Recensione

Tony Hawk's American Wasteland

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a cura di Tsubasa

E’ ormai uscito il nuovissimo Tony Hawk’s American Wasteland, l’ennesimo episodio (il settimo per la precisione) basato sulla licenza del famosissimo skater. E’ la terza volta che Neversoft cerca di dar nuova vita alla serie di Tony Hawk, prima con Tony Hawk’s Pro Skater, poi con Tony Hawk’s Underground e infine con Tony Hawk’s American Wasteland. Come se la caverà questa volta il buon Tony? Riuscirà ad offrire qualcosa di appagante tanto per le giovani leve quanto per i veterani della serie?

Free Roaming?La modalità principale di Tony Hawk’s American Wasteland è lo story mode. Ci troviamo a Los Angeles nei panni di un aspirante skater. All’inizio del gioco abbiamo a disposizione pochissime mosse ma andremo ad impararle mano a mano che procediamo nell’avventura. La prima cosa che salta subito all’occhio è l’estrema libertà nel muoverci: possiamo andare ovunque vogliamo nella città passando da diverse zone come Beverly Hills, Santa Monica oppure Eeast L.A. e il tutto senza tempi di caricamento. In realtà le cose non stanno esattamente così: la diverse parti della città sono collegate da tubi e il caricamento avviene (ed è saltuariamente enfatizzato da fastidiosi cali di frame-rate) mentre siamo nei tubi stessi. Possiamo avvalerci dell’ausilio di comodi autobus per spostarci da una parte all’altra della città e, ugualmente, il caricamento avviene mentre “giocazzeggiamo” all’interno dell’autobus. Come dire: il caricamento c’è e, nonostante la latitanza della scritta loading, si vede. Andando oltre alle sottigliezze c’è da notare che la storia, a differenza dei due precedenti TH Underground, è interessante e coinvolgente. Nei panni dell’aspirante skater impareremo nuove mosse, effettueremo diversi trick e raccoglieremo oggetti da portare al nostro Skate Rach, altra novità della serie. Lo Skate Ranch è il quartier generale della nostra allegra combriccola di punkettoni (una sorta di parco per skaters) che si ingrandirà ogni volta che raccoglieremo determinati oggetti. La cosa interessante è che nel nostro tempo libero potremo tornarci per goderci le nuove rampe, i nuovi tubi o le nuove rotaie guadagnate. Un altra novità del gioco è la possibilità di utilizzare le BMX. Come? Semplice, come in GTA: prendendole dalla strada attiveremo nuove (non troppe per la verità) missioni! C’è da dire che la quantità di mosse eseguibili non è la stessa della nostra tavola a rotelle ma sono il controllo è comunque ottimo e si tratta di un’interessante e divertente aggiunta. Le missioni sono piuttosto semplici e vanno dall’aggrapparsi velocemente a delle rotaie per pitturare determinati muri fino ad eseguire trick o combo (di solito non troppo complessi), altre missioni invece si svolgono proprio nello Skate Ranch. Quì purtroppo emerge un difetto (se di difetto si vuol parlare) del gioco: nell’esecuzione delle missioni ci viene detto per filo e per segno cosa fare in ogni istante il che, seppur utile per i giocatori alle prime armi, si rivela alla lunga pesante in quanto può far sembrare il gioco un immenso tutorial (a scapito di chi preferisce fare le cose utilizzando la propria fantasia). Inoltre un’altra nota dolente dello Story Mode è l’impossibilità di customizzare il fisico del nostro personaggio. Certo, possiamo vestirlo praticamente come ci pare, grazie ai negozi sparsi per il gioco dove spendere i crediti guadagnati, ma possiamo scegliere solamente fra 5 personaggi diversi.

Classic ModeNella modalità classica, a differenza dello story, per fortuna possiamo creare da zero il nostro personaggio e, grazie all’Eye Toy, utilizzare anche il nostro bel faccione (si tratta ovviamente di un’esclusiva PS2) sul nostro alter ego virtuale; purtroppo però tale personaggio personalizzato non è utilizzabile nello Story Mode. Nel Classic Mode le ambientazioni sono totalmente diverse dallo story e sono per lo più stage presi dalle precedenti edizioni riadattati e migliorati, cosa che risulterà gradita ai giocatori di vecchia data di Tony Hawk. Possiamo definire il Classic Mode la modalità dei veterani, dove cioè troveremo le missioni più impegnative e complicate del gioco anche se purtroppo il livello di difficoltà medio si è abbassato rispetto ai precedenti capitoli. Inoltre abbiamo la possibilità di giocare in due in modalità co-operativa.

Tecnicamente parlandoNiente da dire: l’aspetto grafico è di alto livello. E’ stato mantenuto tutto ciò che c’era di buone nei precedenti episodi ed è stato migliorato ciò che era da migliorare. Le animazioni dei personaggi e dei passanti sono state migliorate, le ambientazioni vaste ed ottimamente congeniate. Anche la colonna sonora fa la sua egregia figura ed è composta da cover di gruppi punk emergenti mentre gli effetti sonori sono rimasti pressoché gli stessi. Immancabili i commenti (parlati in inglese) sempre ben fatti.

LongevitàSeppur lo Story Mode non sia troppo lungo (ai più esperti basteranno circa cinque ore per portarlo a termine) la longevità si attesta su buoni livelli, soprattutto per il gioco online. Se giocato in multiplayer TH American Wasteland rischia di insediarsi stabilmente nell’alloggio della vostra console. Anche da soli comunque tanto il Classic che tutte le missioni secondarie dello Story vi daranno un bel daffare. Peccato per il livello di difficoltà generale un po’ più basso dei precedenti episodi che potrebbe far storcere il naso a chi Tony Hawk lo gioca fin dal primo episodio.

Multiplayer e OnlineGiocare in due giocatori sulla stessa console tramite split-screen purtroppo non è il massimo. Per fortuna il gioco online vanta un sacco di modalità diverse: oltre alla classica sfida a suon di combo avremo la modalità cattura bandiera e graffiti perfetta per i neofiti (inizialmente tagliati fuori dai più esperti nelle sfide a combo). Inoltre è da segnalare la spassosissima firefight, modalità dove ci si lancia palle di fuoco dal nostro skate: decisamente divertente! Se aggiungiamo il fatto che si gioca in otto contemporaneamente TH American Wasteland è decisamente appetibile ai fruitori del servzio di rete.

– Colona Sonora Punk

– Story Mode Coinvolgente

– Imparerete Presto

– Multiplayer Online

– Più Facile dei Precedenti

– Non il Migliore della Serie

8.0

Puntuale ogni anno, ormai dal 1999, arriva la nuova versione di Tony Hawk’s, serie che ha sempre riscosso grande successo fin dalla sua apparizione. Come da tradizione questo nuovo episodio si conferma un buon titolo da tutti i punti di vista. Abbiamo la possibilità di sbizzarrirci in numerose missioni diverse con skate e in BMX così come di girovagare liberamente per Los Angeles. A questo si aggiunge una modalità online davvero spassosa. Sicuramente non è il migliore della serie (lo ritengo comunque superiore agli ultimi due episodi) ma rimane comunque un gioco consigliato tanto per chi Tony Hawk non l’ha mai provato quanto per i veterani.

Voto Recensione di Tony Hawk's American Wasteland - Recensione


8

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