Vanguard: Saga of Heroes
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a cura di Fabfab
Già da qualche tempo si discute e si fanno ipotesi su chi strapperà a World of Warcraft il trono di re degli mmorpg. In molti finora hanno tentanto, anche avvalendosi di brand famosi come Dungeons & Dragons o Star Wars, ma nessuno è riuscito nell’impresa. Tra i concorrenti più accreditati per la successione da qualche tempo figura questo Vanguard: Saga of Heroes di Sony, che promette grandi cose avvalendosi anche della precedete esperienza maturata grazie alla saga di Everquest. Riuscirà a mantenerle?
Abbondanza di sceltaDoversi confrontare con un colosso come World of Warcraft metterebbe la tremarella a chiunque, anche perché convincere i giocatori ad abbandonare un titolo affermato ed ormai solido in favore di uno esordiente, con tutti i limiti che questo comporta in termini di esperienza e correzioni necessarie, richiede una attenta pianificazione. Occorre conservare certi punti di forza, ormai consolidatisi nelle esperienze di gioco on-line, puntando nel contempo ad introdurre novità tali da stuzzicare la curiosità dei giocatori.Da questo punto di vista Vanguard comincia molto bene. Perché se in WoW la caratterizzazione visiva del personaggio è molto limitata, proponendo una scelta molto ristretta di modelli e variazioni, nel titolo Sony invece è presente un potente editor che permette di dare vita a personaggi effettivamente molto diversi tra di loro. Il gioco presenta ben diciannove razze tra cui scegliere, contro le otto di WoW, e le possibilità di scelta spaziano dai classici umani, elfi, nani ed orchi a creature curiose come i mezzo-giganti, gli uomini-lupo o gli uomini-tigre (presi direttamente dal mondo di Everquest). Tuttavia l’editor è soggetto a curiose limitazioni. Ad esempio è possibile settare liberamente dimensioni di occhi, orecchie, bocche, nasi, braccia , spalle e so on, ma poi abbiamo a disposizione solo quattro acconciature per personaggio! E’ possibile modificare liberamente altezza e corporatura, ma poi abbiamo una scelta molto limitata di volti. Insomma, potremo essere alti o bassi, grassi o magri ma avremo tutti la stessa pettinatura!
Classi e mestieriAnche le classi a disposizione superano nettamente quelle della concorrenza, attestandosi sulla quindicina, a loro volta divise in quattro macro-categorie: Protective Fighters, Offensive Fighters, Arcane Caster e Healer. Per quanto dato di vedere finora, sembrano piuttosto ben bilanciate tra di loro e presentano alcune interessanti novità, come ad esempio i combattenti di arti marziali, o classi curative con abilità anche offensive.Una volta scelta la classe, è il momento di decidere che cosa si vuole fare nel mondo di Vanguard, perché il titolo Sony propone ben tre approcci, completamente indipendenti tra loro.Con Adventuringsi intende la classica esplorazione e livellamento, da compiersi in solitario o � preferibilmente � in compagnia di qualche alleato. Si gira l’enorme mondo di gioco, scoprendo nuove aree e locazioni, si collezionano e completano quest, si uccidono i mob (gli avversari controllati dalla cpu), si prende esperienza e si passa di livello. Insomma, da questo punto di vista Vanguard sembra molto simile a tanti suoi corrispettivi, anche se bisogna riconoscere che una volta superati i primi livelli di addestramento si respira una notevole aria di libertà e la ricerca di cose da fare pare meno vincolata che in WoW.Il secondo approccio è quello del Crafting, che si sostanzia nel scegliere le professioni da intraprendere. Per migliorare sotto questo aspetto non occorre necessariamente aumentare anche il livello del personaggio, quindi � volendo � è possibile dedicarsi fin da subito allo sviluppo della propria professione, cercando Work Orders, vere e proprie opere commissionateci dagli npc, ricompensate con esperienza e denaro sonante. La progressione prevede il reperimento di un progetto che illustri come costruire una determinata cosa (e si parla anche di edifici o imbarcazioni), una successiva fase di ricerca del materiale necessario, seguita da una terza più propriamente creativa in cui è al giocatore viene lasciata la libertà di decidere in che modo creare l’oggetto desiderato, con la possibilità anche di fallire.La terza opzione, la più originale, è quella della Diplomacy. In concreto si tratta di un vero e proprio card game attraverso il quale è possibile interagire con alcune personalità di Vanguard. Se all’inizio il gioco è necessariamente limitato, con il procedere dell’esperienza ed il potenziamento della relativa abilità, sarà possibile ottenere risultati che coinvolgano non solo il giocatore, ma addirittura altri utenti, o il mondo di gioco. Come in tutti i card game per primeggiare occorrono strategia e fortuna in egual misura, ma di sicuro rappresenta una gradita aggiunta, specie per chi ricerchi qualcosa di diverso da fare rispetto al solito farming.
