Recensione

The Urbz - Sims in the city

Avatar

a cura di Darkzibo

La saga dei Sims, partita tanti anni fa sugli schermi per Pc, approda sulla console Nintendo dal doppio schermo. Il titolo, disponibile al lancio del Ds in Europa, dovrebbe apportare alcuna novità rispetto alla versione uscita per GBA. Comunque, i Sims si troveranno perfettamente integrati in una bella cittadina, dove dovranno portare a termine diverse missioni, imparare mestieri, prendersi cura degli animali domestici che decideranno di accudire e comprare case. Lo scopo del gioco? Diventare il sims più popolare della città di Miniopolis.Dimenticate Zio Paesano e Guido Lamoto, scordatevi quella campagna di Simvalley: i Sims ora sono i città!

Tutto iniziò in quella tranquilla cittàThe Urbz può essere tranquillamente considerato il seguito di quella “serie parallela” che sta vedendo la luce solo sulle console portatili. Le controparti delle console maggiori riprendono lo spirito ultra gestionale della serie Pc, in alcuni casi troppo monotono, mentre per i portatili, a partire dal GBA all’N-Gage e ora al DS, si può parlare di una serie che cerca di dare una maggiore immediatezza alla struttura di gioco. Questo non può che essere considerato un vantaggio: la linearità soffusa di questo titolo non intacca minimamente la libertà di azione. Libertà che sarà possibile sperimentare da subito: appena accenderete la console e deciderete di intraprendere una nuova partita, potrete selezionare le (poche) caratteristiche del vostro futuro urb: dapprima dovrete sceglierne il nome (quasi sicuramente il personaggio sarà la vostra incarnazione digitale) tramite un poco pratico utilizzo del pennino (dovrete fare scorrere le lettere “strusciando” un disco di vinile); di seguito il sesso, per passare, poi, al colore della pelle, alla pettinatura e al colore dei capelli. Non solo: un discreto editor vi darà la possibilità di vestire il vostro alter ego a vostro (limitato) piacimento: si passa dal tipo di maglia al colore del giacchino, dal colore dei pantaloni al modello di scarpe. Da questo punto, tramite alcune specifiche domande del tipo: “cosa conta per te nella vita ?” Oppure: “La tua casa ideale offre …..”, verranno subliminalemente decise le vostre missioni e le vostre specifiche caratteristiche con le quali vi appronterete a iniziare la nuova partita. Dopo un elenco dei vostri pregi e difetti, nonchè del vostro gruppo rap preferito, una presentazione, che fa il verso a GTA, vi introdurrà nel gioco vero e proprio.Una delle cose che capirete già dall’inizio, sarà l’importanza di gestire le relazioni con gli altri abitanti, sparsi qua e là per la città, dialogare con loro e svolgere le missioni che vi assegneranno. Le missioni vi porteranno denaro e con il denaro (chiamato Simoleon) potrete acquistare mobili, mezzi di trasporto (i cui cataloghi sono consultabili direttamente dal touch screen) e addirittura diverse case sparse per la bella Miniopolis. Nel frattempo sarà necessario costantemente tenere sott’occhio i bisogni primari del vostro urb: dovrà mangiare, dormire, lavarsi, divertirsi in diversi modi e, distrutto dalla nostalgia, tornare qualche volta a casa, tanto per consacrare il famoso detto: “Casa, dolce casa”.Bisognerà coltivare la propria cultura: ecco arrivare, in vostro aiuto, università e biblioteca dove potrete aumentare la conoscenza delle arti e sbloccare, così, altri mestieri.Tutte le missioni, una volta portate a termine, aumenteranno le caratteristiche generali del personaggio, dalla reputazione all’abilità in cucina, dalla forma fisica al carisma; questi elementi sono visualizzabili in qualsiasi istante della partita sul touch screen.Un’aggiunta che voglio sottolineare, goduta da questa conversione per Nintendo Ds, è la presenza dell’Isola Genetica, dove sarà possibile creare il proprio animale domestico mescolando i geni di diversi esseri e creando così un “minestrone” di DNA.

