Recensione

Thunder Force V

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a cura di Kyo

Il quinto capitolo della famosa serie Thunder Force, narra le vicende del conflitto tra la Federazione Galattica e L’impero ORN come accadeva nelle precedenti puntate, portandoci nel futuro. Nel finale di Thunder Force IV i piloti della Fire Leo-04 “Rynex” furono costretti ad abbandonare la loro nave a causa di una devastante esplosione, causata dalla distruzione del loro obiettivo finale, la Fortezza Vios. Nell’esplosione Rynex rimane gravemente danneggiata, ma non del tutto distrutta. Qualche tempo dopo, nel 2106, il Rynex deriva nel Sistema Solare raggiungendo l’Oort Cloud dove viene ripresa dalla sonda europea per la sicurezza aerea Sekika 3, costruita dal Governo della Terra Unificata per l’esplorazione della nube.

La tecnologia VasteelDopo aver analizzato la nave, la sonda propone di portarla sulla Luna della Terra, dove la stazione lunare presidiata dai più brillanti scienziati della Terra si lancia subito nel tentativo di recuperare il sofisticato armamento e il sistema di alimentazione della nave. L’unico problema era che il Rynex era una sofisticata tecnologia terrestre, impossibile da capire per gli scienziati, così, decisero di costruire su un’isola di nome Babele, un super computer chiamato Guardian, per approfondire i misteri della nave. Dal momento che la cabina di pilotaggio della nave era mancante, fu impossibile sapere qualcosa di più sugli stranieri che avevano costruito il vascello, così, gli scienziati soprannominarono la razza umana incognita come “Vastians” e ribattezzarono la Rynex come “Vastians Steel” o detto in breve “Vasteel”. Il super computer Guardian, non solo fu in grado di decifrare i complessi sistemi del Vasteel ma riuscì a far progredire la tecnologia che aveva fatto del Rynex un formidabile starfighter. Grazie alle grandi potenzialità del Vasteel, il governo della Terra decise di creare una flotta di navi per colonizzare gli altri pianeti, chiamata Sword Fleet. Dopo che il codice di Turing (un programma di sicurezza che attenua l’AI del computer Guardian) era stato misteriosamente cancellato dal sistema, Guardian raggiunse la piena coscienza e in cambio iniziò ad inviare massicci attacchi contro la Terra stessa.Il Governo della Terra Unificata fu rapidamente sconfitto, ma il loro ultimo tentativo è stato d’inviare voi, nei panni di Cenes Crawford ed un gruppo di piloti esperti contro Guardian, utilizzando le navi starfighter RVR-01 Gauntlet, che erano state progettate e costruite prima che il computer si ribellasse alla Terra. Conosciuta come Thunder Force 222, è la responsabilità per la lotta contro le flotte di Guardian nel tentativo di distruggere il computer e strappargli il controllo del pianeta Terra. Pronti per la missione?

La nuova forza del tuonoIl genere spaziale e fantascientifico ha, da sempre, alimentato la fantasia e l’immaginazione collettiva del pubblico videoludico. I videogiochi ispirati a questo genere sono sempre stati i più gettonati, così, il mercato ha sfornato in continuazione titoli che puntavano principalmente a stupire il giocatore con armamenti spettacolari, nemici impressionanti e di consistenti dimensioni, ambientati in luoghi fuori del comune e lontani dall’umana comprensione.La serie di Thunder Force ci ha fatto sognare negl’anni Novanta principalmente su Sega Megadrive, con ben tre capitoli della serie. L’ultimo, Thunder Force IV, ha veramente impressionato tutti, grazie ad una realizzazione tecnica quasi di un altro pianeta e adesso ci ritroviamo a parlare del suo diretto seguito, cioè il quinto capitolo della serie, questa volta su console a 32 bit. Già da questa notizia potrete intuire che i miglioramenti sono considerevoli, viste le grandi prestazioni che può avere la suddetta console rispetto a quella su cui giravano i precedenti episodi.Thunder Force V abbraccia infatti ampiamente la nuova tecnologia tridimensionale, però allo stesso tempo si mantiene su canoni di gioco classici, mantenendo inalterato quel gameplay che tanto ha fatto parlare di sé e che ha reso la serie così famosa ancora oggi. Per tutti coloro che già hanno giocato al precedente episodio non sarà difficile prendere dimestichezza con il sistema di controllo e capire cosa si deve fare per portare a termine l’avventura. Per tutti gli altri precisiamo che lo scopo del gioco è lo stesso già sperimentato in altri sparatutto dello stesso genere, dove dovrete sparare a tutti i nemici che appaiono sullo schermo, evitando la moltitudine di proiettili che vi saranno scagliati contro, in modo da raggiungere il guardiano di fine livello, il quale v’impedirà in tutti i modi di passare al quadro seguente, utilizzando trucchi e armamenti di vario genere. Per fronteggiare tutti questi nemici più o meno cattivi, avrete a disposizione un armamento più che soddisfacente, adatto a fronteggiare qualsiasi tipo di attacco nemico.All’inizio avrete a disposizione solamente il Twin Shot per gli attacchi diretti frontali e il Back Shot per quelli provenienti da dietro. Le altre armi che potrete trovare durante lo svolgimento del gioco sono Wave, utile per colpire nemici anche attraverso le pareti o ostacoli, il Free Range, molto utile per colpire il nemico in qualunque posizione si trovi, grazie alla possibilità di orientare il raggio di azione a 360°, ed in fine l’Hunter, sfere al plasma che cercano automaticamente il nemico da colpire. Decisamente interessante è la presenza dei satelliti Craw, se ne possono collezionare un massimo di tre, che ruoteranno in continuazione attorno all’astronave, alimentando la potenza di fuoco grazie alla pressione simultanea del grilletto destro del joypad unito a quello dello sparo principale. Tale potenza di fuoco è notevole e molto utile contro certi nemici coriacei, tipo i boss di fine livello, però è da usare con parsimonia, poiché i Craws dopo un po’ si scaricano e richiedono un certo tempo per rigenerarsi ed essere riutilizzati ancora.Rispetto alle precedenti edizioni, adesso i nemici presentano su sé stessi i punti deboli da colpire evidenziati da un bersaglio, che in base al colore che assume vi permette di capire quanta energia resta ad ogni singolo nemico. Ogni guardiano di fine livello, come nella classica tradizione del prequel, dopo essere danneggiato tende ad attaccare con nuove armi e trasformandosi, se esso è di natura meccanica, costringendo il giocatore a cambiare tattica di attacco.

