Trivial Pursuit
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a cura di Fabfab
Trivial Pursuit è, semplicemente, uno dei giochi da tavolo più famosi e diffusi, grazie principalmente al divertimento che è in grado di generare affrontandolo con un gruppo di amici: ora, per i più pigri e teledipendenti tra voi, Atari ne ha realizzato la versione virtuale…
Le sei laureeIl gioco, in se, è molto semplice: si gioca su un tabellone di forma circolare, suddiviso in molte caselle posizionate sulla circonferenza e sui tre raggi che lo attraversano centralmente. Ogni casella è di un colore diverso, ad ogni colore corrisponde una domanda dell’argomento correlato al colore (Popoli & Paesi, Arti & Intrattenimento, Storia, Scienza & Natura, Sport & Divertimenti, Di tutto un po’): sul tabellone ci si muove mediante apposito segnalino, i cui spostamenti sono determinati dal lancio di un dado. Rispondere correttamente alle varie domande consente di tirare di nuovo il dado, altrimenti il turno passa agli avversari. Lo scopo del gioco è capitare nelle sei caselle speciali, rispondendo alla cui domanda si consegue la “Laurea” nella relativa materia: una volta conseguite tutte le lauree, occorre tornare alla casella centrale e rispondere ad un’ultima domanda per concludere il gioco e diventare campioni. Le domande possono essere di due tipi: a Scelta Multipla (in tal caso il giocatore dovrà scegliere la risposta giusta tra le 4 proposte) o ad Annuncio (più fedele al gioco originale: in tal caso, infatti, il giocatore dovrà rispondere direttamente alla domanda, e solo dopo il gioco svelerà la risposta corretta per verificare se coincide con quella data).Quella appena descritta è la modalità Classica fedelmente riprodotta nel gioco, nel quale è possibile sfidare fino a sei amici contemporaneamente (ognuno col proprio controller oppure con un unico controller da far girare), ma anche giocare da soli. In alternativa a questa sono state comunque pensate due inedite varianti.La prima è la modalità cosiddetta Avanzata, nella quale le partite si svolgono all’incirca come nella Classica, ma con alcune, importanti novità: innanzitutto sono state introdotte le scommesse, che permettono ai videogiocatori di (appunto) scommettere sull’esito delle domande degli avversari (sbaglierà la risposta o l’azzeccherà?). Le scommesse vinte fanno guadagnare punti bonus da spendersi per attivare poteri speciali sulle come quello che permette di cambiare una domanda sgradita, o di rubare una laurea all’avversario, o di teletrasportarsi in un’altra casella e così via…L’altra modalità è la Lampo, pensata per chi voglia farsi una partitina ma non abbia molto tempo: in tal caso il classico tabellone di gioco viene sostituito da una sorta di ascensore: i giocatori partono tutti dal primo piano e lo scopo è quello di arrivare all’ultimo prima degli altri. Su ogni piano ci sono delle domande tra cui scegliere, se si risponde correttamente si sale a quello successivo, altrimenti si rimane fermi: in questo caso, per ovvie ragioni, il gioco si svolge a turni, dopo ogni domanda l’iniziativa passa ad un altro giocatore, indipendentemente dall’esito della risposta.Il gioco prevede, infine, anche la possibilità di giocare on-line, giusto nel caso non abbiate amici a portata di mano.
Badare al sodo, senza fronzoliTecnicamente parlando, il comparto grafico del gioco è davvero mediocre: la partita si svolge su una spoglia riproduzione del tabellone del gioco da tavolo (o, nel caso della modalità Lampo, in uno squallidissimo elevatore), senza effetti speciali e con un grado di definizione da PSOne. Le pedine si teletrasportano da una casella all’altra, la telecamera ruota e zooma ma senza coinvolgere ed alcune (veramente poche) domande sono introdotte da un brevissimo e mal compresso filmato esplicativo (la domanda riguarda Einstein? Vedrete un filmatino pixelloso ed in bianco e nero col professore che parla, senza audio), per vedere il quale occorre pure attendere qualche secondo di caricamento. Il titolo è stato, fortunatamente, interamente tradotto e doppiato in italiano, anche se si avverte l’origine americana viste le molte domande concernenti gli Usa e la sua cultura: non mancano comunque quesiti di stampo prettamente nostrano. I doppiatori italiani hanno svolto un discreto lavoro e pur apparendo fin troppo atoni, se non altro leggono le domande in maniera chiara e precisa ed introducono ogni partita ricordandoci brevemente le regole del gioco: certo, è un peccato che non abbiano seguito l’esempio americano di fare leggere la varie domande a famosi personaggi del cinema e della televisione a stelle e strisce (ad esempio Whoopi Goldberg legge le domande dedicate ad Arti & Intrattenimento). Assolutamente anonime, ma per fortuna non irritanti le musichette d’accompagnamento, che possono venire opportunamente disabilitate. Se non altro il tutto viene venduto a prezzo budget (34€)…
– Convincente riproduzione dell’originale da tavolo
– Interamente localizzato in italiano
– Prezzo di vendita ridotto
– Graficamente mediocre
– Per sua natura rende di più attorno ad un tavolo
– Pochi filmati di accompagnamento
6.0
Che dire di questo Trivial Pursuit Unlimited? Se trovate delle valide ragioni per giocare su PS2 un prodotto espressamente creato per divertire gruppi di amici riuniti attorno ad un tavolo, il titolo Atari non vi deluderà. A parziale giustificazione della mediocrità del comparto tecnico possiamo dire che non è certo questo che l’acquirente cerca in un prodotto simile (ma questo non toglie che una grafica migliore avrebbe reso più divertente l’esperienza di gioco). Nel gioco troverete la modalità classica e due varianti, una che rende le partite più complesse e varie e l’altra per brevi sessioni di gioco, qualora non si disponga di tempo sufficiente ad una partita regolare, quindi da questo punto di vista possiamo dire che la varietà offerta è discreta: esiste anche la possibilità di affrontare il tutto da soli, ma, detto onestamente, non è che la cosa abbia molto senso e se non si dispone di un gruppo di amici con cui sfidarsi a mettere in gioco le nostre conoscenze…
Voto Recensione di Trivial Pursuit - Recensione
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