Giocabilità e longevitàLa giocabilità si attesta, come per le precedenti versioni e conversioni, su alti livelli. Il sims (o meglio, l’urb) si muove con una certa facilità nella piccola metropoli, svolgendo tramite la pressione di un solo tasto (A) le mansioni. In più è possibile impiegare il fido pennino del Nintendo Ds per, ad esempio, rispondere alle domande degli abitanti, ove si presentano più risposte da selezionare, facendoci quasi ricordare le care avventure punta e clicca. Interessanti i minigiochi, alcuni molto divertenti anche da giocare separatamente (nel main menù è possibile scegliere la sezione minigiochi), tanto per svagarsi. In totale sono dodici e comprendono titoli divertenti come: “Operazione pulizia”, “Basket da strada”,”Dottor Ottimo”, “Esplosione comica”, “Crossfollia”, “Scimmie affamate”, “Musica Soul” e “Sushi Sensei”. Alcuni di questi fanno un discreto uso del pennino anche se, nel resto del gioco, è quasi inutilizzato se non per mansioni secondarie come selezionare la mappa, scegliere le opzioni, colorare dei quadri (pixellosi) e guardare le statistiche dell’urb.Il gioco vero e proprio comprende sette missioni suddivise a loro volta in sei sottomissioni. Le sottomissioni possono essere svolte nell’ordine che preferite. La longevità è elevata e, per portare a termine le missioni, raccogliere gli oggetti, imparare i mestieri, vi occorreranno molte ore che però varieranno in relazione alla vostra voglia di portare a termine il gioco al 100% . La vera capacità di The Urbz sta, come per il suo predecessore, nel rapire completamente il giocatore inducendolo a voler andare avanti, a ricercare nuove abitazioni, sempre più belle, da arredare a proprio piacimento, a imparare nuove arti e a conoscere tutti i personaggi che occupano Miniopolis.

TecnicaLa grafica ricorda quella vista su GBA e N-Gage anche se, su un Ds, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più; comunque il motore grafico fa appieno il suo compito, ricreando ambienti urbani molto dettagliati e non subendo mai rallentamenti di qualsiasi genere. Gli stessi ambienti risultano molto colorati e sono ben apprezzati anche per quanto riguarda l’utilizzo oculato della visuale isometrica che permette di percepire qualsiasi elemento presente sullo schermo. Il vostro urb non è molto dettagliato però, dopo aver risolto le prime missioni e i primi minigiochi, non potrete fare altro che affezionarvi a quell’insieme di pixel in (fluido) movimento, che diventerà, in tutto e per tutto, il vostro alter ego virtuale. Il sonoro si adatta alla perfezione allo spirito urbanistico del gioco, con musiche rap e hip hop sempre presenti in tutte le zone della città (da ricordare che la colonna sonora è curata dai Black Eyed Peas); gli urbz parlano tramite quell’esilarante linguaggio inventato, nato con il primo The Sims per Pc. Un po’ ridicoli gli effetti audio emessi dagli automezzi che ricordano più il rumore degli spari delle astronavi presenti nei videogiochi dei primi anni Ottanta.

– Divertente

– Immediato

– Longevo e rigiocabile

– Miniopolis è bellissima

– Colonna sonora curata……

– … ma con effetti sonori ridicoli

– Nulla di innovativo rispetto alle altre versioni

– Non sfrutta appieno il touch screen

7.0

Non c’è che dire: la saga dei Sims in versione portatile è sempre affascinante. Divertente e immediato, coinvolgente e originale, riesce a catturare il giocatore e a trascinarlo nel micromondo ricreato apposta per appagare il suo desiderio di “vita alternativa”. Purtroppo la versione per Nintendo Ds rischia di divenire un doppione di quella uscita per Gba: la grafica è pressoché la medesima, se non per alcuni lievi accorgimenti e il gioco non risente miglioramenti dalla presenza del touch screen. Quest’ultimo sembra addirittura essere una presenza ingombrante e inutile, così come il pennino che, se non fosse per i minigiochi, avrebbe un’utilità pari al nulla. La colonna sonora, invece, è davvero orecchiabile e non vi stancherete mai di ascoltarla a differenza degli effetti sonori, ripetitivi e fastidiosi. La giocabilità è immediata e impiegherete poco tempo per imparare i comandi e sviluppare così il vostro urb.

Infine “The Urbz – Sims in the city” è sicuramente un buon gioco degno di nota e consigliato a tutti quelli che hanno apprezzato il primo “The Sims – Fuori tutti” per console portatili; lo consiglio anche a quelli che hanno odiato i Sims nelle loro incarnazioni su Pc e console casalinghe, perché potrebbero restare piacevolmente sorpresi dalla maggiore linearità e dal “capire cosa bisogna fare” immediatamente.

Se possedete la versione per GBA evitatelo; se cercate qualcosa di originale, capace di immergervi in un mondo tutto nuovo prendetelo tranquillamente.

Se pensate di trovare un game che sfrutti al meglio le potenzialità del Ds, rivolgetevi tranquillamente ad altri titoli.

Voto Recensione di The Urbz - Sims in the city - Recensione


7

Leggi altri articoli