Underworld
Advertisement
a cura di Fabfab
Si dice Tie-in di un gioco che nel nome, nelle ambientazioni e nei personaggi si ispira a un qualche brand più o meno famoso, sia esso una persona esistente, un franchise, un film…La pratica dei Tie-in é antica quasi quanto i videogiochi stessi e ad essa si associa una fama negativa che li vuole prodotti mediocri che puntano tutte le loro aspettative di vendita proprio sul nome che portano stampato in copertina e nonostante oggi si presti maggiormente attenzione anche alla qualità dei giochi (pensiamo ai vari Tie-in della EA, molti dei quali piuttosto validi), la tendenza non é stata ancora invertita.Ci sono poi strani casi in cui il produttore spende tutti i soldi di cui, evidentemente, dispone, per comprare il nome famoso e non gli e ne restano per programmare il gioco: é quello che deve essere successo ai ragazzi di Play It…
Il filmDa secoli vampiri e licantropi sono impegnati in una spietata guerra per la sopravvivenza, combattuta sempre in segreto e protrattasi fino ai giorni nostri: ora la situazione sembra volgere a favore dei succhiasangue, ma l’avvento di un atteso messia degli uomini lupo potrebbe stravolgere le cose. Selene è una vampira combattente, specializzata nello sterminio della razza rivale che si trova ad indagare su Michael, apparentemente un semplice umano per qualche ragione tenuto d’occhio anche dai licantropi.La pellicola di Wiseman, giunta nelle sale italiane ad inizio del 2004, si caratterizzava principalmente per le numerose e spettacolari sparatorie che coinvolgevano i protagonisti: proprio a questa caratteristica si sono ispirati i realizzatori del videogioco…
Il videogiocoUnderworld é uno sparatutto in terza persona con visuale dall’alto; i personaggi sono davvero piccoli a vedersi e la loro caratterizzazione appena accennata.Nel gioco non ci sono filmati o spezzoni del film a narrare una trama, ma schermate fisse ed un testo scorrevole ci accompagnano di livello in livello, descrivendoci vagamente la situazione ed illustrandoci gli obiettivi da conseguire, che non variano mai da uccidi/salva tizio, recupera l’oggetto.Underworld permette di scegliere se vivere le vicende dalla parte dei vampiri o dei licantropi, ma l’unica cosa che veramente cambia sono i tre poteri di cui disponiamo: come vampiro (nei panni di Selene o di altre tre pacchianissime combattenti) possiamo curarci, velocizzarci o aumentare la forza combattiva, come licantropi (potrete scegliere se impersonare Raze oppure le sue 3 anonime alternative) potremo mutare forma (da uomo a licantropo e viceversa), curarci o aumentare la forza (le ultime due le avete già sentite, vero?).Nel gioco non dovremo fare altro che correre e saltellare qua e là per livelli tutti uguali sforacchiando allegramente i nemici; gli ambienti, che si sviluppano esclusivamente in orizzontale e sono tutti uguali, visto che in pratica si combatte sempre nello stesso vicolo, solo che di volta in volta cambia la disposizione degli oggetti. L’I.A. del gioco é inesistente, i nemici si limitano ad inseguirvi o spararvi addosso come ossessi, mentre i vostri alleati (sarete sempre accompagnati da un numero variante di tirapiedi, con la possibilità di chiamare rinforzi qualora ve li abbattano) si limitano a stare fermi e sparare. Gli attacchi avvengono in punti predeterminati e gli avversari non escono mai al di fuori del loro raggio d’azione, al punto che per superarli non occorre nemmeno abbatterli, basta correre velocemente oltre il luogo in cui sono appostati. Anche la varietà é inesistente, per ogni fazione non si contano più di 3 o 4 tipi diversi di personaggi, i quali variano tra loro solo per le dimensioni o l’arma impugnata.Il gioco offre una discreta varietà di armi (pistole, fucili, mitragliatori, lanciafiamme, lanciarazzi…), ma è possibile anche combattere a mani nude; armi, proiettili (rimanete senza e non potrete utilizzare l’arma abbinata) e cure vanno recuperate rompendo le casse o abbattendo i nemici. Oltre alla barra vitale c’è anche quella della magia, che si consuma con l’utilizzo dei poteri speciali precedentemente descritti.Tecnicamente siamo ai livelli di una PSOne, con menù di gioco scarni ed incredibilmente pixellosi, ambienti di gioco grigi, anonimi e, quel che è peggio, sempre uguali, e personaggi veramente tutti uguali: se avevate pensato di prendere il gioco per le grazie della Beckinsale, lasciate perdere, sarà già tanto se riuscirete a distinguerla in mezzo ad avversari ed alleati tutti uguali!
– Il prezzo, sempre troppo alto
– Gameplay di almeno 10 anni fa
– Grafica oscena
– E’ ispirato a Underworld, ma non si vede…
4.0
Underworld costa, nuovo, 15€ di cui, probabilmente, il 90% va in royalties, visto che per la programmazione del gioco non devono averci speso molto: senza tanti giri di parlo il titolo Play It é un gioco da PSOne e comunque nemmeno li farebbe una gran figura. Il gameplay é vecchio e stravecchio, la grafica è ridicola al punto da annullare le potenzialità della licenza, visto che é impossibile riconoscere personaggi o ambientazioni visti al cinema nello squallido comparto grafico messo in scena da Lucky Chiken. Detto questo, Underworld come sparatutto vecchia scuola (ma vecchia davvero) può anche divertire per un po’, ma anche sotto questo punto di vista si trova di meglio in giro…
Voto Recensione di Underworld - Recensione
Advertisement