Mondi sconosciutiLe vicende del mondo di Vanguard si dipanano attraverso tre enormi continenti, Thestra, Qalia e Kojan, caratterizzati da paesaggi ed architetture ispirate rispettivamente al medioevo occidentale, all’Africa arabeggiante ed all’estremo oriente. I tre continenti sono separati tra loro da un vasto oceano, liberamente solcabile attraverso imbarcazioni che � come accennato � possono venire costruite dai giocatori stessi e che risultano indispensabili per scovare isole non riportate sulla mappa. Anche il cielo è liberamente esplorabile mediante apposite cavalcature alate, e non è raro imbattersi in strutture galleggianti nell’aria. Quello che stupisce e toglie il fiato è l’effettiva vastità del mondo di gioco: immensi spazi aperti che possono comportare un certo senso di smarrimento da parte del giocatore, anche perché gli spostamenti possono essere effettuati solo in prima persona. Il che significa niente traghetti che colleghino i continenti, o linee aeree attraverso punti prefissati, con tutto quello che positivo e negativo che questa scelta comporta.
Il gameplayIl gameplay ricalca il classico sistema delle quest: il mondo di gioco è disseminato di persone che hanno bisogno di favori più o meno consistenti e che non aspettano che noi per vedere realizzati. Per raggiungere il cinquantesimo livello, il massimo, ogni giocatore potrà decidere di procedere in solitario, oppure di aggregarsi ad altri giocatori, formando party di 5 membri oppure raid in cui fino a 25 personaggi cooperano assieme: alcune zone di gioco, tuttavia, non saranno esplorabili se non in gruppo, il che dovrebbe spingere gli utenti alla socializzazione. Molto golosa, inoltre, la possibilità di costruire immobili in aree appositamente dedicate, impresa non certo facile o alla portata di tutti, ma che permette realmente di possedere un proprio edificio da adibire ad abitazione o sede di gilda, arredandolo a piacimento e decidendo chi può entrarvi e chi no. Non mancano naturalmente i dungeon, ma il sistema studiato da Sigil è diverso da quello di WoW: non esistono istance dedicate appositamente ai gruppi, ma enormi sotterranei �permanenti�, il che significa che un particolare dungeon può essere affrontato da più party contemporaneamente, con tutto quel che ne consegue. Alle obiezioni sollevate a tal proposito, i programmatori hanno risposto che in un mondo tanto vasto come quello di Vanguard, le possibilità che due o più gruppi si trovino ad affrontare un dungeon nello stesso momento sono assai remote. Un possibilità che andrà verificata quando e se i server saranno maggiormente affollati di giocatori.
