Recensione

Venetica

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a cura di Fabfab

Il Verdetto di SpazioGames

6.8

Ambientazione italiana e programmatori tedeschi per questo clone tutto europeo di Fable: cosa ne sarà venuto fuori?

Scarlett e il suo papàNel piccolo villaggio di San Pasquale la giovane Scarlett (eh si, la protagonista si chiama così, anche se siamo in Italia e non ha i capelli rossi…) sta salutando il suo amato Benedict (ehr), che sta lasciando il paese natio deciso a cercare fortuna come mercenario. Neanche il tempo di dirsi addio che un gruppo di Dervisci mascherati assale il paesino seminando morte e distruzione. Alla fine l’attacco è respinto, ma molte sono le vittime rimaste sul terreno, tra cui Benedict, morto per salvare la vita all’amata. Ma è solo il primo scossone che porrà fine per sempre alla vita di Scarlett per come la conosceva fino a quel momento: la protagonista apprende infatti di avere un legame diretto nientemeno che con la Morte, che abbisogna del suo aiuto per avere ragione di una serie di loschi individui i quali bramano niente meno che l’immortalità. Gli stessi sono anche i responsabili dell’assalto a San Pasquale, il cui scopo ultimo era proprio l’eliminazione della ragazza, unico essere umano in grado di contrastarne i piani grazie al suo legame soprannaturale.E’ così che Scarlett si mette in viaggio per raggiungere Venezia, mossa dal desiderio di salvare l’umanità o semplicemente di vendicare la morte del suo amato: spetta al giocatore decidere quali motivazioni muoveranno la protagonista nelle vicende a seguire.

Una favola italianaSe abbiamo citato Fable in apertura di articolo, non è stato a sproposito, perché dopo pochi secondi di gioco il parallelo con il titolo di Molineaux è inevitabile: gameplay e comparto grafico richiamano sotto molti aspetti il ben più noto franchise e l’Italia favolistica tratteggiata dagli sviluppatori tedeschi di Deck13 sembra avere molte cose in comune con la magica Albione.Ne consegue che questo Venetica è un action-rpg che alterna combattimenti in tempo reale a fasi di dialogo ed esplorazione. Protagonista assoluta dell’avventura è la già citata Scarlett, quindi niente editor che permetta di creare l’eroe dei sogni: potremo comunque personalizzare abiti e armi.Scarlett ha sempre vissuto in pace ed armonia, quindi ad inizio gioco ci troveremo con un’eroina in grado di eseguire pochi compiti. Portando a termine missioni e sconfiggendo nemici otterremo comunque esperienza da spendere per incrementare le sue abilità, oltre al contante necessario per dotarla di equipaggiamento sempre più performante. Niente di nuovo sotto il sole, ma l’ingranaggio è ben rodato e il livello di personalizzazione buono, lasciando al giocatore il compito di decidere come sviluppare la protagonista, se più votata al combattimento piuttosto che alla magia. Il sistema di combattimento è molto semplice e si avvale del solo pulsante sinistro del mouse per l’attacco, che, aggiunto alla possibilità di schivare gli attacchi, regala comunque dei combattimenti divertenti e gratificanti, specie una volta che, accumulata abbastanza esperienza, si potrà disporre di combo e poteri con cui variegare l’azione.Scarlett ha a disposizione quattro tipi diversi di armi: spada, lancia e martello, più una falce incantata donatale dalla Morte, unica arma in grado di uccidere le creature soprannaturali.Da segnalare come la protagonista disponga anche della capacità di viaggiare in una realtà alternativa, una specie di mondo soprannaturale, inaccessibile agli altri. In concreto questa possibilità permette di sfuggire ai nemici mentre ci stanno mettendo alle strette, permettendoci al contempo di coglierli di sorpresa alle spalle, dato che finché ci si muove nell’altra realtà questi non possono vederci; è inoltre possibile individuare ed attraversare passaggi altrimenti celati.

