Recensione

Tom & Jerry Tales

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a cura di Gab_84

Nata nel lontano 1942, la serie animata Tom & Jerry è senza dubbio una delle più amate da grandi e piccini; tutti almeno una volta abbiamo visto i due nemici/amici darsele di santa ragione a suon di petardi, trappole per topi, vari attrezzi da lavoro e chi più ne ha più ne metta. Come ogni serie di successo, anche Tom & Jerry sono stati trasportati nel mondo videoludico da varie software house senza tuttavia riuscire a creare un titolo davvero convincente sotto ogni punto di vista: riuscirà Eidos a creare un gioco che soddisfi sia i fan accaniti della serie, sia chi si avvicina alle console per la prima volta? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Il fattore DSTom & Jerry Tales, che prende il nome dalla nuova collana di episodi prodotti per festeggiare il sessantacinquesimo compleanno della serie, rappresenta il debutto della celebre coppia su Nintendo DS: il titolo si presenta come una raccolta di minigiochi, nei quali, assumendo il controllo del pestifero topolino Jerry dovremmo, come al solito, scappare dalle grinfie di Tom oppure raggiungere determinati punteggi distruggendo gli arredi domestici o collezionando anelli volanti; il gioco è ambientato nelle stanze della casa di Tom e della sua proprietaria, la signora grassottella di cui nei cartoni animati abbiamo visto sempre e solo le gambe. Il rapido tutorial presente all’inizio del gioco ci aiuta a capire come sarà strutturato in seguito il gioco e ci fa scoprire come vengono sfruttate le caratteristiche particolari della console a doppio schermo targata Nintendo. Una volta superato con successo il livello di “apprendimento”, inizia il gioco vero e proprio; si parte dalla tana di Jerry, che si potrà abbellire con vari accessori recuperati lungo i livelli, e si sceglie una stanza della casa, ovviamente non tutte saranno disponibili subito, ma andranno sbloccate nel corso del gioco: ogni livello è composto da 4 giochi, ognuno con diversi obiettivi. La prova “Rompi” consiste nel riuscire a rompere, appunto, più oggetti possibili sfruttando il formaggio disseminato lungo il percorso, purtroppo predefinito. Il touch screen in questo gioco viene usato per mirare agli oggetti da distruggere, l’utilizzo risulta piuttosto comodo ma la precisione è scarsa e per colpire un oggetto occorrono diversi tentativi. Un altro minigioco che fa ampio uso del touch screen è la “Prova tattile”: questo gioco rappresenta la parte più importante dell’intera avventura, sarà fondamentale superarlo per poter avanzare. Inoltre, soltanto prima e dopo questo minigioco sarà possibile vedere un breve filmato che spiegherà meglio l’andamento della trama. Nella “Prova tattile” saremo chiamati, oltre a correre per tutta la stanza per scappare dalle fauci di Tom, ad usare al meglio il pennino del nostro DS: infatti, ci sarà chiesto di muovere lo Stilo in orizzontale per tagliare le gambe di un tavolo in modo da farlo cadere addosso al povero Tom, oppure di toccare in sequenza alcuni pulsanti luminosi per far scalare a Jerry un grande armadio o ancora ruotare un disco per far scatenare Tom in una danza sfrenata. A prima vista l’uso del touch screen può sembrare divertente e intuitivo ma alla lunga stanca, considerando che i movimenti da compiere sono minimi e uguali tra loro per tutta la durata del gioco; l’uso del pennino può risultare anche scomodo poiché durante le fasi di corsa lungo il percorso, sempre predefinito, dovremmo utilizzare anche i pulsanti e la croce direzionale.I due minigiochi rimanenti non utilizzano il touch screen e nessun’altra peculiarità del Nintendo DS: la prova “Tempo” è una corsa contro il tempo (scusate il gioco di parole); dovremmo perciò correre dentro le mura di casa e cercare di evitare tutti gli oggetti che ci possono rallentare come chiodi, acqua o formaggio andato a male. Avremo comunque a nostra disposizione un ulteriore tipo di formaggio, quello “piccante” che ci fornirà un’accelerazione potente ma limitata nel tempo.L’ultima prova rimasta, cioè la “Velocità” consiste nell’accumulare più punti possibili passando attraverso diversi cerchi colorati disseminati lungo il percorso. Jerry indosserà una tuta speciale dotata di razzi per spiccare il volo e stavolta non avrà ostacoli lungo il cammino: l’unico vero ostacolo insormontabile è il sistema di controllo di questo minigioco, davvero ostico e poco intuitivo; controllare Jerry in volo è un’impresa ardua vista la troppa sensibilità delle frecce direzionali e, soprattutto, della telecamera che non aiuta il giocatore visto che a volte si sposta automaticamente creando confusione.