TecnicaInfine un accenno all’aspetto tecnico. Luoghi e personaggi si differenziano notevolmente dal tratto caricaturale adottato da Blizzard, per presentarsi più serio e �realistico� sia nei colori che nelle proporzioni, una differenziazione nel complesso gradita, così come va giudicata positivamente le numerose opzioni di personalizzazione del personaggio. Ottima anche la colonna sonora, epica e mai stancante, così come appaiono molto convincenti le voci degli npc.Tuttavia Vanguard soffre, al momento in cui scriviamo questa recensione, di notevoli problemi di ottimizzazione. Il gioco si avvale del celebre Unreal Engine 2, che però necessita di computer con una certa potenza di calcolo, escludendo a priori, dunque, quei giocatori che non dispongano di macchine abbastanza potenti. Inoltre anche disponendo della potenza necessaria, spesso giocare risulta comunque un vero strazio. Nei primi giorni bastava incrociare un qualunque altro giocatore per andare incontro a rallentamenti e problemi di ogni genere, per non parlare di accampamenti e città, letteralmente invivibili a causa di un mostruoso lag. Va riconosciuto che dal giorno del lancio in poi gli sviluppatori hanno rilasciato quasi quotidianamente patch correttive e che molti problemi sono stati risolti, anche se la sensazione è che il tutto rimanga ancora molto instabile. Insomma, stanno mettendo a posto le cose sulla pelle dei giocatori che hanno acquistato il gioco e che ora fungono da cavie, un processo che in teoria sarebbe dovuto avvenire nel beta testing e non certo adesso. A causa di questi problemi mi verrebbe quasi da consigliare di aspettare ad acquistare Vanguard, per vedere se tra un mese le cose andranno meglio, evitando così di spendere quasi 50 euro per un gioco che ancora non funziona a dovere.Da segnalare, inoltre, il notevole dispendio di spazio necessario per installare il gioco su hd: se i quasi 8gb di WoW vi sembravano tanti, sappiate che Vanguard ne richiede il doppio, quasi 16Gb!
HARDWARE
Processore Pentium a 2000 Mhz, 512MB di ram, scheda acceleratrice 3D 128mb (Geforce 2 GTS o Ati Radeon 8500 minimo), sistema operativo Windows 98/ME/2000/XP, DirectX 9.0c, collegamento a Internet, pagamento mensile richiesto.Requisiti consigliatiMULTIPLAYER
Per giocare on-line a Vanguard occorrono una connessione Adsl, una copia del gioco e, dopo il primo mese di prova, è richiesto il pagamento di un canone mensile.
– Presenza di elementi originali ed innovativi
– Enorme mondo di gioco
– Molte approcci diversificati al gioco
– Enormi problemi di ottimizzazione (in via di risoluzione?)
– Non adatto ai Pc meno potenti
– Pochi italiani sui server (per alcuni potrebbe non rappresentare un difetto)
8.0
Vanguard: Saga of Heroes rappresenta una buona alternativa a World of Warcraft, ideale per chi si è stancato delle meccaniche ripetitive del titolo Blizzard e desidera un’esperienza più vasta ed in qualche modo più immersiva, con qualche spunto originale. Finalmente, dunque, un titolo davvero competitivo e con buone potenzialità, che però soffre di una cattiva ottimizzazione che a tutt’oggi, ad oltre due settimane dal lancio, rende il titolo non perfettamente fruibile a causa di evidenti problemi tecnici: le patch si susseguono numerose e la situazione sta pian piano migliorando, ma il tutto avviene sulle spalle degli utenti che hanno pagato il prezzo del gioco ma vanno incontro a continui problemi.
In definitiva le potenzialità ci sono, ma occorre stabilire quanto tempo ci vorrà perché vengano risolti e non è un interrogativo da poco perché molti degli utenti che hanno deciso di provare il titolo Sony potrebbero decidere di non voler aspettare così tanto, specie dopo che, terminato il mese di prova, ci sarà un canone da pagare. Altri mmorpg nel frattempo incombono, questo inizio 2007 sarà decisivo per scoprire se la comunità dei giocatori on-line è matura per mettere sul trono un nuovo titolo dopo il lungo regno di WoW.
Voto Recensione di Vanguard: Saga of Heroes - Recensione
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