Top Spin 3
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a cura di Spetz
Solitamente il periodo estivo rappresenta un momento di empasse per quanto riguarda l’arrivo sugli scaffali di nuovi titoli e il popolo di appassionati attende con interesse le grandi manifestazioni internazionali per avere nuove e succose informazioni sui progetti in uscita a partire dall’autunno. Quest’anno il mercato ha subito un’inversione di tendenza e il mese di Giugno non è stato segnato solamente da Metal Gear Solid 4, ma da una serie di titoli di assoluto spessore, tra cui anche il nuovo capitolo del tennis firmato da 2K Sports. Giunto ormai alla terza edizione questo franchise, nato sulla prima Xbox e traferitosi poi su PC e 360, fa capolino anche sull’ammiraglia di casa Sony portando una ventata di novità e rappresentando al contempo un’esperienza di gioco diametralmente opposta rispetto a quella offerta dal concorrente Virtua Tennis.
2K ci porta con il pad sul campoNei mesi che hanno preceduto il lancio gli sviluppatori di PAM Development hanno più volte posto l’accento sulla volontà di creare qualcosa che si avvicinasse maggiormente alle caratteristiche proprie del tennis reale, fatto di potenza, rapidità d’esecuzione e forma fisica, ma allo stesso tempo di estro e fantasia nell’utilizzo dei colpi e nella capacità di variare il proprio gioco. In passato troppo spesso i titoli a tema si sono concentrati su altri aspetti, relegando il gameplay su binari eccessivamente rigidi e piatti. Per questo motivo è stato letteralmente rivoluzionato il sistema di controllo e invertito radicalmente sia l’approccio sul campo, sia il modo di impattare la palla. Infatti, mentre solitamente siamo stati abituati a schiacciare i relativi pulsanti nel momento esatto in cui si desidera colpire la pallina, in Top Spin 3 il meccanismo funziona esattamente al contrario, con i tasti che vanno premuti in fase di preparazione del colpo e rilasciati poco prima di portare a termine il movimento. Questa novità, seppur spiazzante nelle prime fasi di gioco, mostra immediatamente tutta la sua carica innovativa, garantendo un approccio più simulativo e volutamente articolato. La qualità d’impatto è determinata interamente dal posizionamento sul campo di gioco: solamente mantenendo una posizione adeguata sulla palla al momento dell’impatto si potrà puntare a fare veramente male; in caso contrario il colpo sferrato oltrepasserà la rete lentamente, facile preda del contrattacco avversario.Per ovviare all’inevitabile sensazione di disagio che potrebbe cogliere la maggioranza dei giocatori, è stata inserita una vera e propria scuola di Tennis, nella quale apprendere tutti i fondamenti necessari ad affrontare il campo con uno spirito adeguato. Il tutorial richiede una buona dose d’impegno, soprattutto in alcune categorie di esercizi, ma una volta concluso in ogni sua parte, si dimostra realmente efficace. Le lezioni si suddividono in cinque sottocategorie, ognuna riferita a un argomento specifico: si passa così dagli esercizi dalla linea di fondo, in cui si comprende come impattare la palla, rispondere ai servizi e sistemare la propria posizione sul terreno di gioco, all’allenamento nel servizio o nel gioco a rete. A completare il quadro ci sono poi l’allenamento misto, che sintetizza sostanzialmente il lavoro svolto nelle altre lezioni e i colpi speciali, la categoria più complessa da padroneggiare in quanto basata sull’esecuzione di tiri molto potenti, tramite la combinazione dei tasti frontali e di quelli dorsali, che possono accrescere il numero di conclusioni vincenti oppure aumentare a dismisura gli errori non forzati.
Restando sul classico: le modalità Tornei e CarrieraTop Spin 3 innova in molte sue parti ma allo stesso tempo rimane ancorato alle modalità tipiche per quanto riguarda il single-player. Qualora si desideri giocare un singolo torneo è possibile intraprendere un percorso scegliendo un giocatore da controllare e un torneo di riferimento tra le numerose alternative possibili. Ovviamente le competizioni più importanti come i tornei dello Slam richiederanno un maggior numero di vittorie per giungere alla finale rispetto alle competizioni minori (si varia da un minimo di tre match a un massimo di cinque). I cinque livelli di difficoltà che variano da Molto Facile a Molto Difficile garantiscono un elevato grado di sfida, ma nelle prime fasi e contro i tennisti più qualificati, già al livello intermedio s’incontreranno non poche difficoltà. Le cose miglioreranno con l’allenamento e, come sempre accade, con l’accumularsi dell’esperienza multiplayer.A fianco dei normali tornei spicca poi la modalità Carriera, che non tradisce gli elementi tradizionali e quindi metterà i giocatori nelle condizioni di avviare un nuovo talento al mondo del tennis internazionale, per farlo poi giungere in cima alle classifiche mondiali. Si inizia come semplice Dilettante e in queste prime fasi è necessario battere altre tre giovani promesse. In un secondo tempo si passa alla fase Sfidante dove si partecipa ad un torneo a gironi, secondo lo schema del Round Robin (sulla falsa riga di quanto avviene nel Master di fine anno nel circuito mondiale). Superato anche questo secondo scoglio si aprono le porte dapprima del campionato Junior e infine finalmente del circuito Pro.
