Recensione

Top Spin

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a cura di Yurixxx86-Zico

Il tennis, glorioso sport dalla tradizione ultracentenaria, non gode certo dei favori di pubblico e critica in ambito videoludico, data – conseguentemente – la scarsità di titoli ad egli dedicati dagli sviluppatori, la maggior parte dei quali oltretutto di bassa qualità.Dando per assodato che il parco giochi in ambito tennistico è sempre stato piuttosto parco su qualunque piattaforma, la domanda da porsi è sostanzialmente una: “A distanza di 2 anni, può un porting verso una console dall’hardware inferiore risultare tuttora una killer application per entrambi i sistemi?” La risposta è “si”, Resident Evil 4 lo dimostra, pur non essendo possibile un raffronto verosimile dei titoli Capcom e Take Two; ma, a conti fatti, la versione Playstation 2 di Top Spin, must-buy della console verde-crociata, appare come un buon gioco che non apporta nulla di nuovo al genere ed alla propria qualità, riproponendo tuttora difetti presenti 2 anni or sono ed in sostanza non apportando migliorie rispetto alla sua prima incarnazione.Inevitabilmente, lo scontro per il virtuale scettro di miglior gioco tennistico riguarda il rivale di casa SEGA, quel Virtua Tennis 2K2 che tanti consensi ottenne sia nell’incarnazione Dreamcast sia in quella successiva Playstation 2, risultando, sino all’uscita su Xbox del titolo sviluppato da Pam Developments, quanto di meglio il mercato potesse offrire.E’ dal 2003 che il pubblico appassionato di questo sport si divide nell’incoronare uno o l’altro quale punta d’iceberg di un genere che poche perle ha saputo regalare, e probabilmente questo dilemma è destinato a non avere, almeno sino all’uscita su Xbox360 di Top Spin 2, una risposta definitiva, relegando ai gusti di ognuno la visione soggettiva della faccenda.

2003-2005Il “roster” di tennisti disponibili è stato parzialmente modificato rispetto a prima, affiancando ad egregi sconosciuti inventati di sana pianta, tennisti reali precedentemente non presenti, che rimpiazzano stelle di prima grandezza oramai scomparse (sportivamente parlando, ben inteso). Ed è così che Pete Sampras è stato deposto per far spazio all’attuale numero uno ATP Roger Federer, Carlos Moya rimpiazza Michael Chang, Maria Sharapova prende il posto di Anna Kournikova e così via, ognuno con diverse capacità, attitudini, punti di forza e debolezze, che equilibrano i giocatori fornendo un comportamento credibile rispetto alla realtà.La giocabilità in sé non aggiunge nulla di nuovo a quanto già giocato sinora sulla console Microsoft, riproponendo gli stessi elementi misti di arcade e simulazione che resero questo titolo per molti il nuovo metro di paragone in ambito tennistico: occorrerà un minimo di pratica per padroneggiare al meglio il sistema di controllo, in particolar modo per ciò che concerne i cosiddetti risk-shot, calibrati tramite una barra che determinerà l’altezza e la potenza di palle corte e tiri forzati, micidiali se usati correttamente. Il pallonetto risulta forse un poco irrealistico, a causa di una velocità eccessiva nella parabola della pallina, che appare troppo pesante durante la traiettoria in questo gesto tecnico.Grande importanza per il buon esito di ogni singolo colpo è rivestita dalla posizione del tennista nei confronti della pallina, unitamente alla velocità di quest’ultima quando viene colpita; diventa fondamentale capire le situazioni migliori per effettuare un determinato scambio, se si vuole avere un’ottima padronanza del gioco anche ai livelli di difficoltà più elevati, senza esser forzatamente costretti ad adattarsi al gioco avversario, con il risultato di non riuscire ad esprimere appieno il proprio potenziale.Le modalità di gioco presenti non differiscono dalla precedente incarnazione: Esibizione (dove potremo affrontare un’amichevole nella quale decideremo numero di punti e set necessari alla vittoria, sia in singolo sia in doppio. Annovero però la costante presenza di un difetto inspiegabile già 2 anni fa: la mancanza del doppio misto), torneo personalizzato (dove sarà possibile creare un torneo indicandone regole e composizione, senza però la possibilità di salvare fra un turno e l’altro), scuola tennis (un’area dedita all’apprendimento delle funzioni basilari di Top Spin: tempi del movimento, servizio, colpo di taglio, top spin, colpo smorzato e colpo forzato, cercando d’imparare i segreti per arrivare alla vittoria nelle competizioni più difficili), online e carriera. Tralasciando le prime 3 modalità che non richiedono particolari spiegazioni, è giusto aprire una parentesi riguardante le ultime 2: la sezione relativa all’online, mettiamolo subito in chiaro, non è paragonabile alla controparte Xbox a causa dei server GamesSpy che, come accadeva su PC, non permettono una presenza costante di stanze da gioco. Meglio abbandonarsi ad un sano multiplayer con l’amico di turno, più frenetico e ricco di divertimento.La modalità carriera ricalca in parte quanto visto nel “World Tour Mode”: tramite l’allenamento del nostro alter-ego virtuale creato, è possibile incrementare l’abilità dell’atleta in 4 capacità base: servizio, diritto, rovescio e Volée, calcolate da un minimo di 1 stellina ad 1 massimo di 5 stelline. E’ possibile acquisirne comunque nel limite di 14, ed occorre perciò saggezza nell’amministrare la crescita e lo sviluppo del personaggio, al fine di renderlo più affine al nostro stile di gioco, poiché non è possibile di fatto allenare un campionissimo in tutte le statistiche. Le stelline si acquisiscono superando allenamenti di varia natura disponibili sin dall’inizio, differenziati in livelli di difficoltà, sostenibili pagando somme di denaro sequenzialmente più sostanziose. Con il progredire nei tornei e nella classifica ATP, sarà possibile inoltre acquisire sino ad un massimo di 4 abilità speciali, le quali passano dalla “precisione” alla “potenza”, dal “passante” allo “slice”, dal “colpo forzato” alla relativa “risposta ai colpi forzati”… Senza citarle tutte, le opzioni sono davvero molte, e colmano in parte il non poter assegnare tutte le 20 stelline teoricamente disponibili per le capacità di base. Ultimo parametro atto a modificare la natura del giocatore creato è il cosiddetto “talento naturale”, il quale può essere liberamente scelto nell’editor di inizio partita. Le 4 opzioni (attacco, difensivo, potente e tecnico) incidono sensibilmente nelle attitudini del tennista.Oltre allo sviluppo delle capacità dell’atleta, è possibile trovare sponsor pronti a finanziarci, nonché (come logico) investire crediti nella personalizzazione estetica, comprendente racchette, maglie, polo, pantaloncini, calze, scarpe, acconciature e quant’altro interessi l’aspetto visivo del giocatore da noi creato.Il completamente di tale modalità non richiede però troppo tempo, in media in 6-7 ore, talvolta anche meno, si otterrà il massimo dei potenziamenti disponibili e la testa della classifica ATP, rendendo inutile il prosieguo della carriera e finendo per perdere d’interesse. Complessivamente resta preferibile il World Tour Mode sopra citato, che proponeva un grado di sfida e generalmente di soddisfazione più elevato.

