Recensione

The Sword of Etheria

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a cura di Stefy

Il genere dei beat’em up è abbastanza popolare su PlayStation 2. Pensando a titoli come Devil May Cry, i migliorabili Castlevania, Chaos Legión, ed altri mille, qualcuno potrebbe credere che questo genere comincia ad esaurirsi. Tuttavia, Konami – con il team degli sviluppatori di Suikoden – è disposta a dimostrare che con questo genere rimane ancora la possibilità di fare qualcosa di differente. Qualcosa come “The Sword of Etheria”, più conosciuto con il suo titolo giapponese, “Oz.”

L’Etheria e gli OzIl gioco ci porta all’interno di un mondo che ha le sue fondamenta su di una sostanza chiamata Etheria. Di tale energia gli dei stanno facendo un uso indiscriminato senza preoccuparsi della salute del loro pianeta. Le divinità utilizzano delle creature per i loro scopi, gli Oz, essendo gli unici in grado di manipolare l’Etheria: le tre creature, Cain, Almira e Leon, sono stati elette dagli dei loro messaggeri sulla terra e incaricati di compiere grandi missioni. Per assolvere a questi compiti, utilizzano delle armi chiamate “Lex”, ovvero una sorta di energia in grado di trasformarsi in arma. Dopo la scomparsa di Cain, gli altri due sono degradati a missioni sempre meno importanti. In una missione Almira e Leon incontrano Fiel, un ragazzino umano che è in grado di reagire all’Etheria e che possiede un gatto, Toto, il quale è un Lex. Fiel riesce a rompere il controllo mentale che gli dei esercitano sui due Oz, i quali prendono coscienza della loro situazione e dichiarano guerra agli Dei, decidendo di aiutare il ragazzo nella ricerca della sorella Dorothy.La storia sembra presentarsi bene, un intreccio interessante che invoglia a continuare ad andare avanti per capirne di più. Nonostante questa buona premessa, la trama presenta fin troppi buchi, rendendo il tutto confusionario e banale.

Scambi volantiNel gioco vestirete i panni di Fiel, l’unico di cui avremo il controllo, il quale sarà seguito in ogni momento dai due Oz, con la possibilità di impartire loro diversi ordini. Insieme dovrete superare 19 livelli, più due segreti (senza mai avere la possibilità di utilizzare checkpoint), uccidendo tutti fino ad arrivare agli scontri di fine livello con i boss, i quali si riveleranno la parte migliore di alcuni stage. I comandi base sono semplici da usare ed il sistema di combattimento verterà principalmente su una serie di combo da performare insieme agli altri componenti della nostra squadra cercando di effettuare il numero più alto possibile di mosse combinate. Ogni volta che riusciremo ad eseguire un’azione combinata, su schermo apparirà una barra che indica l’efficacia della nostra mossa: più faremo salire la barra, più potente sarà l’attacco speciale. Il tutto consiste in colpi da infliggere al nemico “al volo”, senza mai toccare terra; dovrete passare il povero malcapitato al vostro compagno e, dopo tutta una serie di “palleggi”, tornerà a voi per infliggere il colpo finale. Questa tecnica dovrà essere perfezionata al meglio, poiché molti dei nemici sembrano essere immuni ai semplici colpi, ma il problema principale è dato dal fatto che gli avversari arrivano ad ondate rendendo difficile effettuare la mossa. Le fasi esplorative sono poche e non rendono certamente più piacevole il gioco, riducendosi ad incarichi secondari di poca rilevanza.Essenzialmente questo è il succo di un gioco che sfocia in una vena di monotonia, visto che le dinamiche di lotta persistono solo su questa idea. E’ presente anche una piccola componente tipica dei giochi di ruolo, come l’acquisto di oggetti speciali da equipaggiare tra un livello e l’altro; sebbene disponibili in piccole quantità, tali articoli vi porteranno vantaggi utili per il buon esito dei combattimenti.

Voli rasoterraLa qualità del gioco a livello grafico non è niente di eccezionale, dato che presenta ambientazioni spoglie e ripetitive, un design dei personaggi gradevole ma non eccezionale, e nemici realizzati con un misero quantitativo di poligoni. Il sonoro è sufficientemente buono, le musiche sottolineano i combattimenti con ritmi incalzanti e temi gradevoli. Sconcertante è il doppiaggio, il peggiore mai sentito! Il gioco è tradotto in italiano per ciò che concerne i dialoghi nei combattimenti, mentre i filmati restano in inglese; inoltre troverete molti errori di traduzione nei testi. Il gioco lo si può completare in circa dieci ore, ma i diversi extra sbloccabili e i cinque diversi finali potrebbero aumentare la longevità di qualche altra ora. Manca la modalità multigiocatore che forse avrebbe offerto un maggior divertimento.

– Trama interessante

– Semplice ed immediato

– Doppiaggio orribile

– Grafica non all’altezza

5.4

In conclusione Sword of Etheria è un gioco gradevole, che cattura per non più di un paio di ore consecutive, e ciò è già tanto poiché di divertente c’è veramente poco. Ripetitivo e mai impegnativo, il titolo propone una trama che stuzzica ma alla fine lascia a bocca asciutta. Poche cose da prendere e il gioco è fatto: delusione. Lo so, non è Devil May Cry, ma qualcosina in più la si poteva inserire. In ogni caso, visto e considerato il pessimo doppiaggio (per sottolineare il difetto maggiore), non si fa fatica a capire quanto poco Konami tenesse a questo progetto…

Voto Recensione di The Sword of Etheria - Recensione


5.4

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