Recensione

Victoria: An Empire Under the Sun

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a cura di Alexd3

Nel periodo compreso fra il 1835 e il 1920 sono accaduti davvero una sfilza di avvenimenti. In questo strategico i produttori hanno tentato di riprodurre il più fedelmente possibile l’andare della storia ma, allo stesso tempo, starà a voi scrivere nuovamente la storia in base alle vostre sagge e ponderate decisioni.

Il potere è tuttoUna volta scelta la data d’inizio e la nazione da comandare sarete subito trasportati alla schermata principale di gioco. Il vostro obbiettivo sarà quello di entrare fra le otto potenze più importanti al mondo e per riuscirci dovrete tener conto di sei cose fondamentali: diplomazia, abilità bellica, economia ed industrializzazione, colonizzazione, sviluppo tecnologico e simulazione politica. La vostra potenza sarà calcolata in base a dei punti guadagnabili attraverso le vittorie di guerre, i miglioramenti economici/politici e le varie scelte che potrete affrontare durante la vostra partita. In base all’epoca in cui deciderete di cominciare la vostra avventura noterete varie differenze: il primo esempio che mi viene in mente riguarda l’Italia. Infatti, se partirete dal 1835, il regno d’Italia non sarà selezionabile in quanto in quel periodo non era ancora formato ma al suo posto comparirà il regno di Sicilia. Il gioco in questione riprende tutti i pregi e difetti di Europa Universalis, uno strategico disponibile già da tempo, il quale, data la sua eccessiva completezza e difficoltà d’utilizzo, risultava davvero troppo complicato e di conseguenza annoiante. Sfortunatamente anche qui ho notato questo difetto, il gioco effettivamente è davvero ben congeniato eppure non si riesce a godere fino in fondo per le troppe faccende da eseguire: non basterà solamente guidare il proprio esercito, in quanto allo stesso tempo si dovrà far sviluppare l’economia della propria nazione e tenere a bada le varie rivolte popolari. Si dovrà amministrare anche il lato politico sotto tantissimi punti di vista. Detto così sembra davvero semplice, ma vi assicuro che dopo poco tempo di gioco il tutto diverrà davvero fin troppo stressante. Durante il gioco compariranno tantissime finestre di dialogo che vi terranno informati sui vari attacchi, sugli sviluppi delle città, sulle decisioni da prendere ecc.

Il popoloI vari regni si fondano sul proprio popolo e di conseguenza bisogna riuscire a mantenere un buon umore fra tutto il popolo. Ciò è possibile applicando una forma di governo non troppo rigida: tasse non troppo alte, libertà di stampa, buono sviluppo economico renderanno felici i vostri cittadini e, in caso che tutto vada davvero alla perfezione, potrà accadere che comincino ad arrivare anche immigrati da altre nazioni. La popolazione si differenzia in 10 differenti tipi che sono: aristocratici, ufficiali, clero, capitalisti, impiegati, artigiani, soldati, agricoltori, operai ed infine, ma non meno importanti, gli schiavi. Nonostante alcuni possano sembrare più importanti di altri è errato considerare che avere una popolazione di nobili sia meglio di avere una popolazione ben amalgamata in quanto ogni tipo di popolazione presenta le sue particolari doti che saranno utili per la costruzione di un vasto impero: i capitalisti ad esempio sono i proprietari delle fabbriche mentre gli agricoltori sono quelli che coltivano i campi o, ancora, gli artigiani servono per lavorare nelle fabbriche. Quindi sarà fondamentale sviluppare un vasto e, soprattutto, variegato popolo in quanto ogni singolo abitante potrà dare il suo contributo.