Vedi Venezia e poi muoriLa parte esplorativa è abbastanza classica: si visitano posti, si parla con persone, si accettano missioni: immancabili poi i negozi, presso cui acquistare e vendere oggetti o potenziare l’equipaggiamento, e gli addestratori, presso i quali potremo apprendere nuove abilità una volta accumulata sufficiente esperienza. Non mancano classici puzzle, in genere facilmente risolvibili. Oltre alla quest principale il gioco propone tutta una serie di missioni secondarie, utili ad accumulare esperienza ed incrementare le capacità di Scarlett in vista degli scontri più impegnativi.Come in altri titoli del genere, al giocatore viene concessa una certa libertà di interpretazione, che si estrinseca in dialoghi con risposte multiple, grazie alle quali caratterizzare Scarlett secondo due canovacci ben delineati: la nobile eroina che combatte il male oppure la giovane donna bramosa di vendetta nei confronti degli assassini di Benedict.Le mappe non sono vastissime o troppo popolose, comunque una volta arrivati a Venezia c’è abbastanza da esplorare e scoprire, da tenere occupati per diverse ore. Il sistema di controllo è piuttosto rigido, nel senso che non si può deviare dalla strada prevista: il personaggio non può saltare giù da un gradino né scavalcare una pietruzza se questi gli ostacolano il cammino. L’interattività degli ambienti è limitata ad alcuni elementi, che però obbligano a non abbassare mai la guardia, perché non vengono evidenziati in alcun modo: occorre avvicinarsi e solo allora comparirà un piccolo simbolo che indica che l’oggetto in questione può essere raccolto o maneggiato. E passandogli accanto di corsa, ad esempio, è molto facile che l’indicatore sfugga.Quello che manca al mondo di Venetica è probabilmente una certa epicità, una maggiore dimensione che trasmetta l’idea di un mondo vasto e vivo: invece l’impressione è sempre quella di muoversi in un piccolo laghetto. Facciamo un esempio. Dopo l’assalto a San Pasquale la vita della protagonista è stravolta. La Morte la incarica di recuperare un’arma mitologica, quindi di dirigersi a Venezia per affrontare il nemico finale. Sembra che ci si appresti ad un lungo viaggio, ma in realtà l’arma in questione è situata a pochi passi dal paesello, mentre Venezia è… nella schermata successiva. Per raggiungerla occorre prima sconfiggere i demoni che infestano il passo montano e che bloccano tutte le vie d’accesso: quando si è pronti a farlo si scopre che si tratta di appena due toponi giganti. E così via, secondo un approccio talvolta fin troppo leggero.

Old generationIl comparto tecnico è il vero punto debole di questa produzione. Su un Pc con una buona configurazione, pur al massimo della risoluzione e con tutti gli effetti attivati, Venetica denota un comparto grafico che riporta ad una generazione fa, se non di più. La modellazione della protagonista e dei vari personaggi principali che si incontrano nel corso dell’avventura è forse l’elemento riuscito meglio, ma già i PG secondari soffrono di una eccessiva ripetitività, dovuta alla poca varietà di visi e vestiti. La grafica del paesaggio risulta poi particolarmente povera, con texture in bassa definizione che se restituiscono una discreta resa nei paesaggi, svelano tutti i propri limiti una volta avvicinata la visuale. Nonostante questo il frame rate non risulta particolarmente stabile. Se non altro i caricamenti di passaggio tra le varie locazioni sono abbastanza rapidi.Dal punto di vista audio, il gioco si avvale di una doppiaggio in inglese di discreta fattura, anche se non particolarmente ispirato a livello di interpretazione: gradevole la colonna sonora, sebbene per la maggior parte del tempo rimanga fin troppo in sottofondo. Piuttosto buona infine la longevità, che dovrebbe attestarsi sulla ventina di ore e più, a seconda di quanto tempo il giocatore dedichi anche agli sviluppi secondari della storia.

HARDWARE

OS: Windows XP con Service Pack 2, Vista o SevenCPU: Pentium 4 2.4 GHz o similiRAM: 1024 MB RAM (WINXP), 1536 MB (Vista e Seven), 2048 MB (Vista 64 e Seven 64)Scheda video: NVIDIA GeForce 7600 GT o simili con 256 MB RAMHD: 10 GB di spazio sull’hard disk

– Storia discretamente coinvolgente

– Ambientazione italiana (molto libera)

– Gameplay immediato

– Comparto tecnico datato

– Manca una certa epicità nella messa in atto

6.8

Venetica è una piccola sorpresa nel mondo degli action-rpg. Sviluppato da una casa europea con evidente povertà di mezzi, grazie ad una trama discretamente coinvolgente, una protagonista carismatica quanto basta e rodate meccaniche di gioco, riesce comunque a divertire il videogiocatore che sappia andare oltre la povertà tecnica. Se non cercate l’originalità o l’innovazione a tutti i costi, Venetica saprà coinvolgere e divertire il giusto, in attesa del prossimo blockbuster d’Oltreoceano.

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