Recensione

Unreal Turnament

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a cura di Ryuken

Gli utenti PC stanno pian piano perdendo tutte le esclusive: se in passato tanti giochi, per ovvi limiti della vecchie console, non potevano essere convertiti ora si sta assistendo ad un fenomeno di conversione di massa che ha portato su console titoli dal concept, per un certo senso, nuovo i quali hanno abbattuto le frontiere che dividevano due diversi mondi, allo stesso tempo molto simili e completamente differenti.Molto simili per il semplice fatto che console come il Dreamcast e la Ps2 hanno praticamente annullato il divario tecnico, in quanto ad hardware, che in passato impediva delle conversioni decorose, e completamente differenti perché i giochi per console si controllano principalmente attraverso il joypad e non con tastiera e mouse come avviene, per questo tipo di prodotti, sui PC; si può tranquillamente dire che Epic Megagames ha seguito per filo e per segno l’esempio di EA, realizzando una conversione adattata alle peculiarità, prima descritte, di una console.Il sistema di controllo è molto simile a quello di Q3R: i due stick analogici vengono utilizzati per direzionare il personaggio principale, quello di sinistra vi fa spostare avanti e indietro mentre quello di destra permette le rotazioni su se stessi. Come accaduto per Quake è solo questione di abitudine, voglio dire che il metodo di controllo non è immediato e comodo, come l’usare in combinazione tastiera e muose, ma con la dovuta pratica tutto diventa semplice anche perché il sistema di puntamento è preciso e non scatta praticamente mai (a differenza dell’engine….). Mi sembra quasi superfluo informarvi che l’opzione per il gioco on-line è stata inevitabilmente eliminata e sostituita con la classica modalità a quattro in multitap e a due in iLink, comunque il lancio del modem Ps2 è alle porte e Sony sta lavorando freneticamente allo sviluppo dei suoi server perciò fra qualche tempo non dovremo più lamentarci di questa mancanza che in ogni caso va ad inficiare la longevità del titolo.Vediamo ora di spiegare i retroscena: nell’anno 2341 la popolazione delle galassie ha come hobby principale quello di uccidersi a vicenda utilizzando i più disparati armamenti bellici che si possano imbracciare, tutto ciò però ha provocato il caos ed ha messo in pericolo la sovranità delle corporazioni le quali stentano a contenere la violenza che dilaga nell’universo.La più potente delle corporazioni (Lilandri) decide così di indire un torneo (Unreal Turnament, appunto) nel quale chiunque più iscriversi come gladiatore nel tentativo di eliminare ad uno ad uno tutti i suoi contendenti; mi sembra tutto piuttosto chiaro, no?Le caratteristiche di UT ricalcano fedelmente quelle della sua controparte PC: il sistema di progressione è rimasto inalterato, perciò una volta terminati i primi quattro livelli nella modalità Deathmach (l’unica disponibile all’inizio) sbloccherete nuove arene e nuovi personaggi, in altre parole, vi sarà resa disponibile la modalità Domination terminata la quale avrete sbloccato l’Assault e con essa nuove ambientazioni e personaggi…..e via di questo passo fino a terminare il gioco.Paragonato a Q3R, UT non offre lo stesso livello di sfida, duraturo, sia in compagnia che in singolo assestandosi su livelli sufficienti; la giocabilità invece è discreta: il gioco non immediatissimo a causa del sistema di controllo sale gradualmente di livello andando di pari passo con l’acquisizione dei comandi, anche la difficoltà è ben calibrata permettendo così al giocatore un impatto morbido e non traumatico con il sistema di gioco.L’azione non è ai livelli di frenesia visti nel capolavoro EA e nonostante ciò il tutto è infarcito da fastidiosissimi rallentamenti dell’engine il quale non si dimostra di livello eccelso, anzi. La qualità delle texture è altalenante il numero di poligoni su schermo poteva essere sicuramente più elevato ed in più le scelte cromatiche, che non mi avevano convinto nemmeno su PC, continuano a non convincermi; nonostante ciò devo dire che il piacere di fraggare i nemici fa scendere in secondo piano questi difetti, comunque non passabili. Gli armamenti sono gli stessi visti nell’altra versione già esistente e ad ogni modo sono sempre gli stessi paurosi lanciamissili, mitragliatori e mega-fucili che si vedono in queste produzioni. La modalità in multiplayer è caratterizzata dallo split screen che è una vera e propria schifezza non tanto per qualità generale bensì per lentezza e scattosità se il gioco rallenta in singolo figuratevi con il monitor diviso in quattro!! Altra cosa poco intelligente, come accaduto anche in GT3, è l’implementazione del sistema iLink, una cosa, per me, assurda: ditemi voi, per esempio, come fa un comune ragazzino di quindici anni a potersi permettere due televisori, due copie del gioco e due Ps2?D’accordo, si potrebbe sempre trovare un amico possessore di UT e di una Ps2 ma la cosa risulterebbe ugualmente scomoda! Le colonne sonore e gli effetti sono eccellenti e vanno ad allinearsi a quelli altrettanto buoni di Q3R, una nota di merito va alla traduzione in italiano quasi esente da pecche che porta l’intero comparto sonoro un gradino sopra quello del titolo EA.

Grande sonoro, discreto livello di sfida e nulla più.

Longevità ristretta ed aspetto grafico non all’altezza

6.5

Non mi sento di promuovere a pieni voti questo gioco, gravato da evidenti difetti tecnici anche se caratterizzato da una discreta giocabilità. Mettiamola così: al primo posto c’è Q3R, al secondo Timesplitters e al terzo chissà……comunque questo UT non merita nemmeno il podio.

Voto Recensione di Unreal Turnament - Recensione


6.5

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