Recensione

Unepic

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a cura di AR

Chi ha detto che per creare un grande gioco servono milioni di dollari e un team di centinaia di persone? Sicuramente non Francisco Tèllez de Meneses, giovanissimo sviluppatore amatoriale che, in poco più di due anni, ha ideato e realizzato Unepic. Sì, praticamente tutto da solo! Uscito per la prima volta su PC nel lontano Settembre del 2011, lo spassoso RPG approda finalmente anche nel mondo console grazie a Wii U. E non si tratta di un Unepic Fail!
Nerdeggiando in compagnia
Il pretesto narrativo immerge subito il giocatore nell’atmosfera ironica e citazionistica del titolo. Daniel, il protagonista, è un grande appassionato di videogiochi e film sci-fi, e come tutti i Nerd degni di questo nome è anche un novizio interprete dei giochi di ruolo. Tutto ha inizio proprio durante una stralunata sessione di Dungeons and Dragons, in cui il nostro anti-eroe riceve la chiamata al dovere fisiologica per via di qualche lattina di birra di troppo. Direttosi verso il bagno, si accorgerà presto di non trovarsi di fronte all’agognata toilette, bensì in un lugubre e minaccioso castello. Ritenendo di essere preda di allucinazioni, si addentra comunque nei meandri del maniero, per un’esperienza extra-sensoriale davvero realistica e accattivante…
Piccoli Dark Souls crescono
Unepic è dichiaratamente ispirato a “The Maze of Galious”, capolavoro di Konami pubblicato su MSX nel 1987, ma ha anche due modelli evidenti in Metroid e Castlevania, oltre che in tutto lo sconfinato mondo ruolistico. Si tratta di un gustoso mix in cui fasi platform, esplorazione e componenti RPG trovano la massima armonia e confezionano un cocktail davvero prelibato. A mantenere altissima l’attenzione sono soprattutto due aspetti: in primis i dialoghi, davvero esilaranti e ricchi di riferimenti che non passeranno inosservati a chi ha un background culturale di chiara matrice Geek; in secondo luogo, l’elevato grado di sfida. Lo stile fumettoso e i toni canzonatori non devono infatti trarre in inganno: Unepic è un titolo che richiede grande dedizione, non soltanto per gli innumerevoli ostacoli che tenteranno di sbarrare il vostro cammino (su tutti alcuni boss terribilmente ostici), quanto soprattutto per la necessità di metabolizzare al meglio l’enorme mappa. Parliamo infatti di oltre 200 stanze, e se all’inizio è abbastanza agevole esplorare zone nuove, visto che l’intero castello è al buio e dovrete accendere manualmente le torce, una volta che avrete ridato luce all’intera fortezza confondersi è questione di una scala sbagliata, o di un salto di troppo. Essendo il backtracking uno dei punti cardine dell’esperienza, il consiglio è di disegnare manualmente una mappa: è vero che nel gioco è richiamabile con la semplice pressione del tasto X, ma questa non risulta particolarmente comprensibile, e soprattutto non permette di annotare le proprie riflessioni come invece accade su PC. E poi ammettiamolo… usare carta e penna fa molto retro!
Good job GamePad
La peculiarità della versione Wii U è sicuramente il discusso GamePad. Sebbene in questi mesi il suo utilizzo sia risultato spesso superfluo, nel caso di Unepic l’esperienza di gioco ne esce notevolmente arricchita. Tramite lo schermo touch potrete infatti destinare gli oggetti a determinate sequenze di tasti: tale stratagemma evita di dover aprire in continuazione l’inventario, e permette all’azione di non spezzarsi mai. Vi assicuriamo che in caso contrario il rischio sarebbe altissimo, considerando la mole infinita di oggetti. Giusto per esemplificare, sono presenti più di 100 tipi differenti di armi, ognuna dotata di peculiarità uniche. A seconda del mostro che vi ritroverete davanti sarà più consono utilizzare spade, ideali contro