Recensione

Top Spin

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a cura di Ryuken

Nel panorama super affollato di Fps che caratterizza la X verde di casa Microsoft un genere ludico non è ancora del tutto coperto: quello sportivo. I ragazzi di Pam si sono appunto prefissi l’obiettivo di aggiungere alla lista di titoli Xbox uno dedicato al tennis, una tra le discipline maggiormente diffuse al mondo dopo l’onnipotente calcio.Top Spin si presenta come il primo vero avversario accreditato a far vacillare il trono di miglior simulazione tennistica fino ad ora appartenuto alla saga virtuale targata Sega. Riuscirà il prodotto Microsoft Game Studios a spodestare una vera e propria pietra miliare come Virtua Tennis 2? E, soprattutto, sarà capace di eguagliarne le grandissime doti di giocabilità? Proseguite nella lettura e lo saprete.

Com’è dura la vita del tennista!Eh, già! Un giorno in Italia, un altro negli USA, uno in Australia, un altro ancora chissà da quale altra parte del globo per cercare di vincere uno dei tantissimi tornei professionistici che compongono il circuito ATP, al solo scopo di rimpolpare la propria classifica, la propria fama e, di conseguenza, il proprio portafogli. Questa, in sintesi, è la vitaccia che tocca e toccherà a qualsiasi persona voglia intraprendere la “dura” carriera di sportivo professionista. Lo so, lo so, siete indecisi sul da farsi, state pensando che anche voi potreste essere adatti alla disciplina della racchetta, però avete ancora alcuni dubbi da mitigare; prima di alzare il telefono e contattare il vostro sponsor di fiducia il consiglio che vi posso dare è quello di prendere in mano il joypad Xbox e di iniziare una carriera professionistica virtuale; vi sarà utile, non ve ne pentirete. E’ proprio questo il fulcro di Top Spin: infatti, la modalità offline sulla quale è stato sviluppato il titolo è proprio quella della carriera. Certo, la novità non è assoluta, anche in Virtua Tennis era possibile fare ciò, ma non è questo il punto. In fondo su cosa si dovrebbe basare un gioco di stampo tennistico se non sull’ascesa alla gloria di un atleta che parte dal nulla vincendo i vari tornei di periferia? Proprio così, avrete la possibilità di creare ed impersonare un ragazzo o una ragazza che hanno passione e velleità di successo in ambito sportivo; avrete modo di caratterizzare come meglio vorrete il vostro alter ego grazie ad un ampissimo e curatissimo editor, forse il migliore mai visto fino ad ora in un titolo del genere. Vi sarà permesso di selezionare il colore della pelle (consentendo molte sfumature intermedie alla “classica” bianca e nera), dei capelli (anche qui vale lo stesso discorso relativo alle sfumature), degli occhi, degli indumenti destinati al vostro giocatore. Naturalmente è disponibile un vestiario di base fra cui scegliere (sbloccherete molti altri accessori strada facendo): occhiali, racchette, scarpe, orecchini, fascette per i polsi, T-shirt, eccetera. Il vostro tennista potrà essere vestito di tutto punto! E, fin qui, nulla di sconvolgente. Quello che è davvero rivoluzionario è l’estrema caratterizzazione di viso, occhi, capelli, altezza, massa muscolare che permette Top Spin. Sarà possibile partorire, se lo desidererete, un personaggio con orecchie a sventola, in sovrappeso, basso, pelato e con un naso da pugile, oppure il classico mesomorfo, geneticamente baciato da madre natura, con grandissima simmetria, bellezza e massa muscolare: in altre parole, una macchina perfetta. Sta a voi decidere. Per dare poi il tocco finale è possibile scegliere fra l’essere mancini o ambidestri, se colpire ad una o due mani, se basarsi maggiormente sulla tecnica piuttosto che sulla potenza e a quale nazione appartenere (finalmente sarà possibile vedere un tennista italiano nella top ten mondiale). Niente male come completezza, che ve ne pare? Una volta prese talune decisioni e generato il novello Borg o la novella Navratilova avrà inizio l’avventura. Per prima cosa vi si presenterà sotto gli occhi l’intero globo a mo’ di cartina geografica sulla quale sono rappresentati, con varie icone, i tornei, le sedi degli sponsor, le scuole tennis ed i negozi nei quali comprare nuovi indumenti e farsi nuove acconciature. Nelle prime fasi, la maggior parte delle icone sarà off-limits, bloccate da dei lucchetti giganti e, per cominciare a smuovere le