Comparto TecnicoGraficamente questa release di Top Spin non sfigura troppo rispetto a buoni titoli usciti recentemente sul monolite nero Sony, pur risultando come pronosticabile inferiore alla controparte Xbox.Delle minori possibilità della console Sony ne hanno fatto le spese sia i modelli poligonali di giocatori e costruzioni (impoveriti soprattutto nei dettagli) sia le texture, meno definite e poco brillanti, dato il passaggio dai 24 agli 8bit di colore; ciò si nota in particolar modo negli spettatori presenti sulle gradinate, assolutamente orrendi in quanto a particolari e tonalità utilizzate, tali da renderli simili a sagome di cartone colorate (male) incollate a bordo campo. Le animazioni, al contrario del resto, non hanno subito tagli di sorta, e ripropongono le stesse fluide e naturali movenze precedentemente ammirate.Il versante audio infine risulta notevolmente sottotono, latitando in varietà e qualità dei campionamenti in sede di telecronaca e speaker, per non parlare delle musichette di sottofondo dei menu, irritanti a breve anche a causa dell’estrema lentezza dei caricamenti, talvolta di oltre 25 secondi!

– Giocabilità fedele alla versione Xbox

– Poco longevo in single

– Tecnicamente solo discreto

– Sonoro qualitativamente scarso

– Caricamenti infiniti

6.5

Il lavoro svolto in questa conversione, nonostante i difetti evidenziati in sede di recensione, è ad ogni modo di buon livello, ed accontenterà gli appassionati di questa disciplina sportiva sprovvisti della console di casa Microsoft.

Il gameplay propone un giusto mix di elementi simulativi ed arcade, che grazie ad una curva d’apprendimento graduale rende piacevole il gioco soprattutto nelle fasi iniziali.

Elementi da rivedere sono la modalità carriera, poco incisiva e mal calibrata nella durata e nella gestione, nonché sostanzialmente il reparto tecnico.

Nel confronto con il titolo di casa SEGA a parer mio vi è un sostanziale pareggio, e se già possedete Virtua Tennis 2K2 non mi sento sinceramente di consigliarvi l’acquisto di Top Spin, lo stesso un buon prodotto, che però non riesce a sovrastare un rivale edito 5 anni or sono, e che risulta tuttora più avvincente specialmente in multiplayer.

Voto Recensione di Top Spin - Recensione


6.5

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