Ultimate Mortal Kombat
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a cura di Raiden
Ricordo bene tutto come se fosse ieri. Era il 1997 e mi apprestavo a comprare tutto contento la mia copia (ancora oggi custodita gelosamente con scatola e tutto il resto) del bellissimo, attesissimo e allora costosissimo (139.000 lire!!!) Ultimate Mortal Kombat 3 per SNES. Gli amici, invano, avevano cercato di convincermi che forse sarebbe stato meglio puntare su qualcos’altro, comprare un altro gioco; ma io ero li, imperterrito e convinto della mia idea che quello potesse rivelarsi l’episodio migliore di tutta la saga in 2D di Mortal Kombat. Avevo già giocato opere d’arte nella storia dei picchiaduro, come il primo episodio e il secondo, passando per il terzo, capolavoro sia come numero di personaggi che come digitalizzazione degli stessi, davvero sopra la media. Non potevo che aspettarmi un gioco eccelso. E così fu. Rimasi ore e ore a giocare davanti allo schermo, allora un misero 14 pollici ultraconvesso a tubo catodico che più ingombrante non si poteva. Dopo qualche ora, capii che i miei amici avrebbero voluto distogliermi dall’acquisto semplicemente perché al nostro negozio di fiducia era rimasta solo una copia e loro, in quel momento non avevano i soldi per acquistarlo, mentre io sì. I miei “furbi” compagni di giochi avrebbero voluto che lasciassi lì quel titolo sublime, a prendere la polvere sullo scaffale, non perché loro non fossero convinti della bontà del gioco, ma perché semplicemente rosicavano per l’invidia di non poterselo permettere.Dopo questo tuffo nel passato, d’uopo per un titolo che ci richiama a memorie di momenti ameni passati in compagnia di amici e di tutta la kermesse di personaggi dell’universo di Mortal Kombat, prepariamoci a gustare un grande titolo che ritorna, per merito del gioiellino portatile a doppio schermo di Nintendo, a distanza di dieci anni.
Adesso le cartucce le fanno più piccoleAppena acceso il Nintendo DS con dentro la cartuccia di Ultimate Mortal Kombat, ecco che si ripresenta, puntuale come sempre, il batticuore, proprio come mi capita ancora oggi con alcuni titoli LucasArts di vecchia data o nel caso di altre vecchie glorie che, per mancanza di tempo, non sto qui ad annoverarvi tutte (ce ne vorrebbe). Immediatamente la schermata iniziale mi permette di scegliere se cominciare con il gioco standard o se affrontare la modalità Puzzle Kombat, di cui parleremo più avanti. Iniziamo a giocare, scelgo Liu Kang, uno dei miei personaggi preferiti (insieme a Scorpion e Sub-Zero) ed entro subito nel vivo della partita. Ciò che si può notare immediatamente è l’alta fedeltà con cui il gioco è stato riprodotto su Nintendo DS, davvero molto ben fatto, sia dal punto di vista dei personaggi, tutti molto fedeli alla versione per SNES, sia per quanto concerne gli sfondi e le animazioni. Tutto è rimasto identico e mi sembra proprio di avere ancora il vecchio pad a sei tasti del Super Nintendo tra le mani. Fa piacere vedere come non ci siano stati “intoppi” nella fase di programmazione di questo picchiaduro e tutto fila liscio al meglio. Ottimo anche il sonoro, rivisitato per certi versi e molto più simile alla versione per Sega Saturn di fine ’97 che, potendo contare su un supporto ottico come il CD piuttosto che sulla misera cartuccia del SNES, poteva fare affidamento su molte più voci, grida, rumori di sottofondo, suoni un tantino più complessi e maggiormente d’atmosfera. La giocabilità è rimasta la stessa di dieci anni fa, migliorata grazie ad un lampo di genio dei programmatori: ebbene è possibile avere sotto gli occhi, in qualsiasi momento, i comandi e le mosse speciali da effettuare, comprese le terrificanti Fatality di ogni personaggio, anche più di una ciascuno, nel caso in cui sia previsto, le spaventose Brutality, le esilaranti Friendships e le tenere Babality. I veterani dei picchiaduro e gli appassionati della serie Mortal Kombat avranno già capito di cosa stiamo parlando, ma preferisco aprire una breve parentesi per spiegare in cosa consistono le mosse sopra citate: tutte sono mosse finali, ovvero effettuabili solo dopo che avremo quasi finito il nostro avversario a suon di calci e pugni. Dopo aver premuto una sequenza di tasti appropriata, potremo effettuare le Fatality, ovvero spaventose uccisioni finali (per intenderci, corpi