Tempo di remake a Hollywood (come sempre d’altronde) e questa volta a finire nel tritacarne dei rifacimenti è Total Recall, kolossal tra azione e fantascienza da oltre 200 milioni di dollari tratto da un racconto cult di Philip K. Dick già portato su grande schermo nel 1990 da Paul Verhoeven con il titolo Atto di forza. Al posto del regista olandese troviamo Len Wiseman (Underworld), mentre nei panni che furono di Arnold Schwarzenegger ci sarà Colin Farrell. Se in Italia vedremo il film solo a fine settembre, negli USA Total Recall è già nelle sale e anche l’immancabile tie-in è approdato pochi giorni fa su App Store e su Google Play, al prezzo rispettivamente di 0,79 e 0,99 euro.
Futuro in bassa risoluzione
Abbiamo scaricato e installato il gioco su un iPad di terza generazione e anche se le aspettative non erano altissime, speravamo almeno che Jump Games si sarebbe mantenuta sui livelli del suo precedente tie-in (il più che dignitoso Real Steel). In realtà siamo di fronte al classico gioco realizzato in fretta e furia giusto per promuovere il rispettivo film e lo si capisce fin dall’introduzione fumettistica, che oltre ad essere realizzata maluccio non fa capire assolutamente nulla della trama del gioco se non che dobbiamo uccidere dei tizi vestiti di bianco. Bene o male, nonostante una somiglianza solo accennata con Colin Farrell, ci accorgiamo che il nostro alter ego è il protagonista del film, ma a parte ciò non vi è alcun filo logico a unire le otto missioni e anche chi già conosce il racconto di Dick o ha visto Atto di forza capirà davvero poco. La delusione continua una volta avviata la prima missione in una specie di enorme locale cinese. Il comparto grafico è davvero mediocre sotto tutti i punti di vista; texture slavatissime, aliasing molto accentuato, animazioni scadenti e modelli dei nemici ridotti al minimo (ne abbiamo contati due in tutto il gioco!). Si salvano giusto alcune location esterne che offrono qualche bello scorcio cittadino, ma per il resto il confronto con altri shooter in prima persona targati Gameloft (per non parlare di Rage) è quasi impietoso. Lo stesso comparto audio è a dir poco pessimo se escludiamo qualche spunto interessante dello score musicale; non esistono infatti effetti sonori per sottolineare la morte dei nemici o la raccolta di denaro e di munizioni nel corso del gioco e anche i rumori prodotti delle armi ci sono parsi quanto mai amatoriali.

Missione tie-in fallita
Se la cornice è insomma da dimenticare, le cose non vanno meglio con il gameplay e le meccaniche di gioco. Total Recall Game è uno sparatutto in prima persona on rail, ovvero guidato e quindi senza la possibilità di muoversi a piacimento nell’ambiente. Di fatto possiamo solo spostare la visuale per mirare, raccogliere munizioni e denaro semplicemente toccandoli e affidarci ad alcune classiche icone touch per chinarci, sparare, ricaricare l’arma, cambiarla e zoomare per un fuoco più preciso. I controlli sono sufficientemente fluidi e reattivi, ma il sistema di mira mostra il fianco a parecchie critiche; gli headshot sono del tutto casuali e troppo spesso, pur centrando perfettamente il mirino sul nemico, non riusciamo a colpirlo nemmeno con tre o quattro colpi consecutivi. Anche il comportamento delle armi è discutibile, con una Beretta che riesce ad essere più precisa ed efficace di un mitragliatore e altre incongruenze balistiche che denotano parecchia approssimazione in fase di sviluppo. L’altro grande difetto di Total Recall Game è la sua longevità; gli otto livelli disponibili vi porteranno via un’oretta di gioco e anche se dalla lista ne compaiono molti altri disponibili a breve con nuovi aggiornamenti, per ora non aspettatevi di passare intere giornate insieme a questo shooter. La stessa rigiocabilità è poca cosa; si possono rigiocare gli otto livelli provando a raggiungere tutti gli obiettivi guadagnando così anche più denaro, ma anche con un grinding ossessivo scordatevi di acquistare le armi, le armature e i boost più performanti senza ricorrere agli acquisti in-app. Tra l’altro gli oggetti da comprare spendendo denaro vero non sono molti e anche se il gioco costa solo 0,79 euro, mettere mano alla carta di credito per un fucile o un lanciagranate da utilizzare in uno shooter così mediocre è pressoché inutile. Se non altro speriamo che il film sia venuto fuori meglio e che renda più giustizia al capolavoro dickiano.
– Ambientazioni piuttosto curate
– Controlli abbastanza fluidi
– Solo otto livelli
– Graficamente mediocre
– Sistema di mira da rivedere
Non ci aspettavamo molto da questo tie-in e infatti Total Recall Game fallisce su quasi tutti i fronti. Dura pochissimo, è graficamente mediocre, offre pochissima varietà (solo due tipi di nemici!) e soffre di un sistema di puntamento parecchio bacato. Il fatto poi che non si capisca quasi nulla della trama aggiunge ulteriori perplessità al tutto, tanto che alla fine si salvano solo qualche scorcio nelle ambientazioni esterne e la discreta risposta dei controlli touch.