Recensione

Urban Crime

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a cura di SketchT

Il Verdetto di SpazioGames

7

Il free-roaming game è senza ombra di dubbio uno dei generi  più longevi e accattivanti della storia videoludica. Lo sanno bene i ragazzi di Rockstar che, grazie al brand Grand Theft Auto, hanno saputo incollare allo schermo milioni di videogiocatori. Gameloft ha deciso quindi di ripercorrere i passi della software house Newyorkese pubblicando su IOS tre episodi di GangStar e, successivamente, abbandonarne il brand in favore di un nuovo titolo quasi speculare, denominato per l’occasione Urban Crime.
Nome differente scopo medesimo Il giocatore viene catapultato in un’assolata Miami caratterizzata dai continui scontri tra bande rivali in lotta per la conquista di nuovi territori. Controllare il mondo della criminalità organizzata è il vero scopo del gioco e l’utente potrà mettere le mani su questo agognato bottino seguendo il più classico degli iter malavitosi. Omicidi e azioni criminose sono solamente alcuni dei mezzi per ottenere il Rispetto e conseguentemente controllare ogni angolo della città.

Ovviamente il canovaccio proposto non brilla di luce propria anzi, ci troviamo di fronte a un concetto esplorato e sviluppato da un numero altissimo di titoli precedenti. La formula comunque sembra funzionare e l’affrontare continuamente missioni fuorilegge regala al giocatore una dose di adrenalina tale da incuriosirlo sempre più, donandogli quella voglia di voler superare la quest successiva. Caratteristica che viene purtroppo sporcata dalla cattiva idea partorita dagli sviluppatori: la natura di gioco freemium danneggia infatti la longevità a causa della presenza di una barra di energia che si consuma con il passare del tempo e delle distanze percorse, contatore che una volta svuotato obbliga l’utente a lasciar riposare il proprio alter ego virtuale per un periodo di tempo. 

Ovviamente si può comprare questa energia spendendo Euro sonanti attraverso lo shop interno, come accade a ogni titolo freemium del resto. Purtroppo le limitazioni non finiscono qui e scadono in fastidiosi divieti, come accade ad esempio quando ci si vuole impadronire di un veicolo presente sullo schermo. Molte auto infatti sono precluse precluse dal superamento di un determinato livello di esperienza oppure necessitano di alcune speciali gemme, acquistabili anche questa volta tramite altri Euro. Una soluzione del genere purtroppo non invoglia il giocatore a livellare il proprio personaggio ma al contrario riesce ad innervosirlo a causa di un una ricerca spasmodica di far utilizzare all’utente la propria carta di credito.

Il rovescio buono della medaglia Scelte che si ripercuotono su un titolo davvero promettente e soprattutto vantante di alcune caratteristiche particolarmente ispirate. Il sistema di controllo infatti convince a pieno regime sia per quanto riguarda le fasi a piedi che a bordo di una due o quattro ruote. Il touch pad viene sfruttato totalmente per i movimenti del proprio alter ego virtuale nei momenti di sparatorie, inseguimenti e risse, mentre una volta a bordo di un veicolo è possibile scegliere se sfruttare l’accelerometro, il touch pad o optare per una soluzione ibrida. Le routine legati ai movimenti garantiscono precisione negli spostamenti e nelle fasi di combattimento, sottolineando come la curva di apprendimento una volta a bordo della propria autovettura sia davvero veloce.

Lo stesso plauso va al comparto tecnico riserbato per l’occasione. La Miami di Gameloft possiede un motion engine completamente a tre dimensioni e propone un ottimo numero di poligoni in grado di ricreare in maniera davvero fedele le varie parti della città e delle auto disponibili nel gioco. Lo stesso character design dei personaggi risulta piacevole e soprattutto convincente.

– Ottima giocabilità

– Grafica eccezionale

– Contesto già visto ma sempre efficace

– E’ Freemium

– Spesso frustrante a causa delle molte limitazioni in-game

7.0

La qualità dei titoli Gameloft non si discute e ancora una volta la software house francese pubblica un titolo in grado di incollare i giocatori allo schermo per molte ore di gioco. Comparto tecnico di primissimo livello e gameplay semplice e immediato fanno di Urban Crime un gioco da avere.

Purtroppo la scelta di distribuire in versione Freemium un prodotto così promettente non fa altro che danneggiarlo in maniera irreparabile. Il dover obbligatoriamente lasciar riposare il proprio alter ego virtuale o spendere Euro su Euro per sbloccare automobili o ripristinare energia causano l’allontanamento al gioco in maniera molto veloce.

Un vero peccato dato che il software possiede tutte le carte in regola per essere un must buy da custodire gelosamente in ogni iPhone e iPad che si rispetti.

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