Recensione

ToeJam & Earl III

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a cura di Ryuken

Nei “lontani” anni 90′ le uniche console disponibili erano quelle a 16bit, che ahimè, potevano gestire solamente sprite e fondali 2D poco elaborati che in ogni caso risultavano godiblili sotto ogni aspetto. Il mercato metteva comunque a disposizione una quantità tale di giochi da avere un’ampia scelta in base ai gusti e alle prefrenze di ogni giocatore e fu proprio in quegli anni che si plasmò la matrice dei videogames che attualmente troviamo sugli scaffali dei negozi. La Sega convertiva i propri coin-op per il suo sistema casalingo a 16bit, il Megadrive, il quale disponeva di molte esclusive interessati tra cui il famoso ToeJam & Earl che uscì in silenzio nel 1992, ma che in poco tempo riuscì a conquistare i giocatori di tutte le età grazie alla sua originalità e alla sua simpatia.

Gli alboriIl gioco trattava le peripezie di due strani alieni, uno grosso, grasso e arancione di nome Earl (ricorda un enorme budino) e l’altro, magro, longilineo e dallo sguardo assente di nome ToeJam provenienti entrambi da un pianeta chiamato Funkotron (un nome che è tutto un programma). Questo titolo vantava una giocabilità particolare e innovativa, in quel periodo richiamò l’attenzione della maggior parte dei Gamers che, con un pizzico di curiosità, impararono ad amarlo ed apprezzarlo.Qualche tempo dopo uscì il seguito; ToeJam & Earl 2: Panic on Funkotron. La storia riprendeva da dove era terminata la prima avventura, dopo il ritorno dei nostri eroi su Funkotron. Questo seguito non presentava perticolari novità rispetto al primo tranne che per la grafica leggermente ritoccatta ed aggiornata e le musiche (sempre alla base del gameplay), vero fulcro del gioco. La simpatia dei due alieni amanti dell’hip hop e del Funk riscosse nuovamente un grande successo guadagnandosi di nuovo l’approvazione della maggior parte dei videogiocatori possessori di Megadrive.

OggiSiamo giunti al 2003 e la Sega, sempre sulla cresta dell’onda, ha deciso di rispolverare questo titolo per creare una sorta di Revival che indubbiamente farà piacere agli amanti ed ai nostalgici ex possessori del vecchio 16 bit casalingo ma non solo… parlo di ToeJam & Earl III: Mission to Earth.La storia prende piede quando il sommo Funkopotumus essere superiore e spirito guida della filosofia funk scopre di essere vittima di un furto: tutta la sua rara e preziosa collezione di dischi in vinile è stata rubata e portata sulla Terra. Qui entrerete in gioco voi, o meglio, essi, gli alieni, perché, ricordate, voi siete loro, i cattivi, anche se nel gioco voi siete essi gli alieni pur restando in realtà loro….Ehm, insomma, nei panni di ToeJam & Earl dovrete scendere sulla Terra per recuperare ciò che è stato rubato al sommo Funkopotumus e convertire i Terrestri al funk. Stavolta però ad accompagnare i due allegri prim’attori ci sarà una new entry femminile dal nome di Letisha, una tipetta piuttosto vispa, sveglia e in palla.

