Finalmente l’attesa è terminata. E’ con grande piacere che annunciamo il ritorno di uno dei franchise più importanti nella storia del monolite nero “Made in Sony”. Namco Bandai, in collaborazione con Sony Computer Entertainment, ha dato vita all’incarnazione Next Gen dello sparatutto più simulativo di sempre. Stiamo parlando proprio del tanto atteso Time Crisis 4. La serie di TC è riconosciuta per la sua eccellenza nell’ambito dei Real Time Shooter e dobbiamo ammettere che è stata anche l’unica capace di sopravvivere a 3 ere videoludiche. Siamo felici del fatto che Namco non abbia mai realmente pensato di abbandonare il campo, nemmeno quando i capitoli precedenti della saga non ottennero il successo sperato rivelandosi dei veri e propri flop. In effetti, dopo il primo “Time Crisis” (uscito su PSX a fine anni novanta) questo franchise non riuscì più a coinvolgere e divertire i player a causa di alcuni errori strategici piuttosto banali da parte dei produttori. Difatti, la stessa Namco, nelle incarnazioni successive al primo episodio, diede per scontato che l’evoluzione tecnologica apportata dalla “Gun Con” potesse (da sola) portare velocemente al successo; Time Crisis 2 e 3 invece apparvero subito dei game troppo lineari e totalmente privi di innovazioni che ne giustificassero l’acquisto. Queste motivazioni ci portano a pensare che Time Crisis 4 rappresenti per Namco l’appuntamento decisivo con i fan della serie. Insomma, davvero una bella sfida per la software house nipponica che, in caso di fallimento, allontanerebbe presso che definitivamente i player da un universo spettacolare ed interattivo come quello dei Real Time Shooter. Scoprendo i dettagli di gioco e gli aspetti tecnici di Time Crisis 4, avremo quindi modo di svelare anche quale sarà il destino di questo genere nell’immediato futuro. Questa sorta di appuntamento con il destino determinerà la svolta di un genere. Buona Lettura!
Un’evoluzione in continua mancanza di tempoGiorgio Bruno e Evan Bernard sono due membri del corpo militare speciale dei V.S.S.E. Il loro compito è quello di eliminare la complessa organizzazione terroristica europea dei W.O.L.F che ha come scopo quello di mettere in stallo il mondo grazie all’utilizzo di una potentissima arma biologica top secret, che porterebbe alla fine della nostra civiltà. La storia è nelle vostre mani, riuscirete a distruggere i “Terror Bites” per salvare l’umanità dallo sterminio?Questa è la vicenda che volge da contorno alla modalità Arcade. Essa è stata sviluppata direttamente sul modello da sala giochi del titolo e rappresenta la principale sfida in cui cimentarsi nel game. La struttura di gioco è quella tipica della serie. Difatti, scegliendo di utilizzare uno dei 2 protagonisti (oppure entrambi nella modalità a 2 giocatori) avrete la possibilità di combattere questa oscura organizzazione attraverso una serie di livelli che vi scorazzeranno in differenti scenari di battaglia. Come avevamo già anticipato, i livelli presentano la classica struttura a schermate. In ogni schermata avrete un limite di tempo per sconfiggere i nemici, ricorrendo ad un arsenale limitato ma efficace composto da Pistola, Mitragliatrice, Fucile e Lancia Granate. Le novità principali apportate in questa modalità riguardano le vite a nostra disposizione (3 Continue) che potranno essere accumulate avanzando nella storia. Essendo abbastanza abili negli stage più semplici, avrete quindi la possibilità di superare un determinato punto critico ricorrendo all’ampio numero di Continue acquisiti in precedenza; questo aspetto, in un primo momento, può sembrare piuttosto insignificante, ma la realtà è che adottando questo nuovo sistema di health, l’indice di ripetitività e la frustrazione di gioco si assestano su livelli davvero bassi, rendendo il titolo godibile per tutti.
Altro punto d’interesse è il sistema di ricarica delle armi; infatti il player avrà la possibilità di ricaricare l’arma in dotazione anche colpendo i nemici speciali, riconoscibili per la vistosa uniforme gialla. Naturalmente, usufruire di questa tecnica di approvvigionamento non sarà sempre un compito facile, visto che l’affollamento di nemici che dovrete affrontare continuamente potrebbe portarvi addirittura a perdere la precisione di tiro. Inoltre, il saper coprirsi dal fuoco nemico e scovare i punti deboli degli avversari si riveleranno requisiti fondamentali per terminare l’avventura con successo. Proprio per quanto concerne i nemici, possiamo aggiungere che essi risultano ben caratterizzati e differenti per categoria ma la loro IA risulta troppo deficitaria e lo noterete ben presto osservando la ripetitività dei loro movimenti pressoche statici nella maggior parte dei livelli. In Time Crisis 4 potrete sconfiggere una vasta gamma di avversari: da orde di insetti voraci di carne umana (i Terror Bites) a squadre d’assalto speciale che bramano la vostra morte.
