True Crime: Streets Of L.A.
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a cura di Yurixxx86-Zico
“La chiamano la città degli angeli…Divertente… in trent’anni non ne ho mai visto uno…”
Questa la frase di apertura con la quale si presenta True Crime: Streets Of LA, il tanto atteso erede di Gta: Vice City; o almeno così si diceva…
Nick! Ridammi il distintivo, sei sospeso! No, come non detto; ci servi…Perchè ho scelto questo titolo per il paragrafato dedicato alla trama? Semplice, perchè l’entrata in scena di Nick Kang, protagonista di TC, avviene proprio al momento del richiamo in servizio dopo esser stato sospeso a causa dei suoi metodi di lavoro non esattamente… come dire… eleganti.Nick è infatti conosciuto come un poliziotto violento, dal grilletto piuttosto facile, col quale non esita a riversare sul gaglioffo di turno interi caricatori di piombo.Le strade di LA non sono più così sicure e pertanto occorre l’aiuto di tutti gli agenti pur di mantenere l’ordine nella metropoli e il figliol prodigo tornò allora a casa.Questa vicenda non può certo però essere al centro di una trama degna di tal nome; Nick si troverà infatti di fronte ad una sequela di furti diretti alle filiali di una grossa multinazionale sulla quale si vocifera si siano posati gli occhi (e gli interessi) della mafia russa.Ma non è solo la mafia ad esser presente nella parte del “cattivo”; avremo a che fare anche con la Triade cinese, capeggiata da Ancient Wu, un noto criminale che sembra comandare la sfera malavitosa di LA, ma sul quale non sono state mai trovate tracce della sua reale esistenza.In un’alleanza quantomai insolita, mafia e Triade daranno vita ad una sequenza di furti, assalti e sparatorie da capogiro, nel più perfetto stile degli action-games che tanto hanno influenzato questo gioco, ovvero Gta e The Getaway.Ma fosse solo la mafia il problema non vi sarebbe eccessiva preoccupazione, fosse solo la Triade e il loro presunto capo il nostro maggior cruccio… Beh, sarebbe una cosa di poco conto.Il vero problema (se tale lo si può definire) è che entrambe le cosche, hanno a che fare con la morte del proprio padre. E allora le cose cambiano! Parecchio anche.Non è più una lotta per salvaguardare la città, o meglio non solo; è una lotta per se stessi, per potersi finalmente vendicare di coloro che hanno rovinato la nostra infanzia, bagnandola del sangue dei nostri cari. Tutto ora, ha un sapore diverso. E per Nick (avanzando nel gioco) comincerà la ricerca della verità.
Ma siamo davvero a Los Angeles!La meticolosa cura con la quale è stata replicata la planimetria della città si nota fin dai primi istanti, interi km quadrati sono stati riprodotti con precisione e dedizione dai programmatori, e, visitando lungo le missioni le aree introdotte nel gioco, si ha una piacevole sensazione di concretezza, come se realmente ci muovessimo all’interno di quelle strade che almeno una volta, probabilmente più di una volta, ci hanno resi spettatori di avvincenti inseguimenti in film e telefilm.Non è però solo la ricostruzione della città che sorprende, ma ancor di più l’alto livello di interattività che essa possiede. Quasi ogni oggetto poligonale presente nel proprio campo visivo può essere danneggiato, distrutto o sformato. Muri, barriere, cornicioni e quant’altro, sono composti da diversi “strati” di spessore e occorreranno diversi tentativi prima di abbattere definitivamente una recinzione rinforzata.Purtroppo però non sono tutte rose e fiori; capita infatti di assistere a bug ed errori che se alla prima “scoperta” fanno sorridere, alla terza o quarta fanno riflettere sulla cura effettivamente riposta nel testare il gioco in fase di programmazione. Capiterà talvolta di schiantarsi a 180km/h contro un muro, e ritrovarsi 2 secondi dopo magicamente dalla parte opposta dello stesso. Oppure capita di abbattere alberi che restano “saldati” alla carrozzeria della vettura per diversi metri prima di staccarsi, o che al contrario una volta colpiti schizzano in aria e rotolano a velocità folle per 30mt, come si trattasse di fusti del peso di 10kg. E’ capitato anche che improvvisamente oggetti urtati accidentalmente con la vettura siano magicamente scomparsi all’interno degli edifici circostanti. E’ curioso osservare come dopo una derapata poco riuscita siano stati “ingoiati” da un condominio, rispettivamente, 2 lampioni, 1 cestino dell’immondizia, 1 albero ed infine 1 pedone. Fortunatamente si tratta di episodi saltuari.Buona invece la riproduzione dei danni alle automobili, realistici e con una massiccia dose di punti deformabili per le vetture.
