Recensione

Total Immersion Racing

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a cura di Zaku

Cosa serve ad un pilota per gareggiare oltre ad un’auto competitiva e una buona dose di coraggio? Degli avversari altrettanto competitivi, che dimostrino di sapersi adattare al nostro stile di guida per poterci mettere i bastoni fra le ruote… Tanti titoli ci hanno provato, ma diciamocelo, quanto sono intelligenti i piloti contro i quali ci scontriamo solitamente? T.i.r. si propone di creare nuovi standard in questo campo, il risultato? Vediamolo insieme…

Prepariamoci al campionato…Menu iniziale sufficientemente ricco di voci: oltre alle classiche opzioni dei controlli (compatibilità con il GT Force di Logitech), video e audio (da segnalare la mancanza di Dts e Dolby 5.1) la scelta è fra gara singola, carriera, sfida a tempo e sfida, caratterizzata da eventi particolari come campionati monomarca o in particolari situazioni metereologiche. Freni automatici, abs, controllo della trazione, marce consigliate, preavviso curve saranno gli aiuti selezionabili per facilitare il compito ai meno esperti, ma è inutile dire che solo disattivandoli riusciremo ad apprezzare il vero spirito della competizione, aumentando il piacere della sfida continua a migliorarsi per battere gli avversari.

L’ingaggio…Noble M12 GTO, Quaife GTR, BMW M3 GTR, Sintura, Panoz Esperante GTR1, Vemac 320R, Lister Storm, McLaren F1 GTR, BMW V12 LMR, Bentley EXP speed 8, Dome S101, Audi R8, Pilbeam, Panoz LMP-1 Evo, sono le vetture riprodotte digitalmente grazie alle licenze ufficiali, così come quelle di importanti e noti tracciati come Hockenheim, Monza, Silverstone e Sebring.Iniziando la carriera riceveremo offerte dai Team interessati al nostro ingaggio nella categoria minore tra le tre impegnate nel campionato, ovvero GT, GTS e PRO, successivamente, in base ai nostri risultati, anche le altre squadre potranno proporci la possibilità di correre per i loro colori. A differenza di altre discipline, in modalità carriera le 3 diverse classi si sfideranno contemporaneamente sul circuito in ogni gara del campionato, per un totale di 18 vetture in corsa!

Cominciamo a dimostrare il nostro valore dal lavoro ai Box…Per un buon pilota è essenziale la preparazione alla gara con un buon allenamento nella prima parte del weekend, per poter affrontare con sufficiente sicurezza il giorno delle qualifiche; durante queste importantissime prove libere, avremo la possibilità di intervenire sui parametri della nostra vettura e decidere se collaborare o meno con il nostro fidato ingegnere di gara alle regolazioni di: ripartizione della frenata, alettone anteriore e posteriore, posizione della zavorra, lunghezza di ogni singola marcia del cambio, pressione delle gomme, altezza da terra di avantreno e retrotreno, barra antirollio, morbidezza delle sospensioni, campanatura e convergenza dei pneumatici. La migliore personalizzazione dell’assetto, in base alle caratteristiche del circuito, sarà fondamentale per darci lo spunto in più nei momenti decisivi e garantirci il giusto compromesso fra prestazioni e manovrabilità.

