Il Verdetto di SpazioGames
Uno dei più evidenti segnali della poca maturità del mercato videoludico è la scarsa diversificazione delle diverse produzioni che, a differenza di quanto accade per la musica o per il cinema, affrontano perlopiù un pubblico sempre pronto a lasciare sullo scaffale tutto ciò che non viene percepito come blockbuster o accompagnato da faraoniche campagne pubblicitarie. Produzioni minori o di nicchia rischiano quindi di trovare un pubblico poco incline ad accoglierle, nonostante il valore che talvolta racchiudono, ossia quello di giochi pensati specificamente per una determinata nicchia, sviluppati con competenza e cura, capaci di rapire e stregare gli amanti del genere e, nonostante questo, liberi dalla pretesa di ambire a valutazioni stellari. Trinity Souls of Zill O’ll è, per parafrasare la nostra scala dei voti, esattamente questo, ovvero un gioco discreto sotto tutti i punti di vista, con una buona espressione del potenziale a disposizione e qualche picco di qualità. L’acquisto è consigliato senza particolari riserve, seppur sia necessario chiudere un occhio su alcune mancanze non sempre di poco conto, andiamo a vedere perché.
MezzelfoBalor, l’imperatore di Dyneskal, è ossessionato da una profezia: il nascituro nipote porrà fine alla sua vita e metterà in ginocchio l’impero. Il regnante non è persona da fermarsi di fronte a questi impedimenti, e senza indugi ordina di uccidere sua figlia, rea di aspettare il bambino che metterà a repentaglio tutto il reame. Nonostante la follia e la crudeltà del suo volere, il piano non ha successo, scatenando oltretutto la furia del principe Lugh, il quale, disgustato dalle azioni del genitore, prende il comando di un esercito e dà il via ad una ribellione. Dopo anni di cruente battaglie gli equilibri vengono improvvisamente infranti: il principe, per favorire la fuga della sua famiglia, cade in battaglia proprio di fronte ai suoi figli. Areus è il nome del più giovane dei due, un mezzelfo cresciuto a Liberdam tra i gladiatori dell’arena, dove sta imparando a combattere, ossessionato dal desiderio di vendicare il padre. Da questo punto comincia Trinity Souls of Zill O’ll, l’ultima fatica Tecmo-Koei. Durante il viaggio incontrerete Selene e Dagda, due personaggi molto diversi tra di loro, ma accumunati da un misterioso passato, che scoprirete lentamente lungo i sei capitoli nei quali si dipaneranno le vicende. Assieme a loro formerete la Trinità del titolo, elemento che caratterizzerà profondamente il gameplay.
Action/RPGIl titolo Omega Force è un’interessante fusione tra un gioco di ruolo ed un hack’n’slash: i due momenti saranno chiaramente alternati, eppure in grado di dare profondità ad un titolo che purtroppo ha nella monotonia delle ambientazioni e dei nemici uno dei punti più deboli. Durante le fasi di risoluzione delle missioni o dei combattimenti nell’Arena vi troverete di fronte ad un titolo apparentemente classico, che lentamente mostrerà le proprie carte. Inizialmente avrete a disposizione una semplice spada e poche magie da assegnare ai pulsanti frontali del pad, e da potenziare acquisendo Skill Point che si otterranno uccidendo con stile gli avversari. Questi saranno infatti evidenziati da una sorta di cerchio, che indicherà il momento nel quale saranno vulnerabili ad un determinato attacco. Eseguendo nella maniera corretta quest’ultimo, otterrete un maggiore danno e contemporaneamente maggiori SP. Durante i combattimenti si riempirà oltretutto una piccola barra gialla che, una volta colmata, vi permetterà di eseguire un potente attacco ad area. Nuove abilità, sia passive sia attive, saranno sempre a vostra disposizione nei negozi delle diverse città, ma il loro prezzo non sempre consentirà di acquistarle immediatamente, rendendo in questo modo progressiva la crescita del vostro gruppo. Quando sarete accompagnati da Selene e Dagda, oltre ad avere la possibilità di controllarli direttamente e sfruttare così le loro abilità specifiche (Dagda è un gigante lento, ma potentissimo, Selene è invece una fanciulla particolarmente abile nella lotta aerea), tali attacchi speciali saranno notevolmente potenziati, attivando inoltre una speciale finisher grazie alla quale avere la meglio dei nemici più coriacei. La complessità e la varietà del sistema di combattimento non sarà dunque data dalle combo da inanellare o dalle complesse serie di tasti da premere, bensì dall’abilità del giocatore nel saltare da un protagonista all’altro, cercando di sfruttare al meglio le specificità di ognuno. Queste abilità saranno utili anche per aprire nuove aree dei livelli già visitati, rendendo ogni passaggio all’interno di una locazione leggermente diverso dal precedente. L’esplorazione avverrà attraverso una mappa globale di Vyashion, all’interno della