Recensione

Victor Vran Overkill Edition

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

egli action RPG con visuale isometrica, di quelli che fanno il verso a Diablo, per intenderci, sembra non essercene mai abbastanza: la formula di gioco è sopravvissuta a diverse ere videoludiche pur rimanendo perlopiù invariata, segno di come il gameplay riesca, nella sua semplicità, a catturare ancora milioni di appassionati e trascinarli nel vortice senza uscita della costante ricerca di loot migliore. Spuntato dal nulla circa due anni fa, primo esperimento nel campo da parte di un team che si era sempre occupato di titoli strategici, Victor Vran aveva saputo ritagliarsi la sua nicchia di appassionati, tanto da conquistarsi un porting per console, che ha guadagnato il suffisso Overkill Edition. Dopo esserci cimentati per ore sulla versione PS4, siamo pronti a saziare la vostra curiosità.
Oh mia bella Zagoravia
Nulla è cambiato a livello narrativo rispetto all’uscita su PC, e questo vuol dire, per coloro i quali non lo sapessero, che Victor Vran Overkill Edition propone un plot intriso di humour, battute al fulmicotone e situazioni paradossali, che mantiene solo sullo sfondo l’invasione di demoni che ha colpito la città di Zagoravia, una delle ultime roccaforti umane in un medioevo fantasy dai toni estremamente dark, in cui l’umanità necessita dell’aiuto di cacciatori di demoni per non soccombere alle orde infernali.
Il protagonista è uno degli ultimi della sua specie, ed è doppiato nientemeno che da Doug Cockle. Divenuto famoso per aver donato la sua voce cavernosa e roca a Geralt di Rivia: in un prodotto dai valori produttivi solo discreti, il team di sviluppo bulgaro, i ragazzi di Haemimont Games, ha fatto tesoro dell’esperienza e del carisma di Cockle, facendo di Victor Vran un personaggio loquace e spesso autoironico, che strappa sorrisi a più riprese durante la quindicina di ore necessarie a portare a termine una run completa.
Giungere a determinare la causa dell’infestazione di demoni, affrontarne il responsabile e sigillare i portali aperti con il mondo degli inferi sarebbero, in teoria, gli obiettivi principali del cacciatore di demoni, che però, nel processo, spera di ritrovare un suo vecchio amico misteriosamente disperso, unendo quindi l’utile al dilettevole.
Questa Overkill Edition comprende anche entrambi i contenuti scaricabili rilasciati su PC dopo il lancio, uno dei quali, intitolato Motorhead through the ages, sposta il setting in un passato alternativo, ai tempi della seconda guerra mondiale, sparigliando le carte in tavola e prendendosi gioco (anche se quasi mai in maniera troppo spinta) degli orrori del conflitto e delle gerarchie naziste da Hitler in giù. Di certo non giocherete Victor Vran Overkill Edition né per la qualità dell’intreccio né per lo spessore dei personaggi, ma alcuni dei dialoghi e degli “one-liner” del protagonista potrebbero valere, da soli, il prezzo del biglietto.
Differente, ma non necessariamente peggiore
Al di là delle ovvie somiglianze derivate dall’appartenenza ad uno stesso genere, Victor Vran, anche in questa sua uscita su console, mantiene delle peculiarità che lo distinguono da Diablo (onnipresente riferimento quando si parla di action RPG con visuale isometrica), rendendolo un prodotto complementare, in un certo senso, che può essere tranquillamente affiancato al titolo Blizzard senza sostituirlo. Il sostrato ruolistico, per dirne una, è assai meno approfondito rispetto a tanti congeneri: già durante le prime fasi di gioco, quando non si è costretti a selezionare una classe e legarsi quindi ad un archetipo, appare chiaro come la produzione Haemimont Games punti alla versatilità ed all’immediatezza dell’esperienza di gioco, cercando di diminuire il tempo passato dal giocatore nei menu e snellendo il micromanagement. Questa scelta si rivela divisiva: i duri e puri del genere, abituati a spulciare le statistiche delle armi ottenute alla fine di ogni scontro, potrebbero rimanere delusi da un loot di buon livello ma nemmeno lontanamente paragonabile a quello di un Diablo (o persino di un Borderlands), laddove, invece, i neofiti apprezzeranno la svolta action, testimoniata anche dalla grande mobilità del protagonista, che, di default, può vantare movenze come il salto e la capriola, che fanno impallidire anche il cacciatore di demoni, la build più rapida della produzione Blizzard.