cose, sarà necessario uno sponsor in grado di favorire la nostra carriera. Potrete procurarvene uno dimostrando il vostro valore in quattro prove che comprendono due match e due test di abilità. Una volta superati questi ostacoli, avrete lo sponsor ed il budget iniziale che ne consegue. A questo vanno accompagnati pure nuovi capi d’abbigliamento con affisso il marchio dello sponsor. Potrete dunque cimentarvi in alcuni dei pochissimi tornei di seconda fascia a cui avrete accesso e il punto di partenza sarà la centesima posizione nel ranking mondiale. All’inizio, complice anche la pochezza del vostro atleta e la qualità scadente dei tornei, non ci sarà modo di incontrare i grossi calibri per cui la difficoltà sarà piuttosto bassa, in modo tale da prendere ben bene confidenza con la fisica del gioco e con i comandi. Andando avanti, sarà utile allenare il nostro eroe in vista di sfide più impegnative. Senza volerlo ho citato un altro punto importante: l’allenamento. Per far progredire in termini tecnici (dritto, rovescio, sevizio, volè) l’alter ego digitale avrete, mano a mano, accesso, in tutte le zone del globo, a specifiche scuole tennis nelle quali differenti allenatori vi istruiranno sulla maniera in cui migliorare la vostra tecnica; anche qui dovrete superare varie prove, ciascuna delle quali vi “ciuccerà” un po’ di soldi. Il fallimento delle stesse vi costringerà alla ripetizione ed alla conseguente perdita d’altro denaro. In caso contrario, portato a compimento un allenamento, avrete come premio una stellina corrispondente ad un punto abilità che andrà a potenziare il giocatore. Le abilità da allenare sono quattro e per ognuna sono disponibili cinque stelline da conquistare in prove dalla difficoltà sempre crescente. In questi casi, ad esempio, sarete chiamati a centrare determinati bersagli con colpi ben distinti, in un dato lasso di tempo; semplice a dirsi e a farsi, nelle prime fasi, ma non altrettanto nelle prove avanzate. Veniamo dunque ai tornei: questi sono suddivisi in quattro categorie identificabili dal monte premi finale, e sono presenti tutti, ma proprio tutti i tornei del grande Slam (Wimbledon, Roland Garros, eccetera) e gli internazionali ATP come quelli di Roma, Monaco, Mosca e Bucarest. Nel corso della scalata alla vetta della classifica mondiale sarete messi a confronto con assi della racchetta del calibro di Sampras, Chang, Hewitt, Gambill, Rios e Kuerten, se la vostra scelta sarà caduta su di un atleta di sesso maschile. In senso opposto, se decidete di utilizzare una giocatrice, potrete ritrovarvi opposti ad atlete come Kournikova, Higins, Coetzer, eccetera. In tutto le riproduzioni dei tennisti reali sono trentadue, sedici uomini e sedici donne. Fra queste non mancano le assenze di rilievo, soprattutto in ambito femminile, dove pesano quelle delle sorellone Williams e di Jennifer Capriati, ad esempio. Fra gli uomini, invece, l’assenza più importante è da identificarsi in Andrè Agassi. Purtroppo i sostituti degli assenti sono tennisti inventati di sana pianta in quanto la licenza per lo sfruttamento dell’immagine degli atleti si limita ai sedici di cui sopra.Passiamo ora a parlare dell’ottimo sistema di controllo che sfrutta la quasi totalità dei tasti disponibili sul joypad e che permette di riprodurre assai realisticamente tutti i gesti tecnici tipici della disciplina: dritti e rovesci potentissimi, palle smorzate e liftate, accelerazioni incredibili e servizi ad effetto sono all’ordine del giorno. Le movenze del giocatore possono poi essere controllate sia utilizzando lo stick analogico sia quello digitale di sinistra; inutile dire che l’opzione analogica risulta la più azzeccata poiché è molto semplice realizzare colpi sopraffini. Esauriamo l’argomento opzioni di gioco con l’Esibizione, la Scuola di Tennis (un tutorial), il Torneo e la modalità Network. Le prime due necessitano di ben poche spiegazioni; nella terza potrete scegliere di intraprendere un torneo impersonando uno dei sedici giocatori (o giocatrici) disponibili o, eventualmente, caricando l’alter ego creato nella modalità carriera. Ovviamente sia l’Esibizione che il Torneo possono essere affrontati in singolo o in doppio fino ad un massimo di quattro giocatori e, nel caso del doppio, le coppie possono essere anche miste. Come avrete già intuito la modalità Network è destinata all’uso di Xbox Live.