Giocabilità La vera novità annunciata dai programmatori in sede di presentazione del titolo, era la presenza di sequenze di combattimento non limitate al solo calcio e pugno, ma che fossero vere e proprie concatenazioni di calci volanti, prese, schienamenti, mosse speciali, come si trattasse di un picchiaduro a scorrimento.Tutto ciò, è stato realizzato davvero bene, ed è un’alternativa mai noiosa alle parti in cui si dovrà dar prova della nostra abilità al volante, o dove dovremo far cantare le nostre fide pistole.Al servizio del giocatore, sono stati implementati locali appositi dove potremo evolvere il nostro stile di combattimento apprendendo nuove tecniche, nuove mosse finali, nuovi movimenti o nuove combo (tutto questo nel Dojo, il luogo dove potremo allenarci per improvare la nostra abilità nei combattimenti corpo a corpo); nuove manovre saranno invece disponibili nell’accademia di polizia, la quale ci insegnerà la maniera migliore per essere dei pazzi furiosi (ma tremendamente efficaci) al volante. Dove potremo invece allenare la nostra mira, sino a renderla degna di un cecchino, è il poligono di tiro, all’interno del quale apprenderemo nuove tecniche di sparo e l’ubicazione di parti specifiche del corpo tramite le quali potremo impedire ogni movenza all’avversario (cerchi verdi) o ucciderlo in un sol colpo (cerchio rosso). Un discorso analogo si può fare per le autovetture. Se si spara al cerchio verde durante le missioni in macchina, il veicolo si arresterà (solitamente i cerchi verdi sono nell’area delle gomme), mentre in caso di presenza del cerchio rosso l’auto esploderà (la zona che causa un’esplosione è solitamente intorno al serbatoio o vicino alla marmitta).Il sistema di puntamento non è forse il massimo della praticità e spesso i comandi si riveleranno ostici, principalmente a causa del gran numero di azioni disponibili (che se da una parte è un bene, dall’altra richiederà talvolta dei tentacoli al posto delle dita); a questo è però possibile porvi rimedio tramite la personalizzazione dei comandi, fortunatamente presente, ed in generale grazie ad un bel po’ di pratica.Il gioco presenta interessanti epiloghi multipli, che saranno decisi da azioni precedentemente svolte nel corso delle missioni. La trama può essere modificata anche dall’orientamente “giustiziario” di Nick.E’ infatti presente un indicatore “poliziotto buono/poliziotto cattivo” che influenzerà pesantamente il finale ottenuto. Inutile dire che per ottenere il finale migliore dovrete dar prova di essere sbirri modello, senza causare perdite di civili durante la missione e cercando di non uccidere gli avversari, ma soltanto renderli inoffensivi sparando alle zone illuminate dai cerchi verdi (solitamente braccia e gambe), tutto ciò non è ovviamente obbligatorio, si può anche decidere di seguire una linea di rettitudine molto discutibile, sparando tranquillamente anche a povere vittime pur di catturare i criminali, ma così facendo si andrà incontro ad una rivolta popolare, nonchè alla mobilitazione di squadre speciali quali ad esempio la S.W.A.T. pur di fermarvi nella vostra implacabilità.
TecnicaLa qualità grafica del titolo Activision varia dal lodevole allo scarso.Il livello di dettaglio dei modelli poligonali dei personaggi e dei palazzi non è molto alto, in particolare le texture sono di qualità non propriamente eccelsa. Buona invece la riproduzione di vetture ed interni di edifici, caratterizzati da una qualità maggiore e probabilmente anche da una maggior cura riposta dagli sviluppatori. Discreti gli effetti di luce, che paiono a volte eccessivi (nel caso dei riflessi del sole sulle finestre) o poco curati, cosi come le animazioni che non convincono appieno, risultando a tratti legnose e poco fluide.Buona la regia virtuale della telecamera, che nonostante alcune occasionali incertezze, non rende mai frustrante l’azione.Il reparto sonoro si difende alla grande, presentando una colonna sonora influenzata da ritmi hip-hop che si adattano perfettamente alla città che fa da sfondo alla nostra avventura.Il doppiaggio (in inglese, in italiano vi sono solo i sottotitoli) è di ottima fattura, presentando voci di attori professionisti come Christopher Walken e Gary Oldman, che recitano con enfasi le frasi sillabate dai protagonisti. Il numero di campionamenti presenti è molto vario e curato, rivolto anche a dettagli minori quali la gente per strada.La longevità non è eccellente in quanto a completare il gioco una prima volta non si impiegheranno più di una decina d’ore esagerando. Se vi intestardite a voler sbloccare però tutti i finali (3 in totale) essa aumenta in modo esponenziale, anche se già dopo il primo completamento comincerete ad avvertire un senso di ripetitività che forse pregiudicherà il vostro interesse “alla distanza” per questo prodotto.
– Città riprodotta fedelmente
– Ottima trama
– Finali multipli
– Sessioni di combattimento ben realizzate
– Grafica solo discreta
– Alla lunga un po’ ripetitivo
– Controlli ostici
– Fastidiosi bug e motore fisico non eccelso
7.5
Un bel gioco, non c’è che dire.
Appassionante, avvincente, profondo, ma, perchè come al solito c’è un “ma”, semplicemente non è quella meraviglia che ci si aspettava.
True Crime regala ore di divertimento ed è sicuramente un buon acquisto, pur non essendo il gran gioco che ci era stato promesso.
Resta quindi, purtroppo, un capolavoro mancato, caricato forse di eccessive responsabilità. Peccato davvero.
Voto Recensione di True Crime: Streets Of L.A. - Recensione
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