Il Verdetto di SpazioGames
Anno 1995, la saga di Mortal Kombat arrivava a quello che, almeno dal nome, sembrava essere la versione finale e definitiva dell’allora serie cult di Midway. Titolo che riuniva in sé tutti i più grandi Kombattenti del torneo mortale, le ambientazioni più celebri e le Fatality più macabre, Ultimate Mortal Kombat 3 rimane, per molti fan, ancora oggi l’apice raggiunto dal brand.Anno 2010, UMK3 esordisce, nella sua ennesima variante, su periferiche Apple e, a sorpresa, lo fa non portando con sé niente di buono abbia accumulato nelle precedenti apparizioni su Nintendo DS o Xbox Live Arcade.
Destino infaustoUltimate Mortal Kombat 3 giunge su Apple Store nella sua forma più anonima. Pregio principale del titolo del ’95, era il presentare un cast completo delle star del brand, tutte ritrovatesi per combattere nelle arene più celebri della saga sino a giungere alla sfida finale con il colossale Shao Kahn. La versione proposta agli utenti Apple manca totalmente della completezza che rese UMK3 una pietra miliare del mondo videoludico. Solo nove sono gli eletti selezionabili, meno della metà del titolo originale: un numero imbarazzante considerando il fatto che, com’è noto, il moveset dei personaggi di Mortal Kombat è storicamente identico per tutti gli sfidanti, fatto salvo per le mosse speciali, il che avrebbe reso semplice l’introduzione di un numero molto superiore di fighter con il minimo sforzo, a maggior ragione se pensiamo che l’introduzione dei modelli poligonali dei character vada ad eliminare del tutto la necessità di rifare la mole di lavoro “fotografico” fatta nel ’90.Tutte le novità introdotte nella versione DS, come il Puzzle Kombat sono state dimenticate, tanto da lasciare nelle mani del giocatore un titolo assolutamente più scarno delle versioni per portatili concorrenti, e persino meno interessante del titolo originale. A disposizione, infatti, troviamo solamente la modalità Arcade cosi com’era quindici anni fa, un multiplayer accessorio, una modalità sopravvivenza scontata e un’unica interessante variante al tema, chiamata Shao Karnage, che mette un invulnerabile giocatore contro un altrettanto immortale Shao Kahn, con l’unico scopo di colpire il muscoloso boss accumulando più punti possibili nei 99 secondi a disposizione.
Mortal KontrolsL’esordio su una periferica touch avrebbe potuto dare vita a meccaniche innovative e divertenti, per nulla considerate invece dagli sviluppatori. Se pensavate di poter realizzare una Fatality infierendo con le dita sul corpo del vostro avversario, resterete sicuramente delusi: non solo non v’è alcuna novità in tal senso, ma neppure i controlli base sono implementati con sufficiente cura. Entrambe le soluzioni proposte, a 6 tasti originali o a 5, semplificati, si contraddistinguono per scarsa sensibilità sia del joystick virtuale che dei pulsanti azione. Vi troverete spesso a premere più volte lo stesso tasto per realizzare mosse basilari, probabilmente accumulando abbastanza frustrazione da decidere di passare al controllo semplificato, il cui pregio è solamente quello di proporre un tasto unico per la realizzazione di special e fatality, altrimenti impossibili con il joypad. In entrambi i casi, comunque, non viene limitata nè la scarsa sensibilità, nè il rischio di premere l’icona sbagliata, spauracchio presente a causa della dimensione limitata dei tasti e dalla loro disposizione ravvicinata, per fortuna quantomeno modificabile a piacimento. Totalmente assente un supporto valido per l’accelerometro, il giroscopio o lo stesso touch screen, quindi: tutte possibilità di introdurre qualcosa di interessante, completamente scartate senza alcun tentativo di sorta.
Beffality!L’upgrade grafico, unica valida modifica proposta in questa variante del gioco, appare indesiderato e del tutto insufficiente. Mentre gli sfondi si mostrano abbastanza puliti ed apprezzabili soprattutto per la scelta dei cromatismi, oltre che grazie a migliorati effetti quali nebbia e luci, molto meno convincente è il remake dei personaggi. Piuttosto che riproporre lo storico 2D con una miglior risoluzione, gli sviluppatori hanno deciso di puntare ad un 3D che, alla prova dei fatti, restituisce un risultato sciagurato. I combattenti appaiono goffi come manichini, scarsamente animati e leggermente sproporzionati, in definitiva il cambio di stile non offre nulla di quanto promesso nella descrizione della App o di quanto il Retina Display possa permettersi. La mancata aggiunta di animazioni che avrebbero potuto rendere più fluidi i movimenti dei modelli poligonali, si affianca a una spigolosità ben evidente su tutti i personaggi, fattori che conferiscono loro un aspetto persino meno credibile e più buffo degli originali. Considerando il livello tecnico raggiunto da titoli di recente produzione, è piuttosto deludente vedere animazioni risicate e modelli tridimensionali malamente abbozzati, sensazione che si aggrava confrontando la recente produzione EA con alcuni fighting game per iPhone proposti dalla concorrenza persino molti mesi fa, assai più credibili e validi in termini di fluidità, di paesaggistica a corredo, e persino di gameplay grazie a controlli meglio calibrati. Poco da commentare sul comparto audio, ripreso pari pari dal titolo storico, sia per quanto riguarda musiche che urla e l’inconfondibile voce fuori campo.Beffa conclusiva per chi abbia deciso di acquistare il gioco al lancio: uscito a 5,49 euro, dopo pochi giorni, per via del Natale, il titolo ha subito il crollo del prezzo a 79 centesimi, con buona pace di chi ha speso i propri soldi dando fiducia al brand. Seppure l’offerta natalizia sia buona, crediamo che un giocatore debba essere tutelato anche sotto l’aspetto economico, soprattutto nel mondo del downloadable, e questa mossa poco corretta va ad inficiare negativamente il già basso voto finale.
– Rimane un po’ dello storico carisma
– Nessuna modifica all’audio (meglio cosi)
– Remake grafico pessimo
– Controlli improbabili per nulla reattivi
– Nessuna modalità extra coinvolgente
– Nessuna novità che sfrutti l’hardware
5.0
Ultimate Mortal Kombat 3 per iPhone e periferiche Apple è una delusione senza mezzi termini. Tecnicamente poco curato, non può vantare l’innovazione con la quale si pubblicizza né sul versante grafico, né su quello sonoro e tanto meno in ogni aspetto della giocabilità, rimasta invariata rispetto al titolo originale, ed anzi compromessa totalmente dalla scarsa sensibilità dei controlli touch. Pur avendo a disposizione la prima vera e propria console portatile multitouch dotata di giroscopio ed accelerometro, gli sviluppatori non hanno neppure tentato un’introduzione innovativa, affidando il gameplay ad un joystick virtuale inadeguato al gameplay. Dimenticandosi persino del principale pregio del titolo originale, ovvero il saper riunire una folta schiera di combattenti storici in un unico gioco, la proposta su App Store arriva con una sparuta rappresentanza di sfidanti, da far scontrare in poche scontate modalità.
La riproposizione di mostri sacri del passato dovrebbe essere fatta con qualità, altrimenti l’unico risultato è quello di infangarne irrimediabilmente la memoria.