Grafica e sonoroCredo proprio che i programmatori del team interno a Microsoft abbiano davvero imparato a sfruttare le stupefacenti capacità di questa console, che non ha ancora mostrato appieno il suo potenziale, ma che, con la piccola perla rappresentata da questo titolo, dà ampio sfoggio di ciò che può fare. Graficamente, Top Spin è inconfutabilmente il miglior titolo di stampo tennistico si sia mai visto su qualsiasi piattaforma da gioco esistente sul suolo terracqueo. Da questo punto di vista surclassa il suo rivale più diretto (intendo la versione da sala di VT2) in modo netto e incontestabile. La realizzazione dei campi e dei modelli virtuali dei tennisti è un capolavoro, persino il pubblico, fino ad ora spalmato, in altre produzioni, ha un suo perché: è animato, si alza, batte le mani ed è differenziato alla grande. L’aspetto quindi più imponente del titolo è la grandissima cura riservata ai particolari, ovvero la medesima che si riscontra negli elementi di primo piano come palazzetti (enormi quelli dei tornei principali e del grande Slam) e giocatori che sono animati alla stragrande, rassomiglianti in maniera incredibile alle controparti reali. Il campo da gioco è definito in maniera magistrale con tanto di arbitro e segnalinee animati in modo piuttosto buono. La fluidità non ha poi rivali: tutto scorre che è un piacere, la fisica della pallina è semplicemente eccellente e le movenze dei campioni non sono da meno. Che dire d’altro… ah, sì, i colori: anch’essi bellissimi, vivi, ben numerosi e distribuiti molto bene. Semplicemente fantastico, inoltre, il comparto sonoro: per ciò che concerne gli effetti in campo è assolutamente da 10. I brani musicali non sono brutti, ma non fanno urlare al miracolo. Quello che colpisce è la riproduzione eccezionale del suono della pallina al contatto con la racchetta in base alla potenza che si imprime al colpo: più fioca in caso di tiro smorzato, decisamente secca nel momento in cui si accelera con un dritto ben assestato. Ben realizzati anche gli incitamenti del pubblico e le voci degli arbitri che cambiano lingua secondo la nazione nella quale si sta giocando il torneo.

Giocabilità e longevitàSappiamo benissimo quanto sia difficile riuscire a programmare simulazioni sportive che accontentino un po’ tutti, ovvero chi lo sport lo pratica davvero e vuole il massimo realismo, chi lo segue solo alla tv e lo vorrebbe facile come quando lo vede interpretato dai grandi campioni e chi magari di quello sport se ne frega ma lo vorrebbe provare ugualmente per capire se è divertente o meno. L’impresa non è delle più facili, anzi, la definirei quasi impossibile. Chi riesce a trovare il giusto compromesso, a parer mio, ha quasi sicuramente raggiunto un grandissimo obiettivo. Top Spin si può riassumere così: un titolo che non pretende di essere una simulazione esasperata ma non è nemmeno troppo facile e semplificato; è sufficientemente coinvolgente e “mixa” sapientemente momenti totalmente arcade con aspetti importanti della tecnica di gioco, come a suo tempo solo il capolavoro Sega ha saputo fare. Io direi che lo scontro fra i due colossi si attesta sostanzialmente sul risultato di parità prendendo in esame l’aspetto puramente giocoso nel quale i due titoli trovano moltissimi punti in comune. L’aspetto della durata è quello che maggiormente fa di Top Spin IL gioco di tennis per eccellenza, grazie al sapiente uso del multiplayer ed alla modalità online non così massicciamente presente ai tempi del DC (sul quale, vi ricordo, sono stati partoriti i primi due capitoli di VT).

Modalità Network: la vera rivoluzione!La modalità online di questo Top Spin è, in sostanza, quella caratteristica che lo rende praticamente imperdibile. Una volta che ci si è connessi alla rete, è possibile fruire di differenti opzioni di gioco, che vanno dall’Esibizione al Match Ufficiale (utile per proseguire la carriera), senza scordare le partite organizzate su XSN Sports.com. Non ci si dimentichi, infatti, che, dopo NFL Fever 2004, Top Spin è il primo videogame che entra a far parte della gamma XSN. Cosa significa? Semplicemente che, tramite pochi click, si può dar vita a veri e propri tornei da disputare online, e i risultati, le classifiche e tutte le statistiche relative agli stessi vengono riportate sul sito ufficiale XSN Sports.Nel gioco sono ben implementati pure la funzione di chat vocale, la lista amici (il cui utilizzo si dimostra molto immediato) e i vari dati che interessano i diversi giocatori (abilità, informazioni sulla carriera dei personaggi…).In conclusione, non ci si può che ritenere soddisfatti della prova su strada dell’opzione online di Top Spin, la cui peculiarità principale risiede nel fatto che consente di sviluppare l’alter ego proprio come se si giocasse offline… con la differenza che le partite effettuate contro avversari umani sono sicuramente più appaganti di quelle in cui si affronta la CPU.

– Grafica e sonoro di livello eccelso

– Giocabilità incredibile

– Buon realismo

– Modalità Network e gioco in multiplayer

– Mancano alcuni grandi nomi del circuito ATP e WTA

9

Volete il mio giudizio? Ebbene, ve lo snocciolo! Top Spin sta a Xbox come VT2 al DC, un gioco fantastico ed estremamente durevole in grado di coinvolgere più amici in furiosi tornei notturni. Aggiungeteci poi una grafica ed un sonoro mai visti e sentiti prima in un titolo di tennis, e immaginate anche la goduria di giocare dei doppi usufruendo di Xbox Live con persone che neanche conoscete e che, magari, si trovano all’altro capo del mondo… e la valutazione finale viene da sé.

Voto Recensione di Top Spin - Recensione


9

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