Le sette vite di TomTom & Jerry Tales è un prodotto chiaramente destinato ad un’utenza giovanissima che ne gradirà i colori e la facilità con cui si può avanzare nel gioco: i minigiochi hanno un livello di difficoltà molto basso che, se da una parte aiuta i più piccoli, dall’altra pregiudica la longevità del titolo usato da mani più esperte. I sette livelli sono piuttosto semplici da portare a termine e non s’impiegherà più di qualche ora; il titolo è, tuttavia, abbastanza rigiocabile considerando che chi vorrà sbloccare nuovi accessori per la tana di Jerry, dovrà superare il record preimpostato di ogni minigioco.A ridurre ulteriormente la longevità è l’assenza di multiplayer: una grave lacuna che appare piuttosto incomprensibile visto che i minigiochi in compagnia potevano davvero aumentare di molto la profondità e la vita globale del titolo. Davvero un peccato. L’aspetto tecnico del gioco appare sottotono già nelle prime azioni di gioco: la grafica non è all’altezza del DS e nemmeno il sonoro convince adeguatamente. I modelli poligonali dei personaggi sono poco dettagliati, quasi abbozzati: il lavoro svolto è chiaramente insufficiente perché per la console a doppio schermo si sono visti giochi graficamente eccellenti, uno su tutti l’imminente Mario Slam Basketball. Anche gli ambienti risultano scarni e deludenti: non si nota la differenza tra una stanza e l’altra e anche gli ostacoli e tutti gli oggetti di contorni sono stati realizzati con poca cura. Il doppio schermo del DS risulta pressoché inutile, l’azione, infatti, si svolge soltanto nello schermo inferiore mentre quello superiore sarà utilizzato in base ai vari minigiochi come timer, indicatore di distanza tra Tom e Jerry oppure come indicatore di velocità. Anche il comparto sonoro si rivela piuttosto insufficiente: se da un lato alcuni effetti sonori sono azzeccati come i miagolii e le urla di Tom o le risatine di Jerry, dall’altro le musiche che accompagnano l’avventura annoiano dopo poche sessioni di gioco.

– Alcune scene sono divertenti

– Frequente uso del touch screen…

– … ma davvero scomodo

– Grafica mediocre

– Sonoro anonimo

-Troppo breve

-Assenza del multiplayer

5.0

In sostanza, possiamo affermare che neanche Eidos con la collaborazione di Warner Bros. Interactive è riuscita a creare un titolo dedicato a Tom & Jerry all’altezza del loro nome: Tom & Jerry Tales presenta gravi carenze nell’aspetto tecnico e, soprattutto, nella longevità che costringe il giocatore ad abbandonare quasi subito il titolo. A malincuore si deve constatare che la versione per Game Boy Advance è leggermente migliore di questa Nintendo DS che, nonostante sfrutti il touch screen in maniera massiccia il suo stesso utilizzo è scomodo e particolarmente impreciso; anche l’altra caratteristica che dovrebbe dare qualcosa in più alla versione DS, ovvero il doppio schermo, è sfruttata in maniera marginale e poco intuitiva.

Da fan di vecchia data della serie mi aspettavo molto di più da Tom & Jerry Tales, invece il prodotto si è rivelato insufficiente, tanto da consigliare agli appassionati e non, di lasciarlo sullo scaffale dei negozi e di continuare a seguire il cartone animato che è senza dubbio molto più divertente.

Voto Recensione di Tom & Jerry Tales - Recensione


5

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