True Crime: New York City
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a cura di Antonello Buzzi
Senior Staff Writer
Dopo l’incredibile successo ottenuto nel 2001 da Grand Theft Auto 3, uno dei primi giochi che cercarono di emulare e cavalcare l’onda dell’entusiasmo dei giocatori per i titoli di quella categoria fu True Crime: Street Of Los Angeles, sviluppato da Luxoflux per Activision. Il risultato ottenuto era senza dubbio apprezzabile, ma bisognava migliorare un po’ il tutto per gareggiare a testa alta con il gioco Rockstar. Eccoci qui, a 2 anni di distanza, con il seguito “non ufficiale” di tale action game… vediamo se i programmatori sono riusciti a migliorare notevolmente il prodotto originale, in modo da competere degnamente con l’indiscusso masterpiece del genere: GTA.
Da Los Angeles a New YorkAbbandonato il poliziotto dalle origini orientali Nick Kang e la sua Los Angeles, ora dovremo impersonare Marcus Reed, un delinquente di colore che abita a New York, che, in seguito al tentato omicidio di suo padre e l’uccisione di coloro che avevano commissionato l’assassinio, decide di redimersi e dedicarsi alla lotta del crimine organizzato, grazie all’aiuto di Terry Higgins, un detective amico di famiglia, che decide di prendervi sotto la sua ala protettrice negli anni a venire. Dopo qualche anno Marcus è pronto per diventare uno dei componenti del OCD (Organized Crime Division) del dipartimento di polizia di New York. Durante una delle sue “prime prove su strada”, purtroppo Higgins è entrato in un edificio con una valigetta per incontrare qualcuno, lasciando Reed in macchina ad aspettare… qualche secondo dopo il palazzo esplode, e con esso il nostro amico Terry. A questo punto Marcus promette a sé stesso di dare la caccia a coloro che hanno fatto questo, con o senza il consenso dei suoi superiori….
Crimini nella Grande MelaCome potete vedere, la trama che regge tutta la storyline è abbastanza classica, la vendetta di Marcus Reed verso coloro che hanno ucciso il suo migliore amico, nonché mentore. Inizialmente ci verrà proposto un breve sezione di gioco in cui potremo familiarizzare con i comandi, dalle fasi di combattimento corpo a corpo, alle azioni stealth alle più classiche sparatorie, sia con puntamento automatico che manuale, per finire con qualche corsa in macchina. Diciamo in generale che il controllo è più che buono e le azioni effettuabili sono sicuramente varie ed appaganti.Oltre a seguire la trama del gioco, mentre passeggeremo per le strade di New York verremo avvertiti di crimini di vario genere in corso nella nostra area, dalle scazzottate tra gang sulle strade pubbliche alle rapine, al disinnescamento di bombe negli edifici all’inseguimento di ladri di macchine… i compiti sono abbastanza numerosi e divertenti da svolgere. Durante questi (e non solo) è possibile intraprendere un atteggiamento da “agente buono” o “agente cattivo”. Essere un buon agente significa riuscire ad arrestare i criminali senza ucciderli, sparandogli in determinate zone critiche che permettono, ad esempio, di disarmarli, mentre un agente non troppo zelante potrà ucciderli tutti per completare la missione. In base alle vostre azioni avrete quindi una reputazione diversa, segnalata da un apposito indicatore posto in basso a destra dello schermo a forma di distintivo. I “punti carriera” servono, come dice il nome stesso, ad essere “promosso” nel dipartimento ed ottenere in questo modo accesso a nuovi abilità di guida e di sparo. Ogni area della Grande Mela ha un determinato tasso di criminalità, segnalato sulla mappa, e se faremo il nostro lavoro, riusciremo a rendere la città più vivibile. Le missioni casuali sono un ottimo espediente per aumentare la longevità del titolo, infatti la durata della storia principale non è particolarmente elevata, senza contare che segue la tipica procedura: vai dal boss corrente, stermina tutti i suoi scagnozzi, arresta e interroga il capo, vai dal nuovo obiettivo e così via. Diciamo che se volete seguire solamente la storyline ufficiale impiegherete non più di qualche ora