Seguiamo il percorso di The Walking Dead ormai da tempo, episodio per episodio, stagione per stagione. Quest’anno lo show di AMC è in onda con la sua ottava stagione, che racconta l’evolversi della guerra infinita fra il gruppo di sopravvissuti di Rick e gli spietati Salvatori guidati dall’eccentrico Negan. L’inizio di questa season è stata balbettante, zoppicante, moscio, insoddisfacente; non sono mancati episodio più riusciti che però, a conti fatti, vengono sommersi dagli altri decisamente fiacchi e poco ispirati. Tutto l’arco narrativo recente è servito ad arrivare a questo momento, quello in cui le cose si fanno sul serio e non si può più scappare. Il mid-season finale riuscirà a risollevare le sorti di The Walking Dead? Scopriamolo assieme.
Tutto l’episodio verte sul portare a compimento diverse storyline parallele sviluppate negli ultimi episodi, con lo scopo di arrivare al tanto desiderato scontro. In realtà la puntata riserverà un colpo di scena abbastanza piacevole e potenzialmente molto utile per il futuro della serie. Il problema è che la sceneggiatura continua ad essere lacunosa, talvolta incredibilmente ingiustificabile, soprattutto quando si tratta di alcuni dialoghi scritti in modo più che discutibile. La cosa che intristisce di più, però, è l’ennesimo utilizzo del “trucchetto” del plot twist finale per mantenere alta l’attenzione del pubblico per i mesi a venire, alimentando la cultura dell’hype in attesa di piazzare il boom di ascolti alla ripresa dello show.
Le idee mancano ed è percepibile: mentre AMC continua a difendere il suo prodotto, dichiarando addirittura di voler proseguire ancora per moltissimi anni con The Walking Dead, ci chiediamo quali saranno i metodi che utilizzeranno, vista la situazione attuale. A dar manforte alla qualità produttiva decisamente in calo, ci pensano i dati, che raccontano di ascolti calanti e fan scontenti.
Il motivo è presto detto: dalla quarta stagione in poi The Walking Dead non è stato capace di rinnovarsi, aizzato dalla community di fan stanchi del solito modello applicato ad ogni stagione, sia in termini registici che di scrittura. Attenzione: quest’episodio nel complesso è buono, ci lascia invece sbigottiti la scelta di ricorrere ancora una volta a una struttura narrativa obsoleta e soprattutto imprecisa: questa strategia non può andare avanti per molto e, al contrario, siamo forse arrivati al tempo limite. Consci del fatto che i restanti episodi sono già pronti, confidiamo nella nona stagione, cercando di capire che indirizzo vorrà prendere. Nel frattempo attendiamo l’epilogo definitivo della “quest” dei Salvatori.
Colpo di scena interessante
Episodio tutto sommato piacevole
Il plot twist finale come metodo per fomentare il pubblico per la ripresa dello show è ormai insopportabile
Sceneggiatura lacunosa
The Walking Dead si ferma per due mesi: il mid-season finale ci consegna un colpo di scena potenzialmente utile che se sfruttato a dovere potrebbe dare una scossa vincente alla serie. Al contempo, però, rimaniamo allibiti da un modello produttivo che segue ormai le stesse regole da anni e da una sceneggiatura troppo imprecisa e poco avvincente.