Recensione

Tigerz

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a cura di Jack Right

Il circo. Da bambino ci andavo molto spesso. D’estate sempre (quasi ogni sera!) e ne conoscevo moltissimi. L’atmosfera circense è molto bella, malinconica direi. Oggi non ne vedo più molti in giro. Effettivamente tante furono le polemiche attorno la moralità dei comportamenti che essi assumevano con gli animali. Devo ammettere che, dovendo essere sincero, in qualche circo di cose spiacevoli su coccodrilli ed elefanti ne ho viste svariate anche io. Ovvio però che da qui alla generalizzazione il passo non è brevissimo anche se, talvolta, spontaneo. Ritengo che gli animali (nessuno escluso) debbano abitare nei propri luoghi d’origine e, se questo impedirà a qualche curioso di vederli, beh, sarà l’occasione buona per riscoprire il fascino dell’immaginare. Tigerz, titolo prodotto da Ubisoft, ci proporrà di metterci alla prova come provetti addestratori di animali. Questa categoria di giochi è molto diffusa su Nintendo DS, pensate ad esempio ai vari Dolphin world, Nintendogs, Puppy palace, Fantasy aquarium e via dicendo e, pertanto, se questo software vorrà davvero arrivare nelle case di qualcuno, dovrà dimostrarsi molto speciale. Verificarne doti e qualità rispetto ad altri classici del genere sarà dunque scopo dell’ analisi che andremo ad affrontare.

Modalità di gioco e gameplaySalta subito all’occhio la presenza di una sola modalità di gioco. Questo non necessariamente è un male (visto il proporsi del titolo sotto il genere dei “Virtual Life Games”) e lo colloca in linea di principio ancora più vicino ai grossi titoli che l’hanno preceduto. Operata la scelta della lingua in cui vorremmo il titolo si manifesti, sarà opportuno scegliersi uno slot di salvataggio vuoto (tra i due disponibili) onde dare il via a questa avventura. Si presenterà a noi un anziano e severo addestratore di animali chiamato “Anatoli Zapardo” che, immediatamente, introdurrà nella scena i suoi due giovani ed inesperti nipoti (Enzo ed Anna). Ecco cosa dirà loro: “Ho un lavoretto per voi, vi piace prendervi cura degli animali vero?(…) Ecco il nuovo lavoretto estivo: addestratori. Vi spiegherò più tardi.Forza, in pista. Ah!Ah!Ah!(….) Vi ho trovato un contratto, guardate il mappamondo.Tramite il mappamondo presente nella stanza che farà da sfondo al dialogo sarà possibile vedersi assegnare delle missioni. La prima sarà quella di addestrare un simpatico e tonto orso bianco siberiano. Ovviamente il grado di difficoltà si alzerà durante l’avventura e, all’inizio, dovrete addestrare simpatici animali molto tranquilli ma, da lì a poco, avrete a che fare con animali ben più di carattere (non necessariamente belve). Scelto dunque se usare Enzo o Anna addestrerete il simpatico orso. Entro un tempo limite saranno da far eseguire all’animale gli esercizi proposti. Essi si risolveranno in veloci minigiochi da effettuare con lo stilo. Un esercizio, ad esempio, è quello dell’ equilibrio in cui l’orso dovrà mantenersi in piedi sopra una palla (attraverso il nostro indirizzarlo tramite un cursore da mantenere al centro dell’indicatore). Il titolo non supporta alcuna modalità multigiocatore e, pertanto, tale sistema di gioco potrà alla lunga venire a noia.

Tigri poligonaliDiversamente rispetto a quanto mi sarei aspettato, il gioco, a livello grafico, non si presenta male. Gli animali sono formati da un numero sufficiente di poligoni, coperti da texture piuttosto semplicistiche, e le loro animazioni risultano tutto sommato essere discretamente fluide. Gli scenari proposti appaiono piuttosto curati e restituiscono, anche grazie all’ausilio di musiche adatte allo spirito del gioco, un’atmosfera in linea con le aspettative di chi sarà attratto dal titolo. Il Touch screen risulta calibrato soltanto sufficientemente bene e, a volte, avrete la sensazione che esso “sgusci” un po’ troppo ma, comunque, ho visto di peggio.

– Tecnicamente discreto

– Musiche adatte allo spirito del gioco

– Tutto sommato ed almeno per un pò divertente

– Nessuna modalità extra

– Alla lunga un pò ripetitivo

– Il concetto che vi è alla base potrebbe dispiacere a qualcuno.

6.0

Tigerz soffre di una concorrenza davvero forte. Graficamente non è male e alcune scelte nel gameplay risultano oculate. Se siete fan di questa categoria di titoli e avete già giocato coi classici del genere potreste anche dargli un’occhiata, poiché, alla fine, non si tratta di un brutto gioco. Potrebbe del resto attirare qualcuno per via della sua ambientazione particolare ma, ripeto, prima di arrivare a Tigerz forse saranno da riscoprire alcune piccole perle celate nella conchiglia Nintendo DS (giochi in cui dovete accudire un cucciolo, vi dicono niente?).

Voto Recensione di Tigerz - Recensione


6

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