da disossare, scheletri che vengono fatti saltare per aria, teste mozzate o staccate di forza dal tronco con tutta la colonna vertebrale al seguito); le Brutality consistono in una serie di colpi veloci, in combo, uno dietro l’altro, fin quando il corpo dell’avversario non esplode, a mò di fuoco d’artificio, facendo a brandelli ossa e carne; le Friendships sono una sorta di “concessione della grazia” al nostro nemico poiché, effettuandole, decideremo di non uccidere l’avversario, improvvisando una buffa scenetta. Le Babality, infine, sono delle mosse che permettono di trasformare il nemico in un dolcissimo neonato, con gli stessi vestiti rimpiccioliti ancora indosso.Al contrario dei precedenti episodi, non sono presenti le Animality, sostituite dalle Brutality. Con le Animality era possibile trasformare il proprio personaggio in un animale, che variava da lottatore a lottatore, in modo da sbranare, divorare o fare semplicemente a pezzi l’avversario ormai in preda alle convulsioni. Ovviamente le Animality non erano presenti neanche nelle versioni di dieci anni fa per console da casa dunque nulla in meno in questa egregia versione.I personaggi presenti nel gioco sono gli stessi di dieci anni fa, ovvero tantissimi, provenienti da tutti gli episodi della trilogia (quando era ancora una trilogia) più tre nascosti, sbloccabili con gli appositi codici, per un totale di 22. All’epoca si pensò bene di tagliar fuori qualche lottatore, e infatti non potremo scegliere il simpatico e affascinante Johnny Cage, Goro, Baraka e qualcun altro assente all’appello. Pazienza.
Eh beh, ma se è tutto uguale, allora…Se pensate che sia tutto uguale e che quindi sia meglio rispolverare il vecchio Super Nintendo, piuttosto che sborsare circa 40 euro per questo nuovo titolo, vi sbagliate di grosso. Se non è da trascurare la portabilità del titolo in questione che potevate giocare solo a casa prima di adesso, la vera novità è rappresentata dalle modalità multiplayer, online in Wi-Fi e offline Wireless. La connessione avviene velocemente ed è possibile sfidare online un amico, lottare contro avversari alla nostra portata oppure contro giocatori provenienti da tutto il mondo, scelti senza filtro, ovvero indipendentemente dal loro livello e dalla loro provenienza.L’azione online è frenetica, veloce e senza alcun problema di connessione. Solo sporadici saranno i rallentamenti, ma questo dipenderà molto anche dal tipo di connessione di cui si dispone. Il gioco offre anche una modalità Puzzle Kombat, molto simile a Super Puzzle Fighter, in cui bisogna cercare di rompere mattoncini dello stesso colore, i quali cadranno sullo schermo dall’alto verso il basso in stile Tetris, nel più breve tempo possibile, in modo da riempire lo spazio dell’avversario che non saprà quindi districarsi tra i tantissimi mattoncini che gli farete piombare addosso. Durante questa modalità, sullo schermo superiore scorreranno simpatiche animazioni in 3D dei personaggi da voi scelti. Ad ogni mossa vantaggiosa nel puzzle, il vostro personaggio sferrerà un colpo ben assestato al nemico e viceversa, se farete un passo falso, sarà il vostro avversario a mettervi al tappeto. Anche per questo minigioco è prevista una modalità Wireless locale e una per Wi-Fi, e da qui si può ben capire come Midway abbia voluto fare le cose in grande per quanto concerne la modalità multigiocatore.
– E’ Ultimate Mortal Kombat….portatile!
– Ha la modalità online Wi-Fi e Wireless
– Bel sonoro e grafica fedele all’originale
– Ottima longevità e giocabilità
– Tanti personaggi
– Chi lo prova per la prima volta lo troverà un pò datato
7.7
Ultimate Mortal Kombat 3 era forse il miglior capitolo di tutta la serie del picchiaduro più famoso di tutti i tempi (sicuramente quello che ha fatto più discutere) e in occasione del decimo anniversario, Midway Games ha pensato bene di fare un bel regalo a tutti gli appassionati con questo remake per Nintendo DS, rendendolo portatile e introducendo la modalità online. L’entusiasmo di dieci anni fa è rimasto lo stesso, il divertimento ancora maggiore, visto che non ha fine se consideriamo tutti i vantaggi che la modalità multigiocatore online può offrire e il bonus del Puzzle Kombat, davvero niente male.
Voto Recensione di Ultimate Mortal Kombat - Recensione
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