Recensione

Trauma

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a cura di Francesco Ursino

Il Verdetto di SpazioGames

7

C’è stato un tempo, nella storia dei videogiochi, in cui le avventure grafiche venivano realizzate in Full Motion Video; questa particolare tecnica consisteva nello sviluppare titoli registrando filmati con attori in carne e ossa, trasponendo successivamente su PC le sequenze girate; il risultato era una qualità di recitazione notevole, a tutto vantaggio della narrazione.Tutto ciò avveniva nella prima metà degli anni ’90: tra i migliori esempi, si annoverano i titoli di sviluppatori come Sierra e LucasArts.Nel corso del tempo questa particolare tecnica, tranne rare eccezioni, è andata perdendosi, a vantaggio dei motori grafici tridimensionali odierni; grazie a piccole produzioni indie, però, qualche titolo si rivela in qualche modo l’erede di quei prodotti per certi versi divenuti storici: è questo il caso di Trauma, prodotto sviluppato del game designer polacco Krystian Majewski, dove filmati con attori reali e animazioni in flash si mischiano a elementi in 3D e foto panoramiche, per un prodotto del tutto peculiare

Un attimo e cambia tuttoTre amici passeggiano tranquilli dopo una serata passata insieme; i tre si fermano e una ragazza della piccola comitiva sale sulla sua auto: mette in moto e subito dopo le immagini si fanno sfuocate, le luci della notte si confondono con i fari dell’utilitaria fino a che è impossibile distinguere le une dalle altre. Dopo l’incidente, la ragazza si risveglia in un letto d’ospedale, ha la testa fasciata e la mente piena di sogni intricati e all’apparenza incomprensibili.In tutto ciò il giocatore, mouse alla mano, dovrà esplorare i sogni della ragazza, in quattro viaggi dall’atmosfera sospesa nel tempo, alla ricerca di quegli elementi capaci di risollevarla dallo stato confusionale in cui versa. Con l’aiuto di uno psicoterapeuta, la protagonista esplorerà i meandri della propria mente, alla ricerca di ricordi d’infanzia sopiti, approfondendo il proprio rapporto con i genitori, con la propria professione e, per ultimo, con la propria stessa esistenza.Trauma è un titolo che racconta di tutto ciò in modo assai ermetico e criptico, andando a toccare temi assai complicati da affrontare non solo nei videogiochi, ma anche nella vita di tutti i giorni: quale strada scegliere, la paura di crescere, il rapporto con se stessa ed i propri genitori. Nel suo piccolo, quindi, il gioco propone obiettivi ambiziosi: il risultato, come vedremo meglio nel commento finale, è riuscito solo in parte, a causa di alcune imperfezioni delle dinamiche di gioco; si tratta, in ogni caso, di una ventata di novità che sicuramente fa bene alla scena PC.  ”This is the dream where I am chasing a ghost”Descrivere il gameplay di un titolo come Trauma è al tempo stesso semplice e complicato: in effetti il gioco può essere classificabile, in un’accezione ampia del termine, come un punta e clicca. Il giocatore infatti si troverà a esplorare delle schermate statiche, alla ricerca di piccole fotografie sparse nei luoghi più disparati (pali della luce, rami di alberi, strade, muri): per ogni livello, dunque, sono presenti nove istantanee; di queste, alcune illustrano brevemente i comandi di gioco, dato che verrà spiegato che per spostarsi tra le varie schermate sarà possibile disegnare col mouse alcune figure: descrivendo una linea retta, per esempio, sarà possibile tornare indietro alla schermata precedente. Altre foto, invece, raccontano piccoli ma significativi particolari della vita della protagonista.Ogni sogno/livello propone di esplorare un differente aspetto della psicologia del personaggio principale, ed ha come obiettivo, ad esempio, quello di catturare un fantasma (una volta raggiunto, si scoprirà la vera natura di questa entità), o di liberare il proprio orsacchiotto d’infanzia dal peso di un grosso masso. Tutti gli obiettivi hanno significati simbolici descritti in modo più o meno velato nel corso della narrazione, e sono presenti in quantità multipla: nello specifico, ogni sogno presenta un finale , il quale consente di continuare nella narrazione; accanto a questo, però, saranno presenti altre tre conclusioni secondarie, buone per approfondire la psicologia della protagonista. A seconda delle azioni del giocatore, infine, il finale di gioco proporrà un differente epilogo della vicenda.I vari obiettivi proposti, come già accennato, sono raggiungibili descrivendo particolari figure col mouse: per scoprire quali azioni compiere, sarà necessario esplorare l’ambiente circostante, cogliendo al volo le considerazioni della protagonista. Putroppo, le indicazioni si rivelano tutto sommato molto semplici da seguire, per una difficoltà complessiva assai livellata verso il basso. Dal punto di vista puramente tecnico, dunque, uno dei problemi del gioco è dovuto alla brevità della vicenda narrata, collegata ad una scarsa difficoltà; i quattro sogni, giocabili senza un ordine definito, sono affrontabili in poco più di un paio d’ore: in questo lasso di tempo, infatti, sarà possibile raccogliere le foto richieste e scoprire tutti finali. La scarsa sfida proposta, in ultima analisi, potrebbe spingere i giocatori meno appassionati a rinunciare alle diverse varianti proposte.

Foto sgranateIl lato grafico di Trauma presenta un certo interesse: la grafica proposta, infatti, è un sapiente mix di elementi bidimensionali, rappresentati dalle fotografie, ed elementi 3D animati. Le varie animazioni riprodotte sono piacevoli e, seppur minimaliste, appaiono adatte al contesto. E’ quasi superfluo accennare al fatto che il gioco giri in modo veloce e leggero su una larga fetta di configurazioni hardware, più interessante dire invece che Trauma, essendo sviluppato in flash, può essere gustato su PC, Mac e Linux. Il comparto sonoro, interamente in inglese, merita anch’esso una menzione: la voce narrante della protagonista, infatti, riesce a ricreare in modo credibile lo stato confusionario in cui la stessa versa, proponendo un tono di voce basso ed intimistico.Per ultimo, è giusto accennare al prezzo di Trauma: commercializzato su Steam a partire da 4,99 €, il gioco è comunque fruibile in modo gratuito sul sito ufficiale, disponibile a questo link.

HARDWARE

Requisiti consigliati:Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7Processore:2.0 GHz Dual CoreMemoria RAM: 2 GBSpazio su hard disk: 200 MB

Nota: il gioco è realizzato interamente in flash, per cui è plausibile affermare che anche pc con requisiti inferiori a quelli indiciati possano far girare il titolo in modo sufficiente

– Ottima atmosfera

– Tematiche serie e interessanti

– Originale

– Corto

– Non particolarmente difficile

7.0

In estrema sintesi, Trauma può essere definito come un prodotto interessante: gli appassionati di giochi fuori dagli schemi, infatti, dovrebbero sicuramente dargli un’occhiata. Il titolo in questione affronta temi alquanto seri, e li traspone in ambito videoludico in modo originale, proponendo un’atmosfera trasognata, ermetica, criptica.

Il gioco non è adatto a tutti: chi cerca adrenalina e scene d’azione farebbe meglio a non perdere tempo col titolo sviluppato da Krystian Majewski, a causa anche di un livello di difficoltà livellato verso il basso e di una durata tutt’altro che elevata. Per tutti gli altri si tratterà invece di un’esperienza breve, quindi, ma di sicuro valore sperimentale.

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