Realizzazione tecnicaPer quanto riguarda il lato tecnico del gioco possiamo elencare svariati pregi che riguardano fondamentalmente l’aspetto grafico. L’utilizzo della tecnologia tridimensionale è stata dedicata agli sprite del gioco, che appaiono molto curati, colorati e animati a dovere, con textures dettagliate e ben fatte. I boss di fine livello sono spettacolari, composti da un numero indefinito di poligoni, con movimenti fluidi e realistici. Nel gioco non ho riscontrato il minimo rallentamento dell’azione, neanche quando lo schermo si affolla di nemici o proiettili di vario genere. I fondali sono bidimensionali, uniti a varie strutture tridimensionali che creano un effetto visivo davvero spettacolare, come nel terzo stage, dove si sorvola una struttura metallica reticolata, mentre sotto ad essa s’intravede in lontananza una vasta metropoli, per poi spostarci ancor più in alto addentrandoci nelle nubi scure, che nascondono nemici pronti ad attaccarci con tutti i mezzi. Tutto è unito alla perfezione senza sfigurare, così da creare un titolo di grande prestigio e spettacolarità mai vista prima.Il comparto sonoro presenta una colonna sonora degna di lode, con musiche che a tratti riportano alla mente i brani già sentiti nei precedenti episodi, sfruttando al meglio il supporto cd della macchina di casa Sega. Le varie musiche vi accompagneranno durante i livelli con grande euforia, caratterizzate da un ritmo moderno e coinvolgente, come pochi titoli hanno saputo offrire. Gli effetti sonori seguono quella tradizione che la serie ci ha abituato a sorbire e che mai si permettono di infastidire il giocatore, adattandosi molto bene al ruolo che devono svolgere, come le esplosioni o i vari rumori che emettono le armi e i laser.La giocabilità si mantiene su ottimi livelli, grazie ad un sistema di controllo personalizzabile e vari gradi di difficoltà presenti nel menu delle opzioni. Inoltre, durante il gioco si può regolare la velocità dello spostamento della nostra nave da uno fino al 100% in modo da decidere le migliori strategie da adottare in base all’ambiente che si andrà a visitare.Dobbiamo affermare che settando la difficoltà al minimo non sarà difficile portare a termine il gioco in poche ore, visto che i livelli non sono moltissimi, inoltre, ci è offerta la possibilità di utilizzare lo Shield, che ci permette di assorbire un numero limitato di attacchi nemici senza riportare alcun danno. Però siamo certi che una volta terminato il gioco il desiderio di rigiocarlo si farà sentire, magari cercando di superare il record di punteggio raggiunto, o semplicemente per mettere alla prova le proprie abilità ad una difficoltà di gioco più elevata.

– Grafica curata e fluida

– Buona varietà di nemici

– Ottime musiche

– Grande giocabilità

– Un po’ facile per i più esperti

9.0

Thunder Force V si presenta come un classico sparatutto a scorrimento orizzontale, che desidera mantenersi sulle orme del predecessore, ma con una veste grafica rinnovata, con fondali 2D e sprite tridimensionali, con un risultato ottimo sotto ogni punto di vista. L’aspetto sonoro offre musiche molto ritmate e coinvolgenti che esalteranno notevolmente il giocatore. Il sistema di gioco già collaudato offre la garanzia di un titolo compatibile ad ogni fascia di utenti, compresi quelli alle prime armi. Tuttavia, per i più esperti, settando la difficoltà al minimo non sarà difficile completare il gioco in poche ore, ma l’ottima realizzazione tecnica del titolo può mantenere alto l’interesse verso il gioco anche dopo averlo completato.

Voto Recensione di Thunder Force V - Recensione


9

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