quale potreto scegliere solo i luoghi apparsi durante l’avventura. Un’icona indicherà dove portare a termine la missione assegnata dalla gilda degli avventurieri, ma sarete sempre liberi di scegliere dove andare, anche solo per accumulare un po’ di esperienza aggiuntiva. L’esplorazione delle varie città avverrà attraverso schermate fisse, tramite le quali potrete visitare la taverna (il luogo dove carpire informazioni riguardo l’evoluzione della storia), i negozi dove trovare nuovo equipaggiamento e abilità, o la gilda degli avventurieri, il luogo dove ricevere nuove missioni. Queste difficilmente varieranno molto da “vai in un posto, ammazza tutti i mostri che incontri e fai la pelle al boss finale”, ma sproneranno il giocatore a visitare più volte gli stessi scenari per accumulare più soldi ed esperienza. Come ultima opzione vi sarà l’Arena, ovvero uno scenario dove affronterete dei combattimenti con stipulazioni particolari, come ad esempio sconfiggere una determinata combinazione di goblin o un ogre in un determinato lasso di tempo. Combattere permetterà in questi casi di ottenere oggetti speciali oltre che di accrescere la propria fama e sbloccare qualche obiettivo. Alternando le attività di caccia con i dialoghi in città e i combattimenti dell’Arena vi avvicinerete lentamente verso lo scontro finale con Balor, scoprendo il passato dei protagonisti ed incontrando nuovi amici e potenti avversari lungo i sei livelli di gioco, capaci di tenervi incollati allo schermo per circa 20 ore di gioco.
Start the PartyIn qualsiasi momento, a dispetto della struttura volutamente action, potrete mettere il gioco in pausa e gestire con oculatezza il vostro gruppo. A fianco delle opzioni per scegliere le abilità da assegnare ai vostri eroi, potrete spendere gli Skill Point che vi permetteranno di far evolvere le singole mosse fino al terzo livello. Ovviamente potrete gestire l’inventario, scegliendo di volta in volta l’arma migliore da equipaggiare, oltre che anelli, collane ed armatura, ognuno collegato ad una specifica statistica.Da questo menù potrete consultare anche un completo database contenente tutte le informazioni di gioco, come il bestiario, i dialoghi ed i personaggi incontrati, oltre che consultare lo stato di tutte le quest attivate.
Bello? Si, però…Tecnicamente Trinity Souls of Zill O’ll alterna alti e bassi. A fianco di personaggi un po’ stereotipati, eppure ben tratteggiati e molto puliti, troviamo ambienti piuttosto spogli e poveri poligonalmente, che sembrano un lascito della precedente generazione di console. Meglio i modelli avversari, che però peccano nella varietà estetica e nella quantità delle animazioni. Non particolarmente condivisibile la scelta di design che ha coinvolto la telecamera, poco agile nel seguire le vostre gesta e piuttosto scomoda quando ancorata ad un singolo avversario, dato che spesso non permetterà di capire la conformazione dell’arena di battaglia. Stesso discorso per le ambientazioni, piuttosto ispirate dal punto di vista del design, ma troppo lineari e spoglie per impressionare. Alcuni tocchi di classe, come le magie elementali che interagiscono con l’ambiente (il ghiaccio congela l’acqua ed i nemici al suo interno, il fuoco brucia le sterpaglie) o gli elementi distruttibili rendono comunque l’esperienza sempre piuttosto varia e piacevole. Poco comprensibile la scelta fatta per i filmati, si alterneranno infatti delle buone scene animate a dialoghi invece proposti solo testualmente. Dal punto di vista sonoro troviamo alcuni brani davvero apprezzabili che accompagneranno le vostre vicende e qualche buon effetto sonoro, ma nulla di trascendentale. Buono invece il doppiaggio, in lingua inglese, delle scene animate.Dal punto di vista della longevità segnaliamo una campagna principale piuttosto lunga che una volta terminata lascerà ben poco da fare, a causa di una storia narrata in maniera non lineare, ma immutabile, e la mancanza di qualsivoglia opzione multigiocatore che avrebbe reso davvero speciale il sistema di combattimento.
– Sistema di combattimento profondo
– Comparto GDR riuscito
– Se vi piace il genere lo amerete
– Monotono
– Tecnicamente povero
– Problemi di telecamera
– Se non vi piace il genere vi annoierete
7.0
Trinity Souls of Zill O’ll è un prodotto dedicato a coloro che sono alla ricerca di un’avventura forse non particolarmente originale, ma sviluppata con competenza. Il buon sistema di combattimento e la discreta fase di gestione e crescita del party sapranno regalare diverse ore di divertimento agli amanti del genere, mentre la povertà tecnica, i problemi della telecamera, il lento ritmo dell’avventura e la monotonia delle missioni e degli avversari potrebbero tenere lontane tutte le altre tipologie di videogiocatori. Consigliato quindi, ma non a tutti.