Non solo ArcadeUn’altra modalità che abbiamo accolto con stupore è il “Complete Mission Mode”. Essa ci permetterà di ripercorrere alcuni scenari di gioco affrontati nell’ “Arcade Mode” da un punto di vista alquanto inaspettato. Questa modalità ci coinvolgerà in un tipico First Person Shooter dal gusto davvero speciale, che ci porterà a vestire i panni di un nuovo protagonista: William Rush. La trama ci vedrà coinvolti in una serie di missioni, attraverso le quali dovremo sventare ancora una volta la terribile minaccia che si cela dietro lo sviluppo dei raccapriccianti Terror Bites. Questa modalità vi darà la possibilità di immergervi in una sfida incentrata al 100% sulla libertà d’azione. E’ però proprio in questo frangente che sorgono alcune riluttanze riguardanti al gameplay dell’innovativa periferica di gioco. I comandi della Gun Con 3 si sposano ottimamente con il sistema di gioco richiesto e proprio per questo motivo dovrete ricorrere a tutti e 8 i pulsanti della mitica arma arancione che state imbracciando tra le mani. L’aspetto che in parte ci fa storcere il naso, è che la quantità numerosa di tasti da premere per avanzare negli scenari, associata all’utilizzo dei 2 stick analogici di movimento non è sempre sufficientemente calibrata da permettervi di rispondere istantaneamente alle mosse dei nemici; sarà necessaria quindi una buona dose di pratica e di familiarizzazione con i comandi d’attacco per potersi destreggiare nell’ambiente di gioco senza esitazioni ed inceppamenti che alla lunga potrebbero portarvi all’esasperazione. Portando a termine l’ “Arcade Mode” ed il “Complete Mission Mode” avrete la possibilità di assaporare la frenesia di alcune nuove missioni che richiederanno uno specifico obiettivo da raggiungere, come ad esempio colpire i bersagli di un determinato colore oppure una particolare categoria di nemici. Tutto questo a beneficio di una longevità complessiva che verrà apprezzata soprattutto dagli amanti della saga.
Aspetti TecniciNel complesso il comparto tecnico risulta abbastanza datato e arriva soltanto alla sufficienza. La fluidità grafica è apprezzabile solamente nell’Arcade Mode mentre per quanto riguarda la modalità in prima persona, la strutturazione lineare (per non dire banale) dei livelli, uno sviluppo scadente delle texture ed un continuo susseguirsi di cali di frame (visibili anche ad un occhio poco attento) ci immergono in un esperienza videoludica che sotto il profilo tecnico, purtroppo, lascia a desiderare. Il sonoro è sufficientemente coinvolgente anche se la differenza di suoni emessi dalle varie armi ci è parsa troppo sottile. Ci sembra giusto menzionare inoltre che per chi decidesse di non usufruire della G-Con 3, l’utilizzo del controller sixaxis permetterà una mediocre esperienza di gioco che ridurrebbe notevolmente il divertimento soprattutto nella modalità Arcade.
– Modalità eterogenee
– Alto livello di interattività
– Missioni avvincenti
– Comandi non sempre intuitivi
– Effetti sonori mediocri
– Modalità arcade corta
6.5
Time Crisis 4 non ha deluso le nostre aspettative ma di certo non ha neanche fatto gridare al miracolo come speravamo accadesse. La profondità di gioco garantita dalle varie modalità e dalle innovazioni concernenti il gameplay (soprattutto grazie al supporto della “Gun Con 3”) ci danno la possibilità di consigliare questo titolo non solo ai fan della saga, ma anche a quei player che sono alla ricerca di un’esperienza interattiva che si discosti dai canoni delle software house che popolano il panorama videoludico odierno. Se solo gli sviluppatori si fossero concentrati di più sull’aspetto grafico e sullo studio dell’implementazione della modalità FPS avremmo tra le mani un titolo di tutt’altra caratura. Si tratta di un tiepido inizio per ciò che riguarda gli sparatutto con light gun su PlayStation 3, speriamo che la Gun Con 3 venga sfruttata maggiormente dai giochi futuri.