Tropico 2: Il Covo dei Pirati
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a cura di Drako
Qual è la differenza tra un bucaniere e un filibustiere?Nel corso del XVII secolo alcuni coloni di varie origini europee occuparono l’isola di Tortuga, non lontana da Santo Domingo. Il territorio, con la forma simile a quella di una tartaruga, divenne il più famoso covo di pirati della storia. Per l’usanza di cuocere la carne sopra il boucan, come venivano chiamate le griglie nella lingua indigena “tupi”, presero il nome di bucanieri. Erano esseri feroci e audaci, tiratori abilissimi e non curanti della morte: uomini come Monsieur Grammont, Francesco Nau detto l’Olonese, Rock il Brasiliano o il “re dei bucanieri” Henry Morgan. Alcuni di essi, soprattutto quelli di origine inglese, venivano chiamati freebooters, dal termine olandese vrijbuiter (vrij = libero, buiter = bottino), che in italiano si trasformò in filibustieri. Il mar dei Caraibi divenne il luogo delle loro azioni, spazio della realtà e della leggenda, simbolo della distorsione estrema del colonialismo; ma divenne anche la scenografia di mille storie raccontate, d’eccitanti libri d’avventura, di romanzi letti accanto al fuoco in una tranquilla serata europea.
Come si diventa “Re dei Pirati”?Tropico 2: Il Covo dei Pirati ci farà impersonare uno dei tanti miti, che ha fatto e fa sognare tuttora i bambini, sto parlando dei più agguerriti, impavidi e crudeli fuorilegge che abbiano solcato i sette mari del XVII secolo, chiamatelo pirata, bucaniere, corsaro o come volete … i nomi sono tanti e differenti, ma il significato rimane alla fine sempre lo stesso.Purtroppo il gioco non ci metterà al comando di un Galeone o di uno Sloop, ma ci obbligherà a gestire un’intera isola, per intenderci il padrone di “Tortuga” e della sua flotta corsara, con tutti i sui pregi ed i suoi difetti.Per iniziare a giocare dobbiamo, per prima cosa, rispolverare la nostra tenuta da pirata e scegliere uno dei tanti brutti ceffi, scelti tra i più leggendari, come Barbanera, Morgan, l’Olonese … e persino Capitan Uncino.Ma se proprio non troviamo qualcuno di nostro gradimento, abbiamo la possibilità di crearne uno nuovo o di modificare uno già esistente, intervenendo sulle sue caratteristiche principali. Possiamo renderlo più autorevole, egoista, sanguinario e così via, ma come nella realtà ad ogni attributo personale corrisponde un pregio ed il relativo difetto, quindi attenzione nella scelta.Una volta approdati sulla nostra isola segreta, dovremmo preoccuparci sia ad ingrandirla, sia a gestirla, tenendo sotto controllo il fabbisogno dei nostri uomini e donne, scegliendo cosa costruire prima e se attaccare le navi o le colonie di una delle potenze Europee che si trovano nei carabi … il lavoro è duro, ma qualcuno lo deve pur fare!A differenza del suo predecessore, “Tropico” dove bisognava solo rendere felici gli abitanti dell’isola per mantenere salda la nostra popolarità, in “Tropico 2” dovremmo fare i conti con altre componenti di gioco.Prima di tutto dovremmo render felici i pirati, unica nostra fonte di guadagno, procurandogli donne, rum, banchetti e gioco d’azzardo, ma stando sempre bene attenti che non si rovinano del tutto scialacquando a destra ed a manca il poco denaro accumulato.In secondo luogo dovremmo gestire i veri lavoratori del nostro covo segreto, che presi con forza dalle varie colonie adiacenti alla nostra isola, o catturati durante un arrembaggio, sono l’unica forza lavoro di cui possiamo disporre.La gestione dei prigionieri risulterà alla fine più difficile del previsto, dopotutto uno schiavo non è mai contento di esser tale e la rassegnazione è sempre difficile da accettare; comunque, il gioco ci mette a disposizione anche la possibilità di promuovere sul campo un villico, senza alcuna spesa da parte nostra, rendendolo un pirata novizio a tutti gli effetti … usate però questa possibilità con parsimonia o sull’isola ci saranno troppi pirati e pochi lavoratori.Non solo dobbiamo, come appena detto, rendere felici i nostri pirati e tenere sotto controllo gli schiavi, ma dobbiamo fare i conti anche con le altre tre Nazioni che popolano i carabi: Spagna, Francia ed Inghilterra.Bisogna ricordare anche, che ogni nostra decisione influenzerà il corso della storia, infatti, ogni volta che deprediamo un galeone, o mandiamo una nostra nave in perlustrazione, aumentiamo il rischio che il nostro covo segreto venga scoperto e poi attaccato, dopotutto non possiamo di certo pensare che gli altri stiano con le mani in mano senza far niente.