Ulteriori esempi di questa scelta di game design provengono dal passaggio di livello, al quale non si verrà ricompensati con punti da distribuire tra le varie statistiche e dalla possibilità di passare istantaneamente da un’arma all’altra alla semplice pressione di un tasto, con tempistiche e ritmi che si confanno più agli action puri che non ai giochi di ruolo.
Cionondimeno, anche in questa Overkill Edition il prodotto del team bulgaro offre una sufficiente varietà di soluzioni offensive per non risultare ripetitivo già dopo poche ore: le armi spaziano da quelle all’arma bianca a quelle dalla distanza, e un sistema di carte equipaggiabili e combinabili garantisce comunque un discreto livello di personalizzazione del proprio avatar.
Dal nostro punto di vista, la scelta di non offrire le canoniche classi tra cui scegliere limita la rigiocabilità del prodotto, perché l’approccio al combattimento, che altrove è drasticamente differente se si seleziona un paladino o un cacciatore di demoni, qui finisce con l’appiattirsi un po’: lasciando libertà ai giocatori, si rischia che la maggioranza di essi opti per un “jack-of-all-trades”, ovvero un personaggio versatile e competente in diversi campi, che però non eccelle in alcuno di essi.
Fortunatamente, in soccorso della rigiocabilità arriva il DLC Fractured Worlds, che, oltre ad innalzare fino il level cap al livello 60, offre una selezione di dungeon generati proceduralmente ogni giorno, con tanto di nemici inediti ed ambientazioni mai viste, sebbene, come spesso accade con la randomizzazione dei livelli, certe sezioni finiscano con il ripetersi troppo di frequente.
Bene con qualche inciampo
Il comparto tecnico, che in genere peggiora nel passaggio da PC a console, in questo caso si difende bene, pur non raggiungendo la qualità ottenibile con una scheda video di qualità e un PC performante: i sessanta frame per secondo promessi dal team di sviluppo in fase di porting sono perlopiù presenti, ma abbiamo notato su entrambe le console (abbiamo avuto modo di provare il titolo anche in versione Xbox One) dei rallentamenti occasionali, perlopiù in presenza di un gran numero di nemici contemporaneamente su schermo. Certi boss, in particolare, data la propensione ad evocare costantemente decine di minion da scagliare contro il giocatore durante il combattimento, vanno a mettere in difficoltà la stabilità dell’aggiornamento video, senza comunque minare l’esperienza di gioco. La presenza della co-op locale assicura un divertimento anche maggiorato rispetto al single player (non smetteremo mai di lodarne l’inclusione, ahinoi sempre più rara), anche se condividendo lo schermo con un secondo giocatore il livello di dettaglio degli scenari e dei mostri, già di per sé non entusiasmante, si abbassa ulteriormente, sacrificato sull’altare della velocità e della scorrevolezza.
Come su PC, insomma, Victor Vran non setta nuovi standard visivi, ma abbiamo la quasi certezza che questo non fosse nemmeno l’obiettivo del team di sviluppo in partenza; in compenso, soprattutto per i fan dei Motorhead, la colonna sonora e il comparto audio in generale si fanno notare, tanto per la varietà e l’energia di molte tracce quanto per la già citata prova recitativa di Cockle nei panni del protagonista. Il prezzo di questa Overkill Edition è di poco inferiore ai quaranta euro, e risulta commisurato all’abbondante offerta ludica, quindi anche sotto questo punto di vista non c’è troppo da lamentarsi.

Approccio peculiare al sottogenere degli hack’n’slash

Tutti i contenuti rilasciati fin qui

Co-op sia in locale sia online

Meno profondo di altri congeneri

Loot e bestiario nemico “solo” discreti

7.5

Chi non avesse avuto occasione di giocarci su PC, versione che rimane la migliore dal punto di vista tecnico, può fare un pensierino a questa Overkill Edition di Victor Vran, soprattutto se è alla ricerca di un action RPG che non si prenda troppo sul serio e che, piuttosto che approfondire le dinamiche da gioco di ruolo, punti tutto sulla velocità e sulla spettacolarità.

Il pacchetto è corposo e proposto ad un prezzo adeguato e il titolo si lascia giocare tanto in single player, complici le ore aggiuntive garantite dai due DLC, quanto, se non soprattutto, in modalità cooperativa con un amico, quando il caos e e le battutacce regnano sovrani.

Se vi piace il genere, insomma, l’acquisto è consigliato senza troppe remore.

Voto Recensione di Victor Vran Overkill Edition - Recensione


7.5

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