Recensione

Through the Woods

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Giunto in punta di piedi in occasione di Halloween, Through the Woods si è presentato con la promessa di essere una valida e interessante alternativa ai survival horror classici, mettendo in scena una storia che contestualizza il dramma di una madre in un’ambientazione di gioco poco consueta e fortemente legata alle suggestioni della mitologia e della cultura folkloristica dei paesi scandinavi. Sebbene sulla carta il progetto di Antagonist rappresenti un mix dal buon potenziale, bisogna sottolineare come alcune problematiche ne ridimensionino la portata: dal ritmo, a certe meccaniche di gioco poco rifinite e imprecise, fino ad arrivare a una struttura che concede poca varietà.
Attraverso i boschi
Il prologo di Through the Woods si apre con le immagini di una madre col proprio figlio all’interno di uno scenario completamente immerso nella natura e punteggiato da sparute baite; un luogo boschivo e silenzioso, che infonde un gran senso di beatitudine, di quiete e rilassatezza, fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e in grado di cambiare d’improvviso la percezione di quell’angolo di paradiso sulla costa occidentale della Norvegia. Il piccolo, che giocava nei pressi di un molo, viene rapito e portato via da un uomo in barca; la donna, in preda al naturale istinto materno, si ritrova dunque a vagabondare in completa solitudine in mezzo al bosco. Il giocatore viene così lasciato senza indicazioni, a condividere l’angoscia della solitudine e a scoprire – attraverso una narrazione dinamica e arricchita da brevi testi di approfondimento sulla mitologia nordica – la rivalutazione di un amore viscerale, complesso e tormentato, lungo un’avventura che mescola il misticismo al fascino delle suggestioni folkoristiche. 
Da questo punto di vista, Through the Woods ne esce come un titolo capace di possedere un valore distintivo all’interno del genere di riferimento, incorporando nella sua formula delle venature horror che sanno mettersi in rilievo quando Troll, Draugh e altre creature della mitologia norrena si presentano come le uniche reali minacce di sbarramento lungo alcune aree. Diciamo uniche perché Through the Woods, al di là di questi incontri estemporanei, si configura come una sorta di walking simulator in terza persona, dove durante l’arco di circa quattro ore bisognerà attraversare delle zone in cui ci si sente smarriti, soli e minacciati, fino ad arrivare a un epilogo nient’affatto scontato.
La protagonista non ha armi per difendersi, ma entrerà ben presto in possesso di un torcia, a cui un paio di nemici sono sensibili. Il problema di questa meccanica di “attacco”, che prevede il puntamento del fascio di luce verso le creature, è però legato alla mancanza di precisione delle hitbox e alla reattività degli avversari, e capita non di rado di morire in continuazione anche avendo illuminato in tempo e in maniera evidente i nemici. Bisogna insomma abituarsi a tenerli a distanza con largo anticipo, altrimenti potreste incappare in situazioni frustranti, non influenzate dalle vostre effettive abilità.
Twilight of the Gods
Se state cercando un titolo che possa atterrirvi o che sia perlomeno in grado di ricreare l’ansia tipica di ogni buon survival horror, dobbiamo placare i vostri entusiasmi: Through the Woods ha un’ottima atmosfera, soprattutto quando cala la notte e la buona colonna sonora incalza e sottolinea le fasi di maggior pericolo e mistero; tuttavia, basta già la prima ora di gioco per capire che ci saranno variazioni davvero minime alla formula e che niente di davvero fuori dagli schemi accadrà da lì in avanti.
Through the Woods è basato soprattutto sull’esplorazione, con poche diramazioni a creare elementi di disturbo o che possano fare uscire dai binari una conduzione di gioco tutto sommato lineare. L’arricchimento della trama, anche con informazioni secondarie, è affidato ai file testuali che raccontano le usanze, le storie popolari e il folklore più cupo del luogo. La storia principale emerge invece tramite i monologhi frammentati della madre, che riflette sul suo passato e sugli eventi che hanno in qualche modo condizionato la vita sua e del bambino rapito.
Sebbene sia stato fatto un buon lavoro sugli ambienti, con costruzioni in legno tipiche delle zone meno in vista del nord Europa e scorci di natura ben realizzati, si notano delle sbavature tecniche evidenti, che influiscono su una qualità globale che è costretta a rimanere altalenante fino alla fine. 
Abbiamo provato il gioco su un PC che monta un’i7 di fascia alta, 16 GB di RAM e una GTX 780 OC. Il frame rate è sempre variabile, con cali che non vanno mai al di sotto dei 30: nella fasi diurne si viaggia tra 35 e i 45, mentre nelle fasi notturne c’è una maggiore fluidità dell’immagine e il gioco tende a rimanere sopra i 40, con picchi che solo di rado lambiscono i 60 fps. L’illuminazione dinamica è buona, ma quando ci si avvicina troppo a degli elementi dello scenario la torcia tende a fare le bizze e a creare riflessi fallaci. I piccoli torrenti e le pozze d’acqua, che di giorno brillano al sole, di notte sono dei buchi neri in cui è impossibile scorgere il fondo, dando a chi osserva la sensazione che sia stata rimossa una porzione dello scenario. Quando invece camminate su strade che il gioco non prevede o lungo dei declivi particolarmente dissestati, potreste rimanere “glitchati” e dover dunque ricaricare il salvataggio precedente (e lo stesso, beninteso, può succedere anche ai nemici). Molto buona invece la resa poligonale della protagonista quando ci si muove lungo i boschi, mentre la realizzazione dei volti è troppo rigida e approssimativa per essere credibile. Ci sono insomma diverse défaillance tecniche in Through the Woods, che sebbene non minino in modo insostenibile la godibilità del gioco, possono senz’altro infastidire.
Through the Woods rimane comunque un’avventura particolare e tutto sommato unica, capace in definitiva di offrire diversi spunti da non sottovalutare, neanche da chi non è esattamente un amante della mitologia nordica e delle sue affascinanti ambientazioni.

HARDWARE

MINIMI: Sistema operativo: Windows 7 / 8 / 8.1 / 10 Processore: Dual-Core 2.8 GHz Memoria: 4 GB di RAM Scheda video: GeForce GTX 760 / 960 or equivalent with 2 GB VRAM DirectX: Versione 11 Memoria: 10 GB di spazio disponibile Scheda audio: DirectX® 11 compatible

CONSIGLIATI: Sistema operativo: Windows 7 / 8 / 8.1 / 10 Processore: Intel Core i5 or equivalent CPU rated at 3,5 GHz Memoria: 8 GB di RAM Scheda video: GeForce GTX 980 or equivalent DirectX: Versione 11 Memoria: 10 GB di spazio disponibile Scheda audio: DirectX® 11 compatible

– Ambientazione diversa dal solito e buona atmosfera

– La storia si mescola alla mitologia norrena in modo unico

– La struttura di gioco offre poca varietà

– Imprecisioni diffuse in un paio di meccaniche basilari

– Diversi problemi tecnici

6.5

Nonostante le buone promesse e la riuscita mescolanza tra folklore scandinavo, mitologia norrena e un’ambientazione diversa dal solito per raccontare un dramma familiare, Through the Woods rimane un titolo che paga lo scotto della poca varietà dovuta alla sua struttura poco flessibile, quasi da walking simulator. Alcune imprecisioni nelle meccaniche di base e diversi problemi tecnici, inoltre, influiscono non poco su un prodotto nato da una buona idea ma che non ha saputo sfruttare al meglio il suo potenziale.

Voto Recensione di Through the Woods - Recensione


6.5

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