Vampire Chronicle: The Chaos Tower
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a cura di rspecial1
Dopo essere apparso su Dreamcast ecco anche in versione portatile le avventure di Demitri e Donovan, pronti come sempre a darsele di santa ragione. Vampire è una serie che Capcom realizzò per diversificare il gameplay di Street Fighter 2, rendendolo meno tecnico e più spettacolare nelle combo e nelle mosse, senza dimenticare i personaggi del gioco che sono tutti, o quasi, rivisitazioni di mostri facente parte delle leggende cittadine (dal vampiro al licantropo per passare alle mummie ecc. ecc.). Vediamo quindi se un titolo così vecchio e di un genere così bistrattato ultimamente sia stata una mossa azzeccata da parte di Capcom.
La Fusione dei Titoli!Bisogna precisare che questo Chronicle racchiude tutti gli episodi della serie (che in totale sono tre, anche se dell’ultimo furono effettuate due diverse versioni) ma non mettendovi davanti alla solita schermata di selezione come per le varie compilation, bensì fondendo in un unico titolo tutti gli altri. In parole povere ci ritroveremo con i fondali ed i personaggi dell’ultimo capitolo uscito, ma con l’aggiunta della possibilità di scegliere quale versione del nostro eroe usare per i combattimenti (esattamente come avviene per Hyper Street Fighter 2 Turbo, sempre di Capcom). La scelta non sarà puramente estetica, ma andrà ad influenzare sia i danni che provocherete all’avversario (in versione Vampire e Hunter non cambierà nulla ma in versione Saviour l’indicatore dell’energia permetterà un recupero minimo di essa se non si continuerà ad infliggere danni), sia alcune mosse utilizzabili (chiaramente le mosse del Saviour non saranno presenti nelle due versioni precedenti). Ma andiamo al sodo, come ogni titolo della casa di Osaka il gameplay si basa sui classici 6 pulsanti suddivisi sempre per 3 diversi calci e 3 diversi pugni con cui effettuare le varie combo e mosse speciali. Immancabili la Cancel Move, per trasformare una mossa speciale in un’altra, le EX Move, versioni potenziate degli attacchi normali, ma anche le Super e la Dark Force, una dimensione in cui porterete il nemico per infliggergli più danni possibile; tutte le caratteristiche tipiche di questo genere insomma che purtroppo non variano di molto l’uno dall’altro. Rispetto alla versione per Dreamcast possiamo notare tra le varie modalità di gioco (Arcade, Versus e Training) la novità del Chaos Tower, un’avventura simile a quella già vista nei titoli Namco (Soul Calibur ha fatto scuola finalmente) in cui ogni incontro sarà caratterizzato da particolari condizioni per essere portati a termine (vincere usando solo i pugni, calci, prese o mentre perderete energia ecc. ecc.). Nulla di nuovo ma sicuramente interessante e che allunga la rigiocabilità di questo picchiaduro, insieme ai personaggi segreti e la nuova modalità Gallery.
La potenza di una CPS-2 nel palmo di una manoGraficamente il titolo si presenta ottimamente, un arcade perfect avremmo detto tempo fa, riproducendo tutti i frame d’animazione e gli splenditi fondali dell’originale. E’ incredibile vedere su un portatile un titolo visto sul Dreamcast di Sega, perfettamente ricreato a dimostrazione della potenza anche in ambito 2d della nuova console Sony… sembrerà di assistere ad un cartone animato, da vedere tra l’altro sia in modalità 16:9 (schermo intero) che 4:3 (consigliato).Il sonoro è ottimo, con le classiche musiche della serie ed i vari effetti sonori perfettamente riprodotti dall’audio Stereo della PSP proprio come nella versione casalinga. Anche se è il primo titolo del genere ad apparire su questa console e quindi non possiamo sapere quanto sia potente sotto il punto di vista della riproduzione dei bitmap, far girare un titolo cosi pesante e ricco di animazioni non ci fa che sperare in bene anche per il futuro (ed in un bel Street Fighter 3 che tolga tutti i dubbi in merito).
Ma il controllo?Un picchiaduro bidimensionale che si distingue per la frenesia e la velocità dell’azione di gioco e dell’esecuzione delle varie mosse, mantiene il suo feeling anche sul portatile Sony? Ebbene, la risposta è no. La PSP non sembra propriamente disegnata per questo genere risultando scomoda e poco immediata, anche se le mosse si eseguono con facilità e meno fatica con la croce direzionale rispetto al Dual Shock della PS2 (i tasti L ed R sono scomodissimi) e completare combo complesse richiede più sforzo rispetto alla versione casalinga. Sarà comunque un fattore di abitudine ma la mancanza d’immediatezza del controllo del gioco non è sparita anche dopo numerose partite… meglio con un pad.
-Realizzazione Tecnica
-Chaos Tower
-Controlli
7.0
Per essere il primo picchiaduro per PSP il titolo Capcom si presenta di certo ottimamente ed anche se vecchio, rimane uno dei migliori nel suo genere e diversamente da quasi tutti i titoli nati dopo Street Fighter 2 ha una sua identità che lo rende unico. Questa versione portatile è arricchita oltre che dalla modalità Chaos Tower, da una galleria d’immagini da sbloccare, quindi vi durerà molto e lo rigiocherete volentieri. Peccato per la poca immediatezza che si ha giocando per via dei comandi, che stona con la realizzazione tecnica perfetta nel riprodurre il titolo originale su Dreamcast.
Tutto sommato però, gli appassionati del genere non rimarranno delusi mentre i fan della serie saranno al settimo cielo nel poter giocare ovunque questo splendido picchiaduro.
Voto Recensione di Vampire Chronicle: The Chaos Tower - Recensione
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