PoliticaDescrivere per filo e per segno tutti i particolari e le varie opzioni della politica sarebbe una vera e propria impresa considerando le tantissime possibilità di scelta ma vi elencherò le più importanti. Passando alla schermata della politica potrete scorgere varie informazioni sulla vostra nazione; si potrà intervenire sulle politiche economiche utilizzando riforme e imponendo tasse, dazi doganali e così via. Si potrà scegliere il tipo di religione da esercitare nei propri territori o, ancora, si potrà scegliere che tipo di politica di guerra si potrà intraprendere (ad esempio, si potrà scegliere se essere un popolo pacifista, un popolo che rimane sempre in difesa, oppure una popolazione aggressiva). Invece, parlando delle riforme sociali, si potranno intraprendere vari cammini, ad esempio si potranno scegliere il numero di ore lavorative, i salari minimi, l’assistenza sanitaria, i fondi pensione e altro ancora.

La corruzione galoppa…Nel caso che i fondi per la lotta contro il crimine saranno insufficienti il tutto comincerà ad andare a rotoli e si potranno manifestare vari eventi: ci potranno essere i sistemi corrotti, elezioni manipolate, la mafia, le cellule terroriste ed ancora altri casi di criminalità. Quindi si dovrà amministrare al meglio anche legalità o, in caso contrario, cominceranno a scoppiare rivolte che, a volte, risulteranno molto semplici da respingere ma che, in altre occasione, se aggiunte ad attacchi stranieri, diverranno davvero ostiche da controllare.

In guerra!Ovviamente, l’aspetto fondamentale del gioco rimane comunque quello delle battaglie che però, secondo il mio parere, sono state leggermente trascurate rispetto agli altri temi del gioco, i quali risultano essere sviluppati con maggior precisione. Nel proprio esercito si potranno arruolare unità di vario tipo come ad esempio fanti o cavalieri e per reclutarli si avrà bisogno di alcune materie prime e soprattutto di una buona quantità di denaro da pagare in cambio dei loro servizi. Cliccando su una qualsiasi nazione si potranno effettuare varie azioni diplomatiche: si potrà dichiarare guerra, sarà possibile chiedere un’alleanza, garantire l’indipendenza ecc. Ogni unità avrà le proprie caratteristiche, ad esempio le unità terrene si differenzieranno per forza, organizzazione, morale, affidabilità, attacco di fuoco, assalto, difesa, velocità massima, consumo di rifornimenti, qualità, cultura, provincia d’origine ed, infine, per esperienza. Invece, le unità da mare si differenzieranno per altri parametri come ad esempio bombardamento marino, attacco con siluri, difesa marina ecc. I combattimenti si svolgono in un modo davvero molto semplice: basterà cliccare sui propri avversari in modo tale che, una volta raggiunti, scoppierà una battaglia. La cosa stupida è che praticamente vincerà colui che disporrà di un numero maggiore di unità in quanto, seppur si è favoriti dai propri terreni, mezzi di trasporto e altre piccole cose, quasi sempre questi fattori saranno irrilevanti e vincerà la truppa con il maggior numero di soldati. Ovviamente vincendo le guerre e colonizzando territori si guadagneranno i punti per salire di grado nella classifica delle potenze mondiali ma di ciò ne parleremo nel prossimo capitolo. Per le vostre milizie potrete assumere un comandante: ognuno di questi avrà una propria particolarità ma, sinceramente, queste sembrano alquanto ininfluenti, infatti sia con un comandante sconosciuto che con uno esperto i risultati saranno quasi sempre i medesimi.

Arrivò il 31 Dicembre 1920 e si tirarono le somme…In qualunque modo vada la vostra vita, una volta giunto la sopra citata data il gioco terminerà e sarà tempo di tirare le somme per vedere quali sono state le migliori nazioni. Per riuscire ad entrare in questa graduatoria dovrete guadagnare punti prestigio. I punti in questione si possono guadagnare e perdere in base a varie ragioni, ad esempio se ne guadagneranno in caso di vittoria in guerra, costruendo canali, acquisendo province eccetera ma, al contrario, se ne perderanno nel caso che perdiate guerre, disonorando le alleanze, sottoscrivendo una pace umiliante e così via. Quindi, prima di effettuare una qualsiasi decisione, sarà meglio pensarci su per intraprendere la strada che maggiormente si ritiene esatta in modo tale da non commettere errori.