Grafica e SonoroTropico 2 è completamente realizzato in 3D, le strutture, i personaggi, la mappa e tutto il resto sono ben disegnati ed a tema, possiamo ruotare la visuale della nostra isola con scatti di 90° e tramite la rotellina del mouse, effettuare zoomate senza sbavature, con la possibilità di inquadrare e tenere sotto controllo qualsiasi cosa come strutture, navi e perfino gli abitanti. Le animazioni sono ben realizzate e piacevoli da vedere, a volte potranno sembrare un po’ ripetitive, ma dopotutto non possiamo certo sperare che un boscaiolo taglierà un albero in 100 modi differenti o che un trasportatore affitti un camioncino per spostare le merci dalla birreria ad una bettola.Ma il vero punto di forza del gioco lo riscontriamo, oltre che nella giocabilità, anche nella colonna e negli effetti sonori. Le musiche che ci accompagnano durante la creazione della nostra isola ideale sono tutte a tema caraibico, e ci permettono di immergerci nella totalità del gioco, senza essere troppo ripetitive o soporifere.
GiocabilitàL’interfaccia di gioco è semplice da utilizzare, anche se in prima battuta può sembrare complessa, alla fine (dopo alcune ore di gioco) risulta completa, e ci permetterà di tenere sotto controllo tutto ciò che un buon re dei pirati ha bisogno.Anche se Tropico 2 ci permetterà, tramite tasti premappati, di usare scorciatoie per accedere direttamente alle statistiche di gioco, evitando cosi i diversi clic del mouse, ci renderemo conto che questa possibilità alla fine servirà a ben poco Come ho appena detto, l’interfaccia è completa e l’uso della tastiera sarà del tutto inutile.Come in Tropico anche “Il Re dei Pirati” ha mantenuto le tantissime statiche sui nostri abitanti, per chi ha giocato al primo titolo non troverà di certo strano tenere sotto controllo il bisogno primario del singolo pirata o dello schiavo. Per chi ha perso il primo titolo dico di non preoccuparsi, basta capire il funzionamento e come sfruttarlo al meglio.Quando clicchiamo su un qualsiasi personaggio possiamo scoprire quanti anni ha, qual è la sua nazionalità d’origine, in cosa è esperto (carpenteria, compagnia, trasporti … per gli schiavi; navigazione, spadaccino, precisione … per i pirati) ed altre informazioni personali.Le informazioni più importanti, quelle relative alle condizioni di vita e sul morale, ci saranno fornite da altre due schede: la prima riassumerà quale delle esigenze primarie il tizio è carente (religione, ordine, paura … per gli schiavi; grog, donne, anarchia … per i pirati), la seconda, invece, ci permetterà di leggere direttamente il suo pensiero in modo tale da poter intervenire tempestivamente prima che le cose si mettano al peggio.Per ultimo, fate molta attenzione a non trascurare le priorità d’assunzione nei vostri edifici (scusate per la battuta … uno schiavo è privo di salario, eheheheh). Purtroppo non possiamo obbligare qualcuno a lavorare in un determinato posto, possiamo solo aumentare la priorità di ricerca del personale per quel fabbricato e obbligare qualcuno a lasciare il suo attuale incarico, nella speranza che vada a ricoprire il posto vagante, ma se contemporaneamente esistono più di un posto vagante il malcapitato sceglierà, a parità di priorità quello che più lo soddisfa.Non vorrei sempre fare quello che cerca il pelo nell’uovo, ma debbo dire che le due pecche riscontrate in fase di preview sono rimaste.Ricordo, per chi non ha letto la nostra preview oltre che ha fatto male :), che il vertice del puntatore del mouse non è ben fasato con le possibili azioni da eseguire. Per fortuna il teschio posto al centro del puntatore ci avviserà, grazie all’illuminazione dei suoi occhi, quando potremmo compiere l’azione, come selezionare un individuo o navigare sulle statistiche di gioco e cosi via.La seconda pecca sta nella rimozione delle strade, purtroppo siamo impossibilitati a rimuoverele tutte, possiamo farlo solo con quelle ancora aperte, quindi attenzione all’urbanistica!
LongevitàLa longevità del gioco si attesta su livelli medi, infatti, avremmo la possibilità di cimentarci in una campagna, composta di 16 episodi (collegati da una sottile trama), che ci farà rivivere 60 anni di sana pirateria. Purtroppo il titolo è sprovvisto di multiplayer, ma ci dà la possibilità di giocare a partite in singleplayer. E’ vero non possiamo confrontarci con altri giocatori umani, ma le caratteristiche di personalizzazione delle missioni sono veramente tante e, come suggerisce il manuale di gioco, ogni missione sarà diversa dalle altre … perché unica.
– Atmosfera Coinvolgente
– Grafica e Musiche accattivanti
– Diminuzione della vita sociale
8.3
Il gioco è divertente, e al tempo stesso impegnativo, per chi ha perso il primo titolo impiegherà sicuramente molto tempo ad usare correttamente i suggerimenti e le moltissime opzioni di gioco.
A conti fatti, le similitudini con il suo predecessore sono molte, ma Tropico 2 ha una storia sicuramente più accattivante, e nuovi fattori di controllo delle risorse umane, che lo rendono al tempo stesso più difficile e più coinvolgente.
Consiglio il gioco a tutti, sia agli esperti dei gestionali, sia a chi per la prima volta si sta affacciando a questo mondo fatto di statistiche, di piani di costruzione, indici di gradimento e non solo.
L’acquisto è consigliato anche a chi, nel primo Tropico, si è divertito ad impersonare il dittatore dell’isola Caraibica, “Il Covo dei Pirati” non lo deluderà!
Mi raccomando vento in poppa e ricordatevi di issare il Jolly Roger!
Voto Recensione di Tropico 2: Il Covo dei Pirati - Recensione
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