Train Valley
Advertisement
a cura di Francesco Ursino
Riuscire a costruire la propria rete di trasporti virtuale dà molta soddisfazione: piazzare i binari, acquistare le motrici, vedere i piccoli trenini che seguono pixel per pixel il percorso da noi tracciato fino ad arrivare sicuri a destinazione, è una sensazione che gli appassionati di titoli del genere conoscono molto bene. Il gioco che stiamo per analizzare, Train Valley, cerca di ridurre all’essenza questa esperienza, proponendo una variazione sul tema dei gestionali di reti di trasporto. Vediamo di capire di che si tratta.
La fragile economia delle compagnie di trasportoIl traguardo principale di tutti gli scenari di Train Valley è sostanzialmente uno solo: non finire in bancarotta. Ogni stage, infatti, percorre alcuni anni di un determinato periodo storico, e in questo lasso di tempo il giocatore deve far sì che la propria compagnia prosperi e si espanda. Per fare ciò, molto semplicemente, si dovranno collegare correttamente le stazioni, fare in modo che i treni non si scontrino o vadano a finire in stazioni sbagliate, e limitare il più possibile i ritardi. Ogni treno che arriva nella stazione corretta, infatti, garantisce una entrata di denaro, che può essere reinvestita per costruire nuovi binari, e per pagare le tasse annuali. Se il rapporto tra entrate e uscite diventa negativo anche solo momentaneamente il gioco si interrompe, il livello termina, e si dovrà ricominciare tutto dall’inizio.Oltre all’obiettivo principale appena descritto, ogni livello proporrà traguardi secondari che varieranno a seconda dell’ambientazione. Il titolo, così, ci chiederà di volta in volta di guadagnare una certa cifra, oppure di non far arrivare neanche un treno nella stazione sbagliata, o ancora di non distruggere troppi elementi dello scenario.Il fulcro dell’azione di Train Valley, difatti, è proprio la posa dei binari che devono collegare le varie stazioni. Di norma, i livelli iniziano con solo due fermate da servire; dopo i primi guadagni inizieranno a spuntare nuove stazioni, il che obbligherà a tracciare rotte sempre più tortuose e precise. Per fare ciò, i giocatori dovranno semplicemente tracciare col mouse il percorso dei binari, ma l’insidia peggiore non risiede tanto nel percorso in sé. La sfida più grande del gioco, che difatti ci spinge a dire che Train Valley è sostanzialmente un rompicapo, è la gestione degli scambi. Ogni treno, infatti, dovrà essere indirizzato manualmente verso la sua stazione di arrivo, andando ad agire col mouse su ogni scambio interessato. Se il discorso si rivela semplice nel momento in cui su schermo sono presenti due, tre stazioni, negli stage più avanzati la situazione si rivelerà un vero e proprio delirio, con incroci, cambi di direzione, gallerie, ponti e altre variabili di cui tener conto. Di norma, il giocatore ha dalla sua il grande vantaggio di poter scegliere quando far partire i treni: per sapere dove indirizzare le locomotrici, difatti, gli sviluppatori hanno pensato a un sistema semplice ma efficace. Ogni stazione, allora, presenta un colore differente, e nel momento in cui un treno è in partenza, apparirà una piccola appendice colorata che identifica un’altra fermata della propria rete. A quel punto basterà cliccare sull’icona della stazione, e il proprio treno partirà automaticamente. Se il percorso e gli scambi sono corretti, avremo successo. Questa dinamica, unita alla possibilità di mettere in pausa il gioco, consente difatti di avere il più delle volte il quadro completo della situazione, ma è anche vero che nel momento in cui si aspetterà troppo prima di far partire un treno, questo si metterà in moto automaticamente. Se allora la nostra rete sarà troppo disordinata, e gli scambi non a norma, succederà l’irreparabile.Lo scontro di due treni, come intuibile, porta a una serie di conseguenze spiacevoli: per prima cosa i treni esploderanno, e i binari verranno distrutti. Tutto ciò significa che dovremo spendere non solo per ricostruire la strada ferrata, ma anche per togliere le macerie. Ogni elemento sufficientemente piccolo della mappa, infatti, può essere rimosso a patto di pagare un prezzo peraltro abbastanza elevato. Far scontrare due treni, specie nei livelli più avanzati, vuol dire in altre parole dover spendere talmente tanti soldi da costringere ad andare in bancarotta. E con la bancarotta, arriva anche la fine del livello.Vale la pena accennare nuovamente poi alla modalità sandbox, che forse rappresenta al meglio l’essenza del gioco: liberi da vincoli economici di sorta, sarà possibile costruire la propria rete di binari e far girare i propri treni per quanto si vuole. La sfida, in questo caso, è tutta di destrezza, e si limita al giusto raccordo tra i binari e al tempismo nell’azione degli scambi.
HARDWARE
OS: Windows 7+ (nb: gli sviluppatori hanno segnalato possibili crash con Windows 10. Da questo punto di vista, noi non abbiamo riscontrato problematiche durante le nostre prove)Processore: Intel Core 2 Duo E4500 @ 2.2GHz/AMD Athlon 64 X2 5600+ @ 2.8 GHz Memoria RAM: 2 GBScheda grafica: ATi Radeon HD 2400/NVIDIA GeForce 7600 o superioriDirectX: Versione 9.0c Spazio su HDD: 1 GB available
– Concept semplice e immediato
– Livello di sfida elevato
– Esperienza tutto sommato limitata e ripetitiva
– Il gameplay poco vario
6.5
Dobbiamo ripeterci: Train Valley ci è sembrato essere prima di tutto una sorta di rompicapo, un esercizio utile per allenare i propri riflessi e la propria pazienza, piuttosto che uno di quei titoli dedicati alla costruzione di una rete di trasporti. Il titolo Oroboro Games, infatti, prende in prestito la meccanica della costruzione di binari e scambi e la spoglia di quasi tutti gli altri orpelli, lasciando la sola gestione finanziaria come ostacolo al proprio successo. Il titolo poggia quindi su un concetto semplice, ma risulta comunque difficile da dominare a causa di un livello di sfida piuttosto elevato. Difatti, però, oltre al cercare di non fare esplodere i propri convogli e all’indirizzare i treni nelle giuste stazioni, rimane poco altro; se comunque la sfida proposta stuzzica la vostra fantasia, l’acquisto potrebbe essere consigliato. Chi guarda a un titolo che garantisca la possibilità di costruire un impero fatto di binari e motrici, invece, dovrebbe indirizzarsi altrove.
Voto Recensione di Train Valley - Recensione
Advertisement