spessorati a dovere. Ogni personaggio gode di attacchi normali (solitamente a corto raggio d’azione) e di attacchi speciali (a lungo raggio). A differenza dei soliti picchiaduro, la funzione del salto è realizzabile premendo il tasto x.

Tecnicamente parlandoSarà che la PSP vanta una potenza incredibile in ambito “portatili”, ma su PSP il tutto sembra non sfigurare anche se ci troviamo a che vedere con una buona cosmesi grafica. Francamente non credo che la potenza di calcolo del cubetto Nintendo sia paragonabile a quella PSP, tuttavia con qualche dovuto compromesso, il tutto potrebbe funzionare senza sforzi anche sul gioiellino Sony. La grafica è in completo cell-shading, la tecnica utilizzata nel vecchio e sempre-verde Jet Set Radio di Sega. I personaggi su schermo, nella maggior parte del tempo, appaiono di minute dimensioni facendo rilevare un livello di dettaglio non particolarmente elevato; solo in occasione delle sporadiche zoomate le cose cambiano visibilmente. Per il resto i fondali godono di un discreta cura, essendo disegnati con uno stile grafico fumettistico che ben si addice alla tecnica utilizzata. Considerando le dimensioni dello schermo, io personalmente, sono dell’opinione che sarebbe stato meglio aumentare le dimensioni dei personaggi, magari trovando il giusto compromesso con fondali mobili. Un elevato numero di effetti grafici possono arrivare a riempire lo schermo senza che il processore di calcolo ne risenta poi molto, donando al gioco un notevolissimo impatto visivo.Anche dal punto di vista sonoro, le cose non vanno affatto male. La colonna sonora è particolarmente adatta ad un gioco del genere con brani manga style che ben legano con le atmosfere di gioco. Anche gli effetti sonori sono di modesta qualità, certo che se offrissero anche una maggior varietà sarebbe meglio, ma purtroppo non si può avere sempre tutto dalla vita. Anche per i dialoghi è stata posta una dovuta cura, ma ahimè… anche in questo caso, come per gli FX, la quantità scarseggia pesantemente.

Consigli per gli acquistiCome abbiamo già detto, RHR è un gioco piuttosto atipico, sicuramente fuori dai soliti canoni. Date le indubbie qualità, potrebbe anche non fare fatica a conquistarsi una piccola fetta di successo, ma fra qualche mese, con l’uscita della Power Stone Collection, le carte in tavola potrebbero mischiarsi. Per il momento è bene non snobbare un titolo come questo, il prezzo è di sessanta euro potrebbe essere un po’ troppo elevato per i canoni di una console portatile, ma sicuramente terrà alla larga i giocatori occasionali.

– Controlli semplici…

– …Facili da assimilare

– Tecnicamente impeccabile

– Potrebbe stufare presto in single

6.5

Red Hot Rumble è complessivamente un discreto gioco. Si… d’accordo… magari non offrirà grandi cose, ma d’altronde sul portatile Sony può anche essere ben accetto. Speriamo solo che se proprio debba uscire un ipotetico seguito, siano ampliate alcune idee, magari caratterizzando meglio i personaggi, ma soprattutto… speriamo di giocare un domani ad un beat’em up più convenzionale e meno alternativo. Ora va bene così, ma le cose potrebbero non essere già dello stesso avviso fra qualche mese.

Voto Recensione di Viewtiful Joe: Red Hot Rumble - Recensione


6.5

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