Recensione

UEFA Euro 2008

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a cura di ViKtor

Ammettetelo, come me avete ancora nella mente le parole del mitico Fabio Caressa che accompagnarono l’italica nazionale azzurra sul tetto del mondo. Momenti così, per chi è appassionato di calcio, non si potranno mai dimenticare.Oggi, quasi due anni dopo quel trionfo, i nostri eroi di Berlino stanno per scendere in campo per dimostrare di essere ancora i più forti, almeno in Europa. E, soprattutto, per dimostrare di essere sempre più forti dei francesi.E’ tempo di Svizzera/Austria 2008, è tempo dell’immancabile Euro 2008 di EA Sports.

Diamo più rapidità alla manovraContinuando una tradizione nata ormai dieci anni fa con FIFA World Cup ’98, il colosso canadese pubblica il prodotto ufficiale degli europei, spin-off di quel FIFA 08 che ha avuto su console un successo inaspettato grazie anche alla debacle di Konami.Come di consueto, il titolo che abbiamo tra le mani cerca di sfruttare il più possibile la licenza UEFA riproducendo le atmosfere, gli stadi e ogni minimo particolare della competizione continentale che inizierà a giugno. Questo significa, quindi, che tale fedeltà investe anche le squadre proposte: niente club ovviamente, ma soltanto le nazionali impegnate dai gironi di qualificazione alle fasi finali della manifestazione.Se questa limitazione non dovrebbe suonarvi come una novità, sappiate però che questa volta l’acquisto, per chi ha già FIFA 08, potrebbe essere più giustificato che in passato. Siamo di fronte, infatti, ad un titolo che appare fin dal primo impatto migliorato sotto tanti aspetti, seguendo la strada intrapresa da EA e risultando, di fatto, sostanzialmente diverso dal suo gioco di base.La forte sterzata verso il realismo di FIFA 08 è stata una scelta che ha pagato ed Euro 08 ne è la dimostrazione. Tanti piccoli difetti sono stati limati e il risultato finale è un gioco ancora più simulativo, credibile e divertente.Scendendo nel dettaglio, partiamo dalla giocabilità, croce e delizia della serie da sempre. Iniziamo dalla fisica del pallone: quella sensazione di pesantezza e lentezza eccessiva che permeava il movimento della sfera in FIFA 08 (lanci lunghi e colpi di testa ne erano gli esempi più lampanti) è sparita e ora la gravità e la potenza con cui calceremo sono variabili che influiscono molto di più sulle traiettorie e sulla velocità. Proprio per questo è stato aggiunta una barra per gestire la forza dei passaggi rasoterra, che va ad aggiungersi a quella dei lanci e dei tiri in porta.A beneficiare di questo deciso miglioramento è soprattutto la fluidità di un’azione più credibile e controllabile, senza il continuo pensiero che un avversario in pressing possa intercettare e portarci via il pallone con troppa facilità (succedeva così, soprattutto online, vero?).Ciò non vuol dire, intendiamoci, che si riesca ad arrivare ad occhi chiusi in fase di finalizzazione, ma la sensazione tattica è maggiore e si avvicina sempre più a quella dei migliori PES (non me ne vogliate, io sono un giocatore di Winning Eleven fin dal primo episodio su snes, quindi i confronti sono inevitabili).Anche i portieri hanno subito un chiaro ritocco alla IA: non si fanno più sorprendere su alcuni cross dalla linea di fondo e in diverse ore di gioco non ho ancora visto nessuna papera clamorosa (non ho sempre usato l’Italia, sarebbe poco indicativo il test con il Gigione nazionale).Per ogni tocco di palla, dal lancio al tiro, possiamo ancora scegliere il livello di aiuto fornito dalla cpu (automatico, semiautomatico, manuale) e qui le cose non sono cambiate, portandoci ad optare per la modalità “semiauto” per tiri e cross, che si conferma come miglior compromesso tra controllo ed efficacia dell’esecuzione.E difetti? Beh, alcuni sono rimasti. Innanzitutto i contrasti: il giocatore in possesso di palla è ancora troppo leggero e un pressing asfissiante basta il più delle volte per soffiargli la sfera. Efficacia addirittura enfatizzata se si sceglie bene il tempo dell’anticipo, che non è cosa difficile.La logica conseguenza di ciò è che, a meno di non intervenire sempre in scivolata, durante un match vengono fischiati pochi falli ed i ribaltamenti di fronte diventano frequenti e frenetici. Non pretendiamo il realismo estremo di PES 5 dove ogni contrasto un po’ sporco veniva punito, ma su questo aspetto EA deve ancora imparare da Konami.Un altro ambito nel quale le produzioni targate PES staccano ancora il rivale è quello puramente tattico. Gli schemi selezionabili nel pre-partita e richiamabili in campo non brillano né per varietà né per reale utilità e, più concretamente, i compagni comandati dalla CPU ogni tanto si perdono, soprattutto in fase di finalizzazione. Più volte mi è capitato di riuscire a portare un contropiede perfetto fino al due contro uno e vedere l’altra punta che invece di liberarsi per l’assist vincente si defilava o addirittura si fermava. Da rivedere.