Un roster di livello, che tocca le corde della storiaIl numero di tennisti ufficiali si attesta sui livelli ormai abituali per questo genere di titoli. Sarebbe bello poter godere di un database interamente dedicato alle classifiche ATP e WTA, come già avviene nei titoli dedicati al calcio. Purtroppo le licenze costano e inevitabilmente gli sviluppatori rinunciano al realismo per dedicare maggiore cura e risorse ad altri aspetti più importanti. Come dicevamo la varietà comunque non manca e i professionisti tratti dalla realtà sono in totale 17, tra cui il fenomeno Roger Federer e il suo rivale Nadal (disponibile solo nella versione PS3 del gioco), i giovani Berdych e Murray, e ancora Ancic, Nalbandian e Blake. Tra le ragazze sono da segnalare in particolare Maria Sharapova e Amelie Mauresmo, la Vaidisova e la Kuznetsova. Non mancano comunque alcune scelte discutibili come ad esempio l’assenza di Novak Djokovic, il giocatore serbo da un anno a questa parte in continua ascesa, e l’inserimento di Justine Henin, da poco ritiratasi dalle competizioni ufficiali nonostante la giovane età o di Mark Philippoussis, ormai scomparso quasi definitivamente dal panorama internazionale.A supporto dei tennisti ufficiali sono poi disponibili un buon numero di comprimari completamente fittizi (tra cui un certo Jorge Estegas che presenta più di una semplice somiglianza con l’ormai ritirato Marcelo Rios) e, altra novità, tre vecchie glorie del passato entrate nella Hall of Fame quali Boris Becker, Bjorn Borg e Monica Seles.Come da tradizione per la serie la quantità di campi è elevata e i tornei disponibili sono ben 39. Tra questi spiccano anche un discreto numero di location ufficiali, tra cui tre tornei dello Slam (Roland Garros, US Open, Australian Open) ed alcuni importanti Master Series come Indian Wells, Parigi, Roma, Cincinnati e Amburgo.
Più che un editor un laboratorio di creazioneUno degli aspetti più riusciti è certamente rappresentato dal potente editor che permette, grazie ad una molteplicità di parametri, di creare uno o più tennisti personalizzati, che verranno poi sfruttati a piacimento sia nella modalità Carriera,. sia nelle sessioni di gioco online. I parametri sono veramente estesi, con un numero di opzioni e alternative possibili che permettono di plasmare il proprio atleta in modo peculiare e riconoscibile. Innanzitutto si possono decidere il sesso e l’etnia di provenienza, scegliendo tra una moltitudine di modelli di base. In un secondo tempo si passa poi alla determinazione di tutti i caratteri di base a partire dall’altezza, dalla massa muscolare e dalla pettinatura fino al tipo di barba e a eventuali tatuaggi. Peraltro la sezione più curata è quella dedicata ai particolari facciali, che permette di prendere in considerazione un elevato numero di variabili somatiche, tra cui anche il maggiore o minore invecchiamento della pelle in funzione dell’età che volete attribuire al vostro soggetto e la sezione Scolpisci, in cui è consentita la modellazione manuale del viso tramite la selezione di alcuni punti chiave e il movimento della levetta analogica sinistra. In questo modo è possibile modificare la forma delle arcate sopraccigliari, l’altezza degli zigomi, la conformazione del naso e della mandibola e molto altro ancora. Abbiamo provato a mettere in pratica in modo completo le opzioni a nostra disposizione e il risultato è stato notevolmente interessante, seppur rimanga comunque molto complicato riuscire a creare una copia fedele di sé stessi o di un tennista non presente tra quelli su licenza.