Grafica:La grafica non si può sicuramente ritenere eccelsa ma io la reputo giusta per un gioco del genere. Appena inizierete una partite vi ritroverete dinanzi una cartina del mondo riprodotta davvero molto fedelmente. Grazie ad un potente zoom potrete avvicinare ed allontanare la camera dai vari territori e quindi sarà possibile tenere sott’occhio sia un vasto che un piccolo territorio. Le animazioni purtroppo sono davvero scadenti ed infatti i movimenti delle truppe o delle navi non sono altro che delle semplicissime animazioni ma, sinceramente, va bene così. Le schermate sono ben congeniate però spesso potrà capitarvi di perdervi nei vari menù per il loro eccessivo numero.

Sonoro: Il sonoro è la parte di Victoria sviluppata nel miglior modo. Oltre gli effetti sonori che effettivamente non supererebbero la sufficienza, il jolly che mi ha indotto a dare il 7 come votazione sono state le musiche di sottofondo: sono presenti più di tre ore di musica d’epoca di alta qualità che sono davvero molto gradevole da udire e che soprattutto vanno veramente a braccetto con il gioco in questione.

Giocabilità:Questo sarà il paragrafo più complicato da comporre in quanto la giocabilità di Victoria mi è sembrata davvero strana e altalenante: effettivamente le basi per un gioco stupendo ci sono tutte però, proprio perché il gioco è fin troppo completo potrebbe portare alla noia alcuni giocatori. Tener sotto controllo i vari regni sotto tutti i profili (bellici, politici, religiosi, economici ecc) non è un’opera semplice e ciò potrebbe portarvi ad abbandonare il gioco. Invece, per i fan sfegatati di questo genere, ciò potrebbe essere davvero la ciliegina sulla torta. Personalmente vi posso confessare che questi giochi non mi appassionano più di tanto però ho saputo apprezzare giochi come Warcraft o Age of Empires che seppur meno completi mi hanno regalato molte più ore di sano divertimento.

Longevità:La longevità è forse la pecca più grande del gioco in quanto Victoria non è basato su una trama vera e propria e di conseguenza non si dovrà far altro che regnare per quel periodo che va dal 1835 al 1920 (nel caso si scelga il periodo più lungo, in caso contrario saranno anche di meno gli anni). Quindi, dato che il gioco trascorre anche abbastanza rapidamente, non ci metterete molto a portarlo a termine. Per fortuna è presente una modalità multiplayer che potrebbe far leggermente riaccendere il vostro spirito da imperatore ma comunque la longevità rimane lo stesso su bassi livelli

HARDWARE

Requisiti minimi: Windows 98/ME/2000/XP, Pentium III 450 MHz, 128 Mb RAM, 600 Mb di spazio libero su HD, scheda video compatibile DirectX 4Mb, scheda audio compatibile DirectX, DirectX 9.0 o una versione superiorie (inclusa sul cd)

Requisiti consigliati: Windows 98/ME/2000/XP, Pentium III 800 MHz, 256 Mb RAM, 600 Mb di spazio libero su HD, scheda video compatibile DirectX 8Mb, scheda audio compatibile DirectX, DirectX 9.0 o una versione superiorie (inclusa sul cd).

MULTIPLAYER

Multiplayer on line fino ad un massimo di 32 giocatori contemporaneamente. Necessità di una connessione ad ameno 512 kbit/s.

– Buon sonoro

– Possibilità di cambiare la storia

– Fedele riproduzione storica

– Grafica non eccelsa

– Difficile

– Non troppo longevo

6.5

Victoria è sicuramente un buon strategico che però fa del suo punto forte, la completezza, anche il suo punto debole. Il gioco in questione è davvero difficile da affrontare per le varie cose da gestire. Grafica e sonoro si presentano su buoni livelli, mentre la longevità è davvero troppo bassa. Per i fan degli strategici ne consiglierei una prova ma credo che gli altri videogiocatori non proprio fan di questo genere dovrebbero mirare ad altri titoli meno complicati da gestire.

Voto Recensione di Victoria: An Empire Under the Sun - Recensione


6.5

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