Per quanto negli ultimi anni il mercato console si sia rivelato molto più flessibile e ricettivo verso generi videoludici in precedenza considerati come adatti alla sola piattaforma PC, vi sono ancora alcune tipologie che proprio sembrano non voler entrare nel cuore dell’utenza console. Uno degli esempi più evidenti è quello dei giochi strategici, i quali nonostante l’intervento di EA, Microsoft e 2K con brand del calibro di Civilization, Command & Conquer e Halo Wars non è mai riuscito ad imporsi come vendite o gradimento da parte degli utenti. Alcuni potrebbero sostenere che tali giochi siano troppo intellettuali per il pubblico mordi e fuggi delle console, altri che effettivamente non si sia ancora trovata un’interfaccia in grado di sopperire alla mancanza di mouse e tastiera, ma l’unico risultato è che prodotti come il suddetto Tropico 3 rischiano di passare in sordina per elementi che esterni al loro valore intrinseco.
Paradiso tropicaleChiunque volesse approfondire gli aspetti più “tecnici” di questo Tropico 3 troverà tutto ciò che cerca nella nostra recensione per pc. I Più pigri sappiano che il titolo Haemimont Games è un gestionale che vi metterà nei panni di un dittatore di uno dei tanti paradisi tropicali dei Caraibi. Arrabattandoci tra la crescita urbanistica politica e sociale dell’isola dovremo cercare di rendere il più felici possibile gli abitanti e nel contempo raggranellare un po’ di soldi extra nel nostro conto privato in Svizzera.La profondità della simulazione offerta è mitigata dal registro di gioco sempre sopra le righe, che non risparmia un cinico ed ironico sguardo sulla situazione politica di quella zona del pianeta.Frasi come: “lo stile di vita della popolazione è calato, poco male, ci sono arrivati più aiuti umanitari” sono all’ordine del giorno e sottolineano con cattiveria il modello economico creato per il gioco, liberamente ispirato a quello che sfortunatamente accade in molte parti del mondo.
Only on Xbox 360Quella che ci apprestiamo a descrivervi è la versione per Xbox 360 del gioco Kalypso. Se da un lato il gameplay è rimasto immutato rispetto a quanto visto su PC, dall’altro per forza di cose si è dovuto trovare il modo per riadattare i controlli e l’interfaccia di gioco all’utilizzo di un joypad. Con gli stick analogici si gestirà il movimento del cursore e la telecamera, mentre con la croce digitale si navigherà nel menù evidenziabile con la pressione del grilletto destro. Per un titolo così complesso è inevitabile che la selezione delle diverse possibilità passi attraverso la navigazione di diversi menù circolari organizzati in maniera radiale. La possibilità di mettere in pausa il gioco in qualsiasi momento rende questa complessità meno punitiva che in titoli del calibro di C&C, ognuno può prendersi tutto il tempo che vuole prima di compiere una determinata azione, ma ciò non toglie che per quanto efficaci i controlli non possano essere definiti flessibili.Oltretutto si sente una certa mancanza di precisione nel sistemare gli oggetti o selezionare le cose, ma con un po’ di pratica sia la navigazione che l’utilizzo del cursore risulteranno molto più agevoli. Un po’ fastidioso rimane invece il netto decremento della velocità di scorrimento dello schermo nel momento in cui si sia già selezionato qualcosa, utile se per posizionare in maniera più precisa l’oggetto, ma tediosa se poi ci si accorge di dover attraversare una grande distanza prima terminare l’operazione, come succede per le strade o nel caso in cui si sia valutata male la luogo di posizionamento.
Il bello dei CaraibiTecnicamente Tropico 3 risulta essere una discreta conversione. Il motore grafico gestisce in maniera piuttosto solida l’intera isola, con alcuni occasionali casi di frame rate nei cambiamenti troppo repentini di visuale. L’aspetto generale risulta comunque gradevole, anche se ovviamente non farà gridare al miracolo a tutti coloro abituati alle finezze grafiche. Per avere una veloce idea di come il gioco appare su Xbox 360 potete dare un’occhiata al breve videogameplay realizzato con la versione italiana in nostro possesso.Il comparto audio è invece immutato e presenta le stesse divertenti sonorità caraibiche ed il buon doppiaggio in italiano.La longevità è garantita dalla tipologia di gioco preso in considerazione, con 15 missioni della campagna principale più la modalità libera, che non pone limiti alla rigiocabilità di ogni scenario. Il limite principale è ovviamente quello dei controlli, che rende l’esperienza globale decisamente meno godibile e fruibile che su Pc.
– Simulazione profonda
– Registro narrativo cinico e divertente
– Lungo ed impegnativo
– Sistema di controllo poco flessibile
– Tecnicamente non eccelso
Come sottolineato, il valore di Tropico 3 in versione Xbox 360 è determinato in parte dalla qualità, piuttosto alta invero, del prodotto Calypso Media, ma molto più pesantemente dalle limitazioni tecniche che il mercato console si porta dietro di se. Sviluppato con competenza, il gioco non riesce a trovare una soluzione per rendere i comandi fruibili comodamente da tutti e per questo rischia di rimanere legato ad una nicchia di utenza limitata, dato che anche per coloro che sarebbero interessati a questo prodotti il consiglio è quello di puntare alla versione per personal computer.