GiocabilitàIl titolo Sega è un classicissimo platform game che mostra con una grafica in 3D una struttura che ricorda molto da vicino i vecchi giochi piattaformici in due dimensioni, quest’ultimo episodio in tal senso ricorda molto da vicino ToeJam & Earl 2. Purtroppo però il connubio tra vecchio stile e nuovo tecnologia ha già mostrato più volte, in molti episodi, le sue lacune e ToeJam & Earl III non fa eccezione. In sostanza impersonando uno dei tre protagonisti dovrete vagare per una quantità discreta di ambientazioni fantasy allo scopo di recuperare i vinili che i terrestri in visita su Funkotron hanno rubato. Sarebbe stato utile inserire una certa interscambiabilità dei personaggi gestibile a piacimento, purtroppo però i tre personaggi principali si possono alternare solo dopo aver raggiunto determinati punti di scambio, infatti, ognuno ha caratteristiche di base che meglio si sposano in certi livelli e ne rendono perciò indispensabile l’utilizzo.In tutto dovrete esplorare 5 mondi a loro volta suddivisi in più sottosezioni. Ogni livello vi porrà degli obiettivi di base da portare a termine. L’obiettivo primario di ogni sezione sarà quello di recuperare un determinato numero di chiavi, sparse per l’ambientazione, queste vi permetteranno di accedere ad altre zone altrimenti off limits. Oggetti fondamentali per la buona riuscita del vostro compito saranno vari tipi di regali da raccogliere e utilizzare poi come materiale di scambio per accedere a particolari sezioni. Ci sono poi gli immancabili nemici che, stranamente, questa volta sono gli stessi umani. Tramite una speciale mossa segreta detta “Funk Fu”, comune a tutti e tre i prim’attori, potrete portare dalla vostra parte tutti i nemici umani. Ogni avversario porta in testa un indicatore di colore rosso che, dopo aver subito un certo numero di “Funk Fu”, diventa di colore verde e rende inoffensivi i nemici rendendoli amici.Toejam, Earl e Letisha possono poi correre e saltare: in sostanza nulla di nuovo sotto il sole.Nelle prime fasi di gioco ToeJam & Earl III risulta molto accattivante ed immediato, ma alla lunga mostra tutti i suoi limiti da platform game dannatamente lineare e ripetitivo.

Grafia e SonoroDal punto di vista audio-visivo il titolo Sega si comporta discretamente, presentando una realizzazione grafica buona, prettamente volta a ricreare l’atmosfera fantasy-super deformed che accompagna il gioco dai suoi albori sedicibittiami, i colori sono molti (la palette Xbox è stata utilizzata al meglio), dai timbri accesi e dagli accostamenti cromatici azzeccati, i personaggi sono ben caratterizzati ed animati con un buon numero di frame; purtroppo, nonostante questo, l’estetica di gioco non esalta, anch’essa pare troppo lineare nella sua buona fattura, quasi scontata e sinceramente da una casa come Sega ci si deve attendere ben di più.Il sonoro non convince in pieno, i motivetti d’accompagnamento hip hop e funk sono sufficientemente belli, ma alla lunga ripetitivi, le voci dei protagonisti sono realizzate senza infamia ne lode, ma non trasmettono nessuna emozione. Bene gli effetti sonori comunque presenti in minima parte.

LongevitàCome più volte ribadito nel corso dell’articolo ToeJam & Earl III è un titolo che non presenta nessuna innovazione e per di più non è nemmeno supportato da una realizzazione tecnica da urlo. Il modo di sfruttare i tre simpatici eroi alieni poteva essere congeniato meglio, magari permettendo un’interscambiabilità maggiore fra gli stessi e senza troppi vincoli di sorta.Fortunatamente tra breve sarà possibile avvalersi anche delle funzionalità del servizio Xbox Live il quale sicuramente potrà garantire una “vita” più duratura al gioco, longevità che se valutata non tenendo conto di tale aspetto si attesa su livelli discreti. In sostanza, una volta finito ToeJam & Earl III dubitò potrà essere rigiocato. Va apprezzata comunque l’idea di affrontare il gioco a due in modalità cooperativa, con lo schermo che si divide in due (spleet screen) solo quando i personaggi saranno distanti fra loro.

-Colorato;

-Buona fattura tecnica;

-Simpatici i tre protagonisti;

-Lineare e scontato;

-Noioso alla lunga;

-Sonoro deludente;

7

ToeJam & Earl III è un gioco discreto, una mezza delusione, che non è in grado di rivaleggiare ad armi pari con gli ultimi platform game, giochi che presentano un gameplay di tutt’altro livello più consono alle esigenze del videogiocatore moderno. La meccanica di gioco è troppo simile a quella dei vecchi platform bidimensionali ed è questo il maggior difetto del titolo Sega. Ad ogni modo potrà comunque piacere ai mega fan della serie.

Voto Recensione di ToeJam & Earl III - Recensione


7

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