per finire il gioco, mentre se vi perderete (come è giusto, in un gioco GTA-Style) a compiere tutte le missioni secondarie giocherete tranquillamente circa una quindicina di ore, una durata più che accettabile.Peccato che il tutto sia pregiudicato da una Intelligenza Artificiale dei nemici non certo ben fatta e che rende il titolo particolarmente facile, vista la scarsa sfida proposta dagli avversari.Va menzionato il fatto che potremo utilizzare più di 70 tipi di armi differenti, dalle armi di mischia, per passare a quella da taglio fino ad arrivare ad una quantità incredibile di pistole e fucili per terminare con i bazooka. Diversi anche i mezzi di locomozione di cui potremo impradronirci più o meno legalmente, e per i viaggi “lunghi” è possibile utilizzare il taxi o la metropolitana (a pagamento ovviamente). Per quanto riguarda il combattimento corpo a corpo è possibile imparare vari stili di lotta, dal “classico” kung fu al kick boxing fino ad arrivare allo street fighting e al tie-boxing. Da ricordare anche la simpatica introduzione di una modalità “interrogatorio”, presente in alcune missioni. In queste situazioni dovremo fare in modo di ottenere informazioni importanti da uno dei criminali che abbiamo catturato. Un indicatore su schermo ci fornirà il grado della nostra cattiveria o benevolenza nei suoi confronti quindi se non parla con le buone, non ci resta che farlo “cantare” con le cattive.
Aspetto tecnicoIl titolo si presenta con un aspetto grafico più che discreto… finchè non lo vediamo in movimento. Infatti New York è stata ben riprodotta, con tutti i suoi vari quartieri e grattacieli dall’altezza impressionante, inoltre, specialmente quando piove, il tutto viene riflesso sull’asfalto con un buon dettaglio. I modelli poligonali dei personaggi principali sono abbastanza buoni e troveremo decine di persone che passeggiano allegramente per le vie dell’immensa metropoli. Fino ad ora sembrerebbe un giudizio positivo, ma perché allora compare un 6 alla voce grafica? Beh, come ho detto prima, il tutto è abbastanza buono finché non è visto in movimento. Infatti il titolo soffre di un frame rate piuttosto incostante, che raramente riesce a garantire 30 fps, soprattutto mentre stiamo girando in macchina in strada, mentre negli interni per fortuna la situazione è sicuramente migliore. Oltre a questo sono presenti diversi bug grafici, dalla prevedibile compenetrazione poligonale alle ombre “tagliate” (soprattutto quella della vettura quando possiamo sotto ai lampioni ad alta velocità), fino ad arrivare a vistosi ed improvvisi cambi di textures in alcuni punti e ad evidenti problemi con la gestione delle collisioni.Probabilmente i programmatori della Luxofux, se avessero avuto a disposizione altro tempo per terminare lo sviluppo del gioco, avrebbero potuto fare un lavoro migliore, visto che il tutto sembra fin troppo “incompleto”.La parte sonora, fortunatamente, ha subito una sorte migliore, con degli effetti sonori nella media, accompagnati da un doppiaggio in inglese (sottotitolato in italiano) di buona fattura, dove star del calibro di Laurence Fushburne, Christopher Walken e Mickey Rourke hanno prestato la loro voce ai personaggi presenti nel gioco. La colonna sonora che accompagnerà le nostre scorribande è composta da pezzi su licenza di artisti celebri e spazia tra vari generi, dal rock, alla techno, all’hip hop e quindi saprà accontentare un po’ tutti.
– Buona soundtrack
– New York ben riprodotta
– Discreta libertà di azione
– Troppi Bugs grafici
– I.A. dei nemici deficitaria
– Troppo facile
7.0
True Crime: New York City è un discreto action game Gta-Style che purtroppo, a causa degli evidenti limiti tecnici, ha saputo centrare appieno l’obiettivo prefissato. Tuttavia la buona trama e i miglioramenti in termini di libertà e controlli rispetto al precedessore sono apprezzabili. Consigliato a tutti gli appassionati del genere, a patto che riescano a sopportare i bug presenti nel gioco.
Voto Recensione di True Crime: New York City - Recensione
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