La community dei giocatori competitivi di picchiaduro è praticamente esplosa nell’ultimo decennio. Tra rinascita del genere, crescita esponenziale degli e-sport e aumento dei premi in denaro nei tornei, non sono pochi quelli che hanno deciso di dedicarsi anima e corpo al mondo nascosto dei fighting game, magari anche solo giocando come folli online nella speranza un giorno di fare capolino nella lista dei nomi presenti all’EVO. Non parliamo di “mondo nascosto” a caso, i picchiaduro sono infatti tra i titoli più stratificati in circolazione. A un occhio poco attento possono sembrare giochi semplici e accessibili, ma in realtà i loro sistemi risultano mostruosamente complessi, e possono venir padroneggiati solo dopo mesi e mesi di duro allenamento. Un quantitativo inimmaginabile di dati e tecniche popola questo strambo pianeta fatto di hype, combo e botte virtuali, e praticamente solo una cosa mette d’accordo (quasi) tutti: quando si tratta di competitivo, il re è Street Fighter IV.
Nonostante tutte le uscite di alto livello viste nell’ultimo periodo, nei tornei il main event è sempre dedicato al lavoro di Ono e compagnia, rinnovatosi negli anni con numerose edizioni, ribilanciamenti e personaggi aggiunti. A quanto pare però Capcom ha deciso di tirar fuori dal cappello un’ultima versione del gioco, un’espansione non particolarmente dispendiosa a livello di sviluppo, ma importante per riportare l’attenzione sul genere e, chissà, convincere i capoccia dell’azienda a cacciare qualche soldo per un titolo completamente nuovo.
Signori, è arrivato tra noi Ultra Street Fighter IV, sarà la chiusura perfetta per il gioco o un’operazione commerciale di bassa lega? Vediamo.
New challengers
Partiamo dalle prime e più evidenti aggiunte di Ultra Street Fighter IV, i nuovi personaggi. Sono ben cinque le new entries nel titolo, quattro delle quali già note a chi ha giocato Street Fighter X Tekken. I nomi dei guerrieri sono Poison, Hugo, Elena, Rolento e Decapre, e a tutti gli effetti si tratta di trasposizioni dirette dal gioco sopracitato per mosse e animazioni, con frame data e mosse modificate per meglio adeguarsi al sistema di Street Fighter IV. Non è certo un grande esempio di impegno, visto il riciclo evidente di asset, ma almeno a livello di gestione dei combattenti è stato fatto un ottimo lavoro. Nessuna delle nuove entrate dà l’impressione di essere esageratamente forte o inadeguata al roster (Rolento è molto pericoloso, ma non più dei soliti top tier), e non sembra esserci alcuno stacco con i vecchi guerrieri disponibili. Diverso il discorso per Decapre, che può sembrare il personaggio meno ispirato del quintetto, ma è in realtà una gustosa novità. Decapre è infatti un clone di Cammy, ma solo a causa del suo background, per il resto differisce del tutto dalla soldatessa in tutina, proponendo uno stile di combattimento veloce, basato sul teletrasporto e sull’aggressione costante. È anche un charge character, cosa che la differenzia ulteriormente dalla “sorella”. Ok, il riutilizzo anche in questo caso di modelli preesistenti fa storcere il naso, tuttavia è apprezzabile vedere che c’è almeno una scelta originale a livello di gameplay.
La caratteristica più curiosa di Ultra Street Fighter IV non risiede però nell’allargamento del roster. I nuovi sfidanti rimescolano le carte in tavola, ma impallidiscono dinnanzi ai rimaneggiamenti al bilanciamento e al sistema fatti in questa edizione. Il gioco vanta ben tre nuove meccaniche, capaci di mutare brutalmente la faccia delle sfide. La prima è il Red Focus, un Focus Attack capace di assorbire un qualunque numero di colpi, ma che consuma due tacche della barra super. Poca roba, direte voi, eppure è in realtà una tecnica utilissima per i personaggi capaci di ribaltare un match con combinazioni devastanti o per i grappler. Seconda chicca è il wake up ritardato: è difatti possibile restare sdraiati per qualche istante in più dopo un atterramento netto, sballando del tutto le tempistiche di chi sfrutta la cosa per mantenere una forte pressione sull’avversario. I personaggi vortex (come Akuma o Ibuki, per fare un esempio) avranno vita molto più difficile in questa edizione. Ultima novità è l’Ultra Double, la possibilità di selezionare entrambe le ultra durante un match, al costo di un po’ di danno. Tale scelta apre varie strategie per alcuni membri del cast in battaglia, offrendo più situazioni pericolose da sfruttare a proprio vantaggio.
Mettete insieme queste trovate a una serie di ritocchi pesanti a tutto il roster, e otterrete un gioco stravolto a livello di bilanciamento, dove l’equilibrio di potere è cambiato completamente. Vorremmo potervi dire da subito se il lavoro fatto da questo punto di vista è stato impeccabile o disastroso, fatto sta che è impossibile dare una valutazione precisa al momento. Quel che è certo è che i grappler come T-Hawk e Zangief escono col sorriso dal tornado di cambiamenti, che i test in Giappone hanno mostrato una gran diversificazione della top 10, e che la casa ha consultato moltissimi esperti per curare al meglio i bilanciamenti, dunque dovremmo poter stare abbastanza sicuri. Come sempre i neofiti a malapena noteranno le differenze, ma se l’online è il vostro pane quotidiano… tremate gente, nulla sarà più come prima.
Per quanto riguarda i contenuti invece non c’è molto da dire. A parte l’inserimento di un Team Battle Mode online, e della chance interessante di allenarsi in rete in compagnia di un altro giocatore, il gioco offre solo degli stage extra, anch’essi provenienti da Street Fighter X Tekken, e l’upload diretto di video su Youtube. Più curiosa la Edition Select, che permette di scegliere le versioni precedenti dei combattenti durante un match. Se pensate già di poter scatenare il terrore tra i vostri amici usando Vanilla Sagat però state attenti, le vecchie versioni non possono utilizzare le meccaniche extra della loro versione Ultra.
– Ribilanciamenti a tutti i livelli, che stravolgono il competitivo
– Cinque nuovi personaggi, e qualche nuova arena
– Nuove meccaniche
– Riutilizzo impunito di asset già visti in Street Fighter X Tekken
– Contenutisticamente è stato aggiunto davvero poco
Ultra Street Fighter IV si è rivelato esattamente ciò che ci aspettavamo, un’edizione estremamente curata a livello di bilanciamento e novità nel sistema, che però delude molto quando si vanno a prendere in considerazione i contenuti effettivi offerti e il riciclo di asset già utilizzati. Gli esperti avranno parecchio di cui gioire, visto il terremoto di novità nelle meccaniche e nei dati, ma per loro questo era già un acquisto sicuro. Per tutti gli altri, non c’è molta carne al fuoco.