Recensione

Vietcong: Fist Alpha

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a cura di Stefo

Partiamo con una doverosa premessa: Vietcong è un titolo che ha fatto molto parlare di sé, nel bene e nel male! Come in molti casi la critica si è letteralmente spaccata in due: c’era chi lo riteneva un capolavoro assoluto di giocabilità, atmosfera e tecnica e chi, come noi dello staff di Spaziogames, non è andato oltre ad una sufficienza piena e convincente. Come mai tanta disparità di giudizi? Il publisher del gioco, GoD Games, si deve essere posto la stessa domanda, ed eccoci qui ad analizzare la loro personale risposta! Un’espansione che dovrebbe, finalmente, mettere d’accordo tutti uniformando i giudizi sul gioco… ovviamente portandoli ad un picco di media sicuramente più elevato. Ce l’avranno fatta? La risposta nelle righe successive!

Prequel, che passioneUltimamente, neòl mondo dell’intrattenimento elettronico, sta prendendo sempre più piede il fenomeno del “prequel”, ossia di prodotti che, pur usciti sul mercato dopo il prodotto originale, narrano vicende cronologicamente anteriori a quelle già narrate. Vietcong: Fist Alpha non sfugge all’hype, e ci offre un’espansione NON stand alone (servirà il gioco originale installato e, addirittura, il 1° CD del gioco originale per farla funzionare) che narra vicende accadute in quell’inferno del Vietnam qualche mese prima di ciò che tutti ben conosciamo e che ci è stato descritto in maniera egregia dal primo gioco della serie. Noi giocatori impersoneremo Warren Douglas, membro del corpo speciale Fist Alpha, inviato in Vietnam insieme ai suoi compagni per “spianare la strada” alle truppe che sarebbero arrivate da li a poco. Il team speciale avrà il compito, attraverso le 7 nuove missioni della campagna Single Player, installare un primo campo d’accoglienza, perlustrare la zona, riportare informazioni su flora e fauna locale ed, eventualmente, fare un po’ di “pulizia” tra i Vietcong… eliminando quei piccoli impedimenti impersonati dai soldati locali… di certo non troppo accondiscendenti nei confronti degli Americani!

Espansioni? Si, Grazie!Pur con tutte le incognite prima descritte, Vietcong è stato sicuramente uno dei giochi in assoluto più difficili del 2003! Per sintetizzare potremmo benissimo dire che il titolo non perdonava niente! Bastava sporgersi un filino in più e… BOOM! Ci facevano saltare la testa con un colpo solo! Se da un lato questo tipo di gestione faceva felicissimi gli amanti della simulazione estrema, rendeva il gioco frustrante per una gran parte di utenti, che da un FPS si aspettano generalmente azione immediata, coinvolgente e frenetica. Chiaro: Vietcong andrebbe in tutto e per tutto annoverato tra gli shooter tattici a squadre, e non tra giochi come Serious Sam, ma voi per la sete di divertimento, vuoi a causa di altri titoli bellici più immediati (chi ha detto Medal of Honor) i paragoni si materializzano da soli! Diciamo che è sufficiente che il nemico prenda bene la mira per farci fuori senza troppa fatica.A darci una mano (o forse è meglio dire “ a non darci una mano”) c’erano i nostri compagni di squadra che, maldestri e fracassoni come una comitiva di ubriachi, rovinavano molte volte le nostre missioni sparando magari qualche colpo in più, o facendosi beccare dal nemico. Per quanto la build di Fist Alpha sia la 1.51, questi problemi sono in parte rimasti, anche se attenuati dal gran lavoro dei programmatori. Anche questa versione di Vietcong tende ad essere poco “user friendly”, lasciando il giocatore sempre sul filo del rasoio: mi uccideranno perchè sono un “tardone”, o perché i miei compagni hanno combinato uno dei loro “impiastri”? Anche i nemici sono migliorati, ma non sono ancora lo stato dell’arte! Sono ostici in maniera incredibile, e tendono ad essere spesso infallibili. Ho notato che più sono lontani e più sono precisi con il oro colpi… mentre da vicino si lasciano quasi sopraffare da chiunque: un comportamento davvero strano. Sicuramente sono molto (forse troppo) reattivi: basta un piccolo rumore per farci scatenare contro una quantità di pallottole spropositate.L’espansione offre, come vi anticipavo, 7 nuove missioni in modalità Single Player, con una ambientazione a dir poco suggestiva: si tratta sempre della pericolosa giungla Vietnamita, dove i soldati avversari sono in grado di mimetizzarsi con una facilità estrema. Nelle varie ambientazioni ci saranno anche delle piccole trappole (come mine, o esplosioni comandate da dei piccoli fili posti nel terreno) atte a renderci la vita ancora più difficile. Le sette missioni sono lunghe, e ci terranno impegnati per parecchio tempo. La varietà di situazioni in cui ci troveremo invischiati è davvero notevole, così come la cura riposta nel riproporre un sacco di dettagli in ogni frangente del gioco. Oltre al semplice pattugliamento, dovremo andare alla ricerca di compagni nella giungla, esplorare zone sconosciute, ed imbatterci anche in alcune infiltrazioni in puro stile stealth.Per permetterci di gestire al meglio ogni situazione, i ragazzi di Pterodon ci hanno messo a disposizione qualche nuova arma: su tratta di roba pesante… letale! Sto parlando di M-14, 61 Scorpio, fucile Tokarev SVT1940, Sten MKII e Degtyarev DP. Leggendo i nomi potrebbero non dire niente… vi basti sapere che (a parte 2 fucili) si tratta solo di armi automatiche in grado di sparare colpi a ripetizione con una frequenza impressionante!Delle novità introdotte nel comparto multiplayer parleremo dell’apposito paragrafo.A colpire, però, in maniera incredibile è l’incredibile atmosfera! Sarà l’ambientazione, sarà il livello di difficoltà che ci costringe ad avere 2 occhi aperti ed altri due che guardano le spalle… il risultato è un livello di coinvolgimento elevatissimo! In questo campo il comparto tecnico fa la differenza… vediamo insieme perché!

