Twin Peaks 3x05

Ormai è diventato un rito: ogni domenica notte va in onda il nuovo episodio di Twin Peaks e noi rinunciamo al sonno per poterverlo raccontare il prima possibile. La serie evento dell’anno prosegue con il suo ritmo ormai ampiamente esplorato e conosciuto, senza rinunciare però a colpi di scena, sequenze memorabili e nuovi personaggi che entrano in gioco sconvolgendo gran parte del pubblico. Questo e molto altro nel quinto episodio di Twin Peaks.

Che la trama di questa nuova stagione di Twin Peaks avanzasse lentamente, senza fretta, s’era capito già dall’inizio, ma forse quello che non ci aspettavamo era uno sviluppo cosi timido e studiato, che favorisce  l’introduzione di nuovi, accattivanti personaggi piuttosto che andare a sviscerare gli argomenti centrali del revival: la Loggia, Cooper, il Bene e il Male. Il quinto episodio sembra capace di incastrare piano piano solo alcune delle tessere del puzzle creato da Lynch e Frost, e proprio quando lo spettatore si rilassa ecco che arrivano le sorprese. Il demone Bob, riportato in vita con un gioco di prestigio artificiale davvero emozionante cosi come la sequenza dedicata allo stato d’estati di Amanda sono momenti unici, che meritano l’enorme attesa di venticinque anni per essere vissuti. In questa quinta porzione di storia poi Lynch rinuncia parzialmente al suo astrattismo psichedelico per rimanere più con i piedi per terra, forse per creare una “comfort zone” cucita su misura dello spettatore per permettergli di assorbire e contestualizzare tutte le stranezze che questo Twin Peaks ha offerto e offrirà. Entrano in scena anche due attori molto attesi di questo nuovo cast, ovvero Jim Belushi e Robert Knepper che formano una strana coppia; strana in senso positivo: scorre un’ambigua singergia tra i due e non vediamo l’ora di rivederli all’opera. Generalmente l’episodio sfrutta più la musicalità dello score scelto dagli autori, magistrale e perfettamente congruo a quello che succede su schermo, compresi i comici (tristi) momenti che vedono coinvolto il povero Agente Speciale Dale Cooper in quello che sarà probabilmente un lungo calvario verso la (ri)scoperta di se stesso.