The Urbz: Sims in the city
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a cura di Emptiness
Il passaggio da PC a console della serie The Sims ha dato un aspetto molto “arcade” al titolo, conferendogli minore monotonia in caso di uso prolungato. Senza dubbio inoltre, la resa totale ha tratto molto giovamento dal passaggio ad una grafica completamente tridimensionale, cosa del resto già verificatasi con l’uscita di The Sims 2 su Pc.
Vivere per strada…A rivoluzionare ancor più il design della serie, arriva questo nuovo episodio che sposta i Sims (chiamati Urb per l’occasione) dal limitato ambiente casalingo fino ad arrivare in strada, mantenendo però inalterate alcune caratteristiche, come i bisogni fisici e la possibilità di acquistare oggetti per il proprio appartamento (che sarà comunque in vendita in ognuno dei nove quartieri esplorabili). La novità di spicco, in verità, è l’eccellente “indicatore di reputazione”, che basa i suoi calcoli sulle relazioni che l’alter-ego intreccia progredendo nel gioco. Aumentare la propria reputazione significa dunque ostentare una certa influenza sulle persone ed avere diritto ad alcuni bonus, come il poter accedere ad aree riservate agli Urbz famosi, chiamati per l’appunto VIP. Questo ambito è stato studiato attentamente da esperti sociologi in modo da assicurare un certo realismo alle relazioni interpersonali, colpendo in pieno l’obiettivo anche con un tocco di ironia (tipico della serie).Le azioni possibili verso la gente spaziano dai saluti, fino a gesti di amore. Nuove “mosse” per tali possibilità saranno apprese durante la crescita della propria reputazione, trasformando il proprio Urb in un elemento “universalmente compatibile” della fittizia società che il gioco sa ben ricreare, seppur limitatamente.
…rimanendo al chiusoNonostante tante potenzialità ben sfruttate, i difetti non mancano, e, purtroppo, si fanno sentire. Al di la dei difetti tecnici, che tratterò in seguito, il più fastidioso risulta essere quello delle limitate aree esplorabili in ogni quartiere. Ognuna di esse, in effetti, sembra essere più un appartamento di grandi dimensioni circondato da strade, piuttosto che un vero agglomerato di case. Come se non bastasse un limite del genere, ne viene aggiunto uno psicologico a causa dei lunghi caricamenti tra un quartiere e l’altro, che di certo non invogliano ad esplorare la città, piccola o grande che sia.
Grafica cittadinaLa grafica si mantiene negli standard della serie su console, quindi con uno stile molto colorato, ma con saltuari scatti un po’ troppo vistosi. Ad esempio, nelle scene “di intermezzo” (se così si possono chiamare) talvolta capita che la telecamera riprende tutta l’area esplorabile, compresi i contorni stradali. Proprio in tali frangenti il framerate crolla inesorabilmente, esponendo l’occhio anche ad un certo fastidio. Il livello di dettaglio sia dei modelli che delle textures è buono; tuttavia quest’ultime appaiono scarne e piuttosto ripetitive se ci si sofferma ad osservarle.
Sims rappatiCome da consuetudine, il “doppiaggio” dei Sims, anzi Urbz, è sempre incomprensibile. Parlano la loro bizzarra (ma simpatica) lingua con disinvoltura, permettendo a noi di capire il significato delle parole solo tramite i gesti o piccole raffigurazioni che appaiono sopra la loro testa. Le musiche, però, non sono cantate da gente che appartiene “al loro mondo”, visto che risultano tutte essere in lingua americana. Esse variano da rock, rap, hip-hop e, qualche volta, metal. Un mix del genere non è particolarmente piacevole a volte, soprattutto se, cambiando ambiente molto spesso, si vengono a mischiare le canzoni in riproduzione. La colonna sonora, in ogni caso, risulta essere di una discreta mole in fatto di quantità brani.Il comparto sonoro si ferma qui, visto che gli altri pochi effetti si limitano ai rumori ambientali provenienti dalle strade o da oggetti dello scenario. Per quanto poco udibili, risultano anch’essi di buona fattura.
GiocabilitàIl peggior difetto del titolo si mostra proprio in sede di controlli, dimostrando poca inventiva da parte degli sviluppatori per rendere comodo un soggiorno dalle loro creaturine urbane. Muovere un Urb significa spostare un cursore verso una direzione e premere il tasto A, risultando alquanto ostico in particolare al primo impatto col gioco. Sarebbe stato probabilmente più confortevole controllare direttamente il personaggio con una levetta analogica, decidendo i propri spostamenti in un modo non passivo. La stessa storia si ripeterà quando verrà il momento di selezionare o posizionare i punti caldi delle mappe, a causa del puntatore impreciso soprattutto per la posizione della telecamera, che spesso e volentieri non permette un calcolo delle distanze molto preciso. Quindi, tale sorte ricade sia nei momenti di interazione con gli oggetti, sia col posizionamento degli stessi nel proprio appartamento.
Vita vissuta?Se appassionato della serie, il giocatore potrà sfruttare appieno le potenzialità del fattore longevità che il titolo ha da offrire, espandendo il tempo totale a parecchie ore. Il primo The Sims per PC soffriva di una certa monotonia a lungo andare, preceduta però da un’eccitante fase di gioco. The Urbz, dal canto suo, mantiene in modo piuttosto costante la curva di interesse del giocatore, partendo però dal basso verso l’alto. Questa sorta di qualità è dovuta all’intelligente gioco “ad obiettivi”, che sicuramente offriranno una motivazione in più per continuare la propria sessione di gioco.
– Buon realismo a livello sociale
– Il solito carisma della serie
– Interessanti le novità introdotte per questo episodio
– Sistema di controllo ostico
– Framerate talvolta barcollante
– Aree di azione troppo limitate
7.2
Il terzo capitolo-variante della serie The Sims per console offre uno stile completamente diverso, mantenendo però la stessa anima dei prequel. Purtroppo però restano anche i difetti: controlli ostici e grafica piuttosto traballante, unita a poca libertà di azione, concentrata in ambienti a dir poco claustrofobici, se non fosse per i “contorni” prettamente urbani.
La mancanza poi di una modalità online, cosa che Bustin Out (su Playstation2) aveva, mina un poco la longevità.
Concludendo, un titolo consigliato ai veri appassionati della serie su console, un passatempo per tutti gli altri.
Voto Recensione di The Urbz: Sims in the city - Recensione
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