Ed ora…. facciamo sul serio!Ci sono sostanziali differenze tra le regole alle quali siamo abituati nel campionato di Formula 1 e quelle proposte dalle categorie qua ricreate: innanzitutto abbiamo un solo giro a disposizione per decidere la nostra posizione al via, inoltre la partenza è lanciata, quindi niente tattiche estreme su possibili traiettorie di chiusura alla prima curva, poichè, partendo in fila indiana, dovremo sudare fin dall’inizio per sorpassare ogni avversario davanti a noi. Detto questo, mettiamoci al volante del nostro bolide e familiarizziamo con i controlli. I programmatori sono riusciti a ricreare una buona fisica delle vetture e dovremo adattare il nostro stile di guida al tipo di auto che guidiamo, poichè ognuna reagisce diversamente alle caratteristiche dei tracciati in base alla potenza e al tipo di trazione. Anche se con un po di pratica riusciremo a superare le prime difficoltà, ci vorrà del tempo per capire come funziona il sistema di sterzata. Normalmente la modalità analogica viene sfruttata per consentire una sterzata più intuitiva, poichè potremmo paragonare i movimenti sullo stick alla posizione delle mani sul volante; partendo da questo presupposto, spostando di scatto la leva, per esempio, a destra, dovremmo ottenere una brusca sterzata del volante a destra fino a fine corsa, invece, in T.i.r. il volante gira ad una velocità costante fino ad arrivare al punto da noi selezionato. Ciò implica un sistema di controllo al quale dovremo abituarci con difficoltà e che comunque rimane poco intuitivo e svantaggioso nei casi in cui serva correggere repentinamente la traettoria con controsterzate o sbandate volontarie, il che toglie molto al piacere di guida e penalizza una giocabilità di buon livello…

Forma e sostanza.Considerando le 18 vetture contemporaneamente impegnate sul circuito, i poligoni per ogni singola auto sono stati ridotti notevolmente, per consentire la fluidità necessaria a rendere bene il senso di velocità senza il quale nessun gioco di guida potrebbe essere definito tale, tuttavia il vero problema sullo schermo è la pochezza di particolari dei circuiti e delle finezze grafiche che hanno fatto la fortuna dei rivali. Dobbiamo comunque tener conto del fatto che ci troviamo di fronte al un chiaro obiettivo di prediligere il sistema di gioco alla parte puramente visiva, come dire la sostanza alla forma; resta il fatto che dal punto di vista grafico il paragone con titoli del calibro del capolavoro Polyphony (come si chiamava?, non ricordo!..mmmh… Ah! si! Gran Turismo 3!!!…) non regge….

Un aiuto dai box non guasta.Se dal punto di vista grafico resta qualche dubbio, gli effetti sonori sono di ottima fattura, con rombi perfettamente riprodotti e diversi per ogni motore. Le sporadiche frasi che ci arrivano dai box, anche se non brillano per varietà e particolare entusiasmo da parte del doppiatore, fanno il loro dovere ed è da apprezzare il doppiaggio in italiano. Nota dolente, la colonna sonora, veramente monotona, tanto da costringervi dopo poco a regolare la musica a zero.

La potenza è nulla senza controllo…Ed ora arriviamo al dunque: A.I.TUDE è il nome con il quale gli sviluppatori Razorworks hanno battezzato il programma che gestisce il comportamento dei piloti controllati dal cpu, che si basa sulla possibilità di reazione ad eventuali nostre scorrettezze, adottando un comportamento particolarmente duro e aggressivo nei nostri confronti. Il motore di gioco è molto valido e i nostri avversari sono davvero agguerriti: non potremo improntare la carriera su “spintoni” e colpi proibiti, poichè essi non staranno certo a guardare, ma reagiranno con decisione e soprattutto il loro rancore nei nostri confronti potrà protrarsi nel tempo. In generale si nota comunque una notevole cura nella programmazione dei comportamenti dei piloti, il che riesce a mantenere l’interesse costante nel tempo, nonostante i sopracitati limiti tecnici.

-buona caratterizzazione delle vetture.

-Impegnativo e completo.

-Buon tentativo di sviluppo della I.A.

-Grafica decisamente non all’altezza.

-Sistema di sterzata poco funzionale.

7.5

Non ha una grafica eccezionale, c’è qualche problema nell’uso dello sterzo, ma resta un gioco innovativo, che riesce a contrastare la concorrenza proprio dove voleva, ossia l’intelligenza artificiale, il che vuol dire che l’obiettivo che i programmatori si erano prefissati è stato raggiunto e non è poco!!! Nel complesso comunque un lavoro interessante e un buon input per lo sviluppo di giochi sempre più realistici.

Voto Recensione di Total Immersion Racing - Recensione


7.5

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