La TecnicaDiciamo subito due cose molto importanti: Vietcong: Fist Alpha è splendido da vedere, incredibilmente bello da ascoltare… ma se non volte che tutto si muova a 10Fps munitevi di un computer da almeno 2000€!!!Tutto il dettaglio inserito nel gioco ha un prezzo (e molto elevato) in termini di prestazioni. A 1024*768, 32bit di profondità, dettagli al massimo il gioco ha avuto parecchie incertezze nelle fasi più concitate o, semplicemente, accedendo ad aree aperte particolarmente vaste. Basta abbassare la profondità di colore a 16bit, e non esagerare coi dettagli per migliorare un po’ la situazione. Il motore del gioco, però, è pesantissimo! Lo dimostrano anche i lunghi caricamenti necessari prima di ogni livello e, a volte, anche durante il gioco vero e proprio. Per completezza, però, va anche detto, che raramente mi è capitato di imbattermi in ambientazioni esterne così belle, dettagliate, ricche… vive! Le foto non rendono giustizia, bisogna vedere le immagini a schermo intero! I fili d’erba, per esempio, sono spettacolari, così come le fronde e tutti gli elementi della flora locale. I colori sono calibrati in maniera spettacolare, e riescono quasi a far sentire il caldo della giungla! Forse solo l’imminente Far Cry potrà fare di meglio! Molto buoni i dettagli dei soldati, anche se i frames di animazione avrebbero potuto essere molti di più. Sono soprattutto i nemici a risentire di movimenti, a volte, un po’ troppo “robotica” e poco realistici.La cosa, però, in assoluto più spettacolare dell’intero gioco è il comparto sonoro! Non parlo tanto degli effetti (comunque ottimamente realizzati e altamente coinvolgenti), ma tanto delle musiche che fanno da contorno al gioco vero e proprio: sembra di essere a Woodstock! Si tratta di un concentrato di rock fine anni sessanta / inizio anni settanta davvero esplosivo! Sembra di essere di fronte a tracce di Jimi Hendrix (soprattutto la musica nei menù) o altri storici gruppi dell’epoca (mi vengono in mente gli Stones, i T-REX o i Mott The Hoople). Sembra una cosa banale, ma una musica adeguata riesce a far calare il giocatore nel contesto storico narrato dal gioco, con estremo godimento finale.

HARDWARE

Requisiti Minimi:Pentium III 700 Mhz o equivalente 256 Mb di Ram CD/DVD Rom 16x Scheda grafica 16 Mb di Ram compatibile DirectX 8.1 Modem 56.6 Kps per il gioco online Windows 98/98 SE/ME/2000/XP.Sistema di Prova:AthlonXP 200+, 512Mb Ram DDR 266Mhz, HD 40Gb 7200Rpm, GeForce4 Ti4200 64Mb, Sound Blaster Live! 5.1

MULTIPLAYER

Il comparto multiplayer del gioco si è arricchito grazie 8 mappe nuove di zecca, ed al supporto nativo per partite fino a 64 giocatori. In più, l’aggiunta di un potente editor di missioni ci permetterà di creare le nostre mapper per frenetici scontri via Internet o LAN. Le modalità di gioco sono le classiche presenti in ogni FPS, con l’aggiunta di una novità: la modalità TURN TABLE. Si tratta di un CTF a squadre, suddiviso a turni. Una squadra difende e l’altra attacca cercando di conquistare le bandiere. Finite le bandiere, la squadra in difesa passerà all’attacco e così via.

Atmosfera impareggiabile

Bellissimo da vedere

Sonoro evocativo

Livello di difficioltà mal calibrato

Engine grafico molto pesante

Gameplay a volte frustrante

7.7

Un discreto FPS, niente da dire! Gli amanti del gioco originale troveranno pane per i loro denti, con un’espansione impegnativa, abbastanza lunga ed in grado di aggiungere funzionalità multiplayer interessanti (il gioco in 64 persone vale da solo l’esperienza di tutte e 7 le missioni Single Player). Chi non ha digerito il primo titolo però, difficilmente si entusiasmerà con Fist Alpha: l’impostazione del gameplay è rimasta invariata per cui il gioco risulta poco appetibile per chi cerca qualcosa di immediato… ma si sa: gli shooter a squadre sono così! L’ambientazione storica e la ricchezza di dettagli rendono Fist Alpha un titolo senza dubbio affascinate. Tecnicamente parlando il gioco è buono, anche se i requisiti minimi dichiarati sono completamente insufficienti per veder girare il motore grafico decentemente. Per finire il prezzo: 19,90€… alla portata davvero di tutti!

Voto Recensione di Vietcong: Fist Alpha - Recensione


7.7

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