i nemici che possono sanguinare poiché causano profonde ferite nella carne, piuttosto che mazze, adatte invece contro scheletri e cattivi dotati di armatura. In Unepic non esiste davvero nulla di lasciato al caso: ogni item ha una sua particolare funzione, e sta alla bravura del giocatore riuscire a coniugare al meglio le proprie risorse. Discorso analogo riguarda la magia: tra pozioni, artefatti e anelli potrete dotare il vostro alter ego di abilità speciali davvero uniche, e indispensabili per progredire senza particolari patemi nell’avventura. Lo sviluppatore è stato davvero bravo nella loro disposizione: le magie più potenti sono infatti dislocate nei posti più impensabili, e premiano la curiosità e l’attenzione ai dettagli del giocatore. 
Un ulteriore encomio è riservato al gioco diretto su GamePad: Unepic, più di altri titoli, è infatti estremamente godibile sul piccolo schermo del controller, e propone due diversi gradi di zoom, comodi sia nei combattimenti che nelle fasi esplorative a più ampio respiro. 
QUESTione di stile
Unepic strizza stile da tutti i pori, e non poteva esimersi dall’avere Quest davvero fuori di testa. Cosa ne pensate di spolverare la libreria ad un oracolo simil-Yoda? Oppure di mettere incinta una “sensualissima” femmina di orco? L’ilarità è all’ordine del giorno, e regalerà più di qualche sorriso. L’unico limite, è che talvolta si perde il bandolo della matassa: succede, anche con una certa frequenza, che pur consapevoli della propria missione non si comprenda il cammino da intraprendere, obbligandovi a zingarare in lungo e in largo per il castello. Si tratta di una scelta stilistica in grado di accattivare ulteriormente gli esperti del genere, ma che purtroppo è anche capace di scoraggiare il giocatore più occasionale. 
Il gioco dispone inoltre di numerose sfide che richiedono, soprattutto, abilità pad alla mano: una volta completate, godrete di ulteriori punti esperienza utili a personalizzare al meglio le abilità di Daniel: potrete intervenire su un gran numero di parametri che influenzeranno notevolmente il vostro stile di gioco, come la costituzione fisica, la capacità di creare pozioni e la potenza dell’attacco corpo a corpo. 
Amatore a chi?
Nonostante sia stato sviluppato da una sola persona, sebbene con l’aiuto di una manciata di collaboratori esterni comunque poco influenti sul risultato finale, Unepic si dimostra gradevole anche a prima vista. La grafica, in 2D e ricca di sprite, è infatti adattissima in ogni situazione, mentre la colonna sonora, pur lontana dall’apparire indimenticabile, non risulta mai invadente e accompagna le vostre gesta con grazia. 
L’unico neo riguarda la traduzione non sempre impeccabile (l’accendino è diventato eccendino), e alcuni dialoghi che non raffigurano il personaggio che sta davvero proferendo parola. Tutti difetti comunque marginali, che non intaccano minimamente la bontà generale del titolo. 

– Ironia e citazioni nerd sono all’ordine del giorno

– Estremamente profondo

– Il GamePad è sfruttato alla perfezione

– Il livello di sfida è alto…

-…in certe situazioni anche troppo

– Qualche piccolo problema di traduzione

– Non è adatto a tutti

8.0

Unepic è una piacevolissima sorpresa che permette a Wii U di aprirsi con fiducia al mondo degli Indie. Francisco Tèllez de Meneses è il classico one man show che è stato in grado di confezionare un prodotto profondo, longevo e dannatamente ironico. Non si tratta, però, di un gioco adatto a tutti i palati: il titolo è quindi caldamente consigliato agli appassionati dei Metroidvania, e in generale a chi è alla ricerca di una vera e propria sfida e vuole mantenersi in allenamento in vista di Dark Souls 2.

Voto Recensione di Unepic - Recensione


8

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