Le sfide onlineIn una produzione così ambiziosa non poteva mancare il supporto della componente online che consente di giocare una partita veloce selezionando uno dei tennisti di base, oppure partecipare ad un vero e proprio World Tour con gli atleti personalizzati già sfruttati nella modalità Carriera. La novità consiste nella scansione delle stagioni di gioco, che si dispiegano al massimo su periodo di due settimane, nel corso delle quali è possibile crearsi una classifica, sfidare in una serie di partite veloci avversari presi casualmente tra quelli connessi, oppure dedicarsi a dei tornei in piena regola che, se portati a termine con successo, permettono di scalare rapidamente il ranking globale. Il sistema di statistiche legato al proprio giocatore è piuttosto approfondito e fornisce nel dettaglio il rapporto tra vittorie e sconfitte, la propria posizione in classifica, e il numero di punti conseguiti, mentre accedendo alle Schede Giocatore sono visualizzabili i dati personali dell’atleta, oltre alla sua storia legata alle partite disputate in totale e alle prestazioni nei tornei. Accedendo alla sezione Sviluppo Giocatore è possibile potenziare la propria tecnica nell’esecuzione dei colpi e la resistenza fisica, grazie all’impiego dei punti accumulati con le proprie prestazioni compiute sul campo. Le lobby funzionano piuttosto bene, è sufficiente selezionare Gioca Partita per accedere alla sala d’attesa e direttamente sarà invitato un avversario da sfidare. Anche nelle fasi di gioco l’azione si svolge normalmente, mantenendo pressoché immutata la qualità di cui già si gode nei match offline.
Comparto TecnicoDal punto di vista grafico il gioco si presenta in una veste importante, con una cura per i dettagli certamente degna di nota. Gli stadi sono molto vari e riconoscibili tra loro, il pubblico presente sugli spalti è ottimamente realizzato e differenziato al punto giusto sia nell’abbigliamento che nella caratterizzazione fisica in generale. Il cambiamento delle condizioni di luce in tempo reale è realizzato egregiamente e rende ogni partita quanto mai viva e pulsante. Le superfici di gioco si differenziano tra loro e capita sovente di raccogliere maggiori frutti da un serve & volley eseguito sull’erba o dall’utilizzo costante del Top Spin qualora ci si trovi sulla terra battuta. I modelli dei tennisti riprodotti su licenza sono veramente ottimi, sia per quanto riguarda la fluidità dei movimenti, sia per l’estrema somiglianza con le controparti reali. Peccato per un eccessivo immobilismo a livello facciale che li rende ancora un po’ troppo impersonali e svuotati dalle emozioni vissute nel corso del match. Peraltro, il progressivo affaticamento nelle fasi di gioco più intense si palesa chiaro e deciso sul volto e sul corpo degli atleti, e il sudore che si fa strada sugli arti e sulla maglia non fanno che accrescere il senso di pesantezza che inevitabilmente colpisce il fisico mentre è in una situazione di stress.Il sonoro non brilla particolarmente per originalità, annoverando un discreto numero di tracce su licenza che tuttavia ben presto risultano piuttosto ripetitive nel complesso. Al contrario la riproduzione dei suoni sul terreno di gioco è interessante, con i campi più affollati e importanti in cui il pubblico sovrasta ogni altro rumore e campetti di provincia decisamente più tranquilli e silenziosi. Lo stesso tempio di Wimbledon (nel gioco chiamato Irish Open) si adegua alle esigenze di realismo mostrando una schiera di osservatori molto più timida e composta rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare nella Rod Laver Arena degli US Open o sul Centrale di Parigi.
– Gameplay profondo e rinnovato
– Molti campi e tennisti
– Editor potente
– Online ben strutturato
– Piuttosto complesso da padroneggiare
– Espressività dei tennisti migliorabile
8.5
La qualità di Top Spin 3 non traspare unicamente da un gameplay rinnovato, in grado di rivoluzionare il genere e permettere il raggiungimento di più elevate vette di realismo, ma anche da un comparto grafico di assoluto spessore, dalla presenza di un discreto numero di tennisti su licenza, tra cui anche tre vecchie glorie del passato, e un’ottima possibilità di scelta tra ben 39 location differenti. A fornire il tocco definitivo ci pensano l’approfondito Editor con cui sbizzarrirsi a creare un proprio alter ego virtuale o altri giocatori realmente esistenti e un online appassionante che non sminuisce per nulla la qualità del gioco assaporata nelle fasi single-player. Purtroppo non è un prodotto adatto a tutti: l’alto tasso simulativo richiede uno sforzo in termini di pratica e ore di allenamento per migliorarsi che potrebbero scoraggiare l’utenza interessata più che altro a passare qualche ora di relax. Al contrario rappresenta un’offerta irrinunciabile per tutti i fan veri di questo sport, i quali desiderino ricreare anche davanti al proprio televisore le sensazioni che si vivono concretamente sul court.
Voto Recensione di Top Spin 3 - Recensione
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