Un capitano! C’è solo un capitano! Un capitaaaaano!La modalità più interessante di Euro 2008, nonché la più innovativa, è “Guida la tua nazione”. Si tratta di una logica evoluzione di quel “Be a Pro” visto in FIFA 08 (dove potevamo controllare un solo giocatore, con la telecamera che ci seguiva da dietro), ma qui è legata al percorso dei campionati europei, dai gironi di qualificazione alla fase finale.Una volta scelta la squadra ci viene chiesto di selezionare quattro giocatori. Noi ne impersoneremo uno, tre nostri amici (o la CPU) prenderanno il controllo degli altri. A questo punto inizierà il cammino della nazionale e durante le prime partite dovremo metterci in luce per guadagnarci la fiducia del mister ed ottenere l’agognata fascia di capitano. Fascia che non sarà soltanto un orpello per l’orgoglio, ma ci permetterà di mettere mano alla formazione e alle tattiche, altrimenti esclusiva della CPU.Naturalmente dovremo concentrarci al massimo per giocare una buona partita: ogni minimo dettaglio sarà valutato dalla CPU, che aumenterà (o diminuirà) il nostro voto giudicando parametri come la posizione che terremo tatticamente, il numero di passaggi effettuati, i tiri in porta, i cross, i contrasti e così via. Se vi era piaciuto il “Be a Pro”, amerete questa “Guida la tua nazione”. Anche perché portare San Marino sul tetto d’Europa come capitano a livello di difficoltà pro non ha prezzo.Analizzando le altre modalità proposte finiamo più nel classico: si va da “Euro 2008” (non ve lo devo spiegare, vero?) agli scenari della “Storia delle Qualificazioni” fino alla “Battaglia delle nazioni”, una sorta di enorme database con tutte le statistiche online e offline di ogni giocatore connesso al LIVE. Queste vengono elaborate e abbinate alla squadra di default che scegliete e alla fine del vero Europeo verrà decretata anche la vincitrice virtuale. Su su, niente scherzi eh, vediamo di far vincere questa Italia.A proposito di LIVE: la proposta online prevede i tipici match classificati, le leghe (a cui unirci o da creare) e le partite personalizzate. Funziona tutto a meraviglia, come in FIFA 08. Però…no, non c’è più il “Be a Pro” online. Non chiedetemi il perché.

“Stefano De Grandis da bordo campo, Stefano.” “Si Fabio, il terreno è bagnato”Perché questo titolo così spinto, vi chiederete? Semplice, è per dirvi che finalmente sono state introdotte le condizioni atmosferiche, agghiacciante mancanza in FIFA 08. Sia dal fischio di inizio che a partita inoltrata potremmo essere sorpresi dalla pioggia, resa a video discretamente bene. Naturalmente il terreno bagnato influirà sui movimenti del pallone, anche se da questo punto di vista i livelli di realismo di un PES qualunque sono ancora ben lontani.Per il resto, graficamente il gioco è estremamente simile al predecessore, con sprazzi di poligoni in più qua e la, soprattutto nei modelli dei giocatori, ora estremamente curati. E’ sparito anche (grazie, EA) quel pessimo effetto “buio” che caratterizzava diversi match di FIFA 08. In Austria e Svizzera, quando splende il sole, lo fa come si deve.A bordo campo fanno la loro comparsa gli allenatori, riprodotti fedelmente, protagonisti di alcune scene d’intermezzo nelle pause delle partite. Un’aggiunta simpatica, peccato che la panchina alle loro spalle sia sempre tristemente vuota.Gli stadi che faranno da cornice al torneo sono tutti presenti e ben addobbati, così come rispuntano alcuni tra i più importanti campi da gioco del resto d’Europa (per l’Italia c’è l’Olimpico).Sul fronte del sonoro la sensazione del “riciclo” è forte: Caressa e Bergomi ci accompagneranno dalle qualificazioni alla finale con i cori dei tifosi in sottofondo che già conosciamo a memoria, ma tutto sommato l’atmosfera è ricreata bene (c’è qualche spezzone di inno nazionale nel pre-partita).

– Corretti molti difetti di FIFA 08

– Sempre più realistico

– Modalità “Guida la tua Nazione” interessante

– Multiplayer sempre perfetto

– Rimane qualche lacuna tattica di troppo

– Mancano un paio di licenze ufficiali

– Prezzo eccessivo

8.0

UEFA Euro 2008 è qualcosa di più del semplice spin-off al quale EA ci aveva abituati. E’ un gioco migliorato in tantissimi aspetti, tanto da sembrare diverso. Per utilizzare una metafora calcistica, è come una nazionale che gioca solo discretamente bene nel girone di qualificazione e poi si esalta durante la fase finale.

Alcuni difetti sono stati corretti, dalla fisica del pallone, che non aveva convinto molti critici, fino alla fluidità delle intere azioni di gioco e alla IA dei portieri. La sensazione di realismo è ancora maggiore rispetto a FIFA 08 e, soprattutto online, i match sono più aperti e divertenti.

Insomma, non vedrei motivi per non spingervi a correre in negozio, ma c’è il neo del costo: EURO 2008 viene venduto a prezzo pieno. Considerando che l’offerta prevede le sole nazionali dell’Europeo e che a luglio, con la fine del torneo vero, probabilmente l’attenzione verso il gioco potrebbe calare, offrirlo a prezzo ridotto sarebbe forse stata una scelta più felice.

Sta a voi: se non avete FIFA 08 questo è il gioco di calcio da prendere su Xbox360 in questo momento. In caso contrario, beh, io un pensierino lo farei comunque.

Voto Recensione di UEFA Euro 2008 - Recensione


8

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