Twin Peaks 3 parte 14, la recensione
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a cura di Antron93
Il puzzle comincia a ricomporsi. Dopo quattordici episodi, David Lynch ritorna, ancora una volta, alle atmosfere del Twin Peaks più classico, continuando, però, a tenere d’occhio e a citare Fuoco Cammina con me.
Narrazione serrata, scene completamente funzionali alla narrazione senza perdersi in dialoghi inutili
Troppo spazio ad alcuni protagonisti mentre si perdono le storie del falso Cooper e di Dougie Jones
7.0
Una puntata più che discreta che porta avanti le storie senza eccedere troppo nei dialoghi barocchi o nelle scene fini a sé stesse, come in alcuni episodi precedenti. Narrazione semplice e lineare che, però, perde di vista altri personaggi come Dougie Jones e lo stesso falso Cooper, o le storie dedicate al nipote di Ben Horne e Becky. Proprio questo, forse, rimane uno dei punti più deboli dell’intero Twin Peaks, il fatto di dover aspettare, a volte, anche due settimane per avere qualche indizio in più. Inoltre, le origini di Bob e la missione Rosa Blu sono state solo accennate ma mai approfondite, probabilmente riservandole per il finale di stagione. Si parla di finale di stagione e non di serie perché, proprio nelle ultime settimane, alcuni rumor suggeriscono che Showtime voglia chiedere a Lynch di continuare con la sua opera anche se, come già affermato spesso dallo stesso regista, questa terza stagione dovrebbe servire solo a chiudere tutte le storie aperte ormai venticinque anni fa e per dare una degna conclusione ad una delle serie più storiche e amate di sempre.
Voto Recensione di Twin Peaks 3 parte 14, la recensione - Recensione
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