Recensione

Urban Reign

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a cura di rspecial1

Chi, come me, era solito spendere milioni di monetine negli anni ottanta a titoli come Double Dragon o Final Fight non può che attendere ogni nuovo picchiaduro a scorrimento, lasciatemeli chiamare ancora con questo termine, con molto interesse. La speranza è ovviamente quella di riuscire a riprovare le emozioni del passato insieme ad un sano divertimento, cose che per il genere mancano da un bel po’ nel panorama ludico. Visto che per i picchia-picchia la Namco è la regina incontrastata nel settore poligonale un titolo del genere non poteva che suscitare grandi speranze, in fondo una che tira fuori giochi come Tekken potrai mai toppare?

Una città vale l’altra!Urban Reign si presenta subito come un gioco diverso dai colleghi della Capcom Beat Down e dal prossimo, ed attesissimo (anche se mi sa che la delusione sarà grande…) Final Fight, facendoci da subito dimenticare di vagare per un’immensa città ad affrontare a suon di pugni, calci ed oggetti vari ogni tipo di malvivente che ci si parerà di fronte; la doccia fredda viene data dalla modalità principale del gioco, la Storia ovviamente. Nei panni dell’eroe della situazione inizieremo l’avventura seguendo un percorso ben preciso che si ripeterà dall’inizio alla fine; dopo aver visto un breve filmato introduttivo realizzato con la grafica in-game ci ritroveremo in una determinata zona della nostra città con lo scopo di menare quei due o quattro sfigati che hanno osato sfidarci. Da notare che il gioco è tutto cosi, non potrete muovervi liberamente o andare da nessuna parte, l’unica variante che troverete sarà quella di avere in alcune occasioni un compagno che vi aiuterà nelle situazioni peggiori. In poche parole, addio caro bel picchiaduro a scorrimento. La seconda opzione invece sembra anche peggio per i fan del genere, quello che ci viene proposto non è altro che un classico picchiaduro dove affronteremo un team composto da giocatori scelti dalla CPU o da altri giocatori, se abbiamo voglia di far penare qualche amico. L’unica nota positiva sarà la possibilità di scegliere diversi personaggi, alcuni segreti da sbloccare (Paul e Law di Tekken sono gli unici che meritano considerazione in una massa di lottatori anonimi e privi di carisma come pochi), e non soltanto uno come per la Storia.

Quattro contro uno…son dolori!Visto che i combattimenti si svolgeranno in arene tridimensionali vediamo come alla Namco hanno deciso di pianificare il gameplay ed i movimenti del nostro personaggio. Iniziamo dalle cose più semplici, come logico attendersi avremo la possibilità di menare calci e pugni ed eseguire svariate combinazioni di combo con questi, la novità è che adesso ci verrà data anche la possibilità di decidere dove danneggiare il nostro nemico. I programmatori hanno pensato di dividere i danni in tre diverse zone del corpo, che vanno dalla parte superiore a quella delle gambe passando per il busto. Questa tecnica oltre a doverci, in teoria, permettere di accoppare con più facilità la massa di avversari colpendoli sempre sullo stesso punto, ci darà modo di eseguire diverse combo con la stessa combinazione di tasti. Altra possibilità inserita è quella della classica “super mossa”, che in questo caso consisterà in un semplice attacco a 360° in grado di liberarci dalle situazioni peggiori (vedi quando saremo circondati da quattro bestioni…). La cosa che risalterà immediatamente è purtroppo la totale mancanza della parata, a nostra disposizione ci sarà soltanto la capacità di schivare gli attacchi; per il resto giocando con un alleato accederemo a tante altre mosse combinate, giusto per fare il doppio del danno, prendendo in due un nemico e riempiendoli di mazzate oppure scaraventandolo da qualche parte. Basandosi molto sul combattimento corpo a corpo scordatevi di recuperare armi varie per le arene di combattimento da usare a vostro vantaggio, qui l’unica cosa da fare è colpire a più non posso e scappare…tecnica vigliacca ma capirete presto perché senza non andrete da nessuna parte.

La fretta è una pessima consiglieraUn gioco fatto da Namco che delude? Urban Reign. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa non funziona nell’ultimo prodotto della mamma di Pac-Man. Tralasciando la modalità Storia, la suddivisione in missioni non è stata una scelta azzeccata se poi ci aggiungiamo la noiosissima storyline che vi farà apprezzare solo la tipa che vi parlerà (anche troppo) per farvi dei “briefing” le cose sono piuttosto negative, i difetti più gravi del gioco risiedono nel gameplay. Avendo una libertà tridimensionale ci sarà consentito di lockare un nemico per poter combattere con questo in maniera più agevole, peccato che facendo ciò darete le spalle a tutti gli altri che ve le daranno alla grande mentre voi non sarete in grado neanchè di difendervi. Come precedentemente detto avremo la possibilità di indirizzare i nostri colpi in tre diverse zone del corpo per facilitarci le cose nell’eliminare i nemici, anche qui le cose però non sono riuscite come le hanno pensate i ragazzi della Namco. Inutile provare ad indirizzare i colpi, la telecamera infatti girerà per i fatti suoi facendovi fare cose che non volevate…di contro invece c’è da dire che i cattivi utilizzano questa tecnica sempre, tagliandovi le gambe per indebolirvi. Non c’è la parata. Ora come ci si fa a difendere quando si è in inferiorità numerica? Circondati? Basta una schivata? Cavoli, ma come è possibile che con tutti i pulsanti che ha la Play non ne abbiano usato uno per alzare la guardia ed evitare di farci diventare dei semplici sacchi di patate a cui tutti danno un sacco di pugni e calci? Un giorno lo chiederemo ai geni che hanno fatto questo capolavoro. Ma passiamo al difetto peggiore del gioco, l’IA. Una mossa strategica degli sviluppatori per allungare la brodaglia al gioco e non farlo cadere subito nella monotonia è stata quella di farci acquisire nuove mosse man mano che avanzeremo nelle missioni, peccato che si siano dimenticati di rendere il gioco adeguatamente equilibrato. Si passerà dal menare semplici scagnozzi lenti e con i riflessi della mia nonnina a delle bestie invincibili come se nulla fosse; certi avversari risultano troppo forti, specialmente se si affrontano prima della decima missione su cento, tanto da non darvi possibilità di scappare alle loro combo, prese aeree e combinate con altri. Il tutto provoca semplicemente frustrazione, che aggiunta alla noia e monotonia del titolo, perché alla fine vi ritroverete a premere furiosamente sui tasti a casaccio senza una logica e peggio di quando giocate con qualche sparatutto, ne sanciscono il fallimento.

Guarda che muscoliIl motore grafico del gioco presenta modelli poligonali solidi e ben caratterizzati, con ottime texture ed animazioni fluide e convincenti. Anche gli effetti grafici scaturiti dai vari colpi, tipici di Tekken, sono ben fatti e comprendenti alcuni effetti di luce d’effetto. Peccato invece per le ambientazioni, troppo approssimative, con una interattività prossima allo zero ed una scelta estetica e di design che lascia a desiderare. Essendo poi ambientato in una città si prevedeva almeno una certa varietà delle ambientazioni, anche qui ci duole constatare come invece ci ritroveremo bene o male a malmenarci in qualche parcheggio o vialetto. Le musiche comprendono alcuni brani anonimi che non riescono ad alzare il ritmo del gioco, nè tanto meno ad amalgamarsi con lo stile di quest’ultimo. Le voci invece sono campionate adeguatamente bene, come del resto gli effetti sonori scaturiti dai vari colpi e contrasti, visto che i rumori di sottofondo sono quasi nulli (si vede che in una città c’è molto silenzio e poco movimento, boh!).

– C’è Paul e Law

– Gameplay Mal Calibrato

– I.A. Sbilanciata

– Ripetitivo

5.4

Urban Reign non si differenzia dalle ultime deludenti produzioni che cercano di riproporre il gameplay classico dei picchiaduro a scorrimento degli anni ottanta e novanta. Il difetto principale risiede nella natura stessa del prodotto, troppo ibrido e senza personalità non può competere con la concorrenza, nè tanto meno essere apprezzato dai fan a causa della giocabilità noiosa e ripetitiva, provocata da una superficialità dello studio fatto alla base del controllo stesso dell’azione di gioco. Un titolo che consigliamo di lasciare sugli scaffali, nell’attesa di un salvatore che sistemi la situazione di questo amatissimo genere riportandolo ai fasti di un tempo, per il momento una bella compilation della Capcom può bastare.

Voto Recensione di Urban Reign - Recensione


5.4

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