Dopo un anno, The Strain ritorna con la sua quarta ed ultima stagione. Nell’ultima puntata, New York era caduta nelle mani del maestro e Zack aveva fatto detonare un ordigno nucleare sopra la grande mela. Ora, a distanza di qualche mese, l’America è cambiata.
Un nuovo inizio
Tutto è cambiato. Gli strigoi sono riusciti a prendere il controllo degli Stati Uniti. Il Maestro ha vinto la guerra e ha con sé Zack. Eph è svanito nel nulla e si è rifugiato a Philadelphia, dove tenta di sopravvivere e di non attirare l’attenzione degli strigoi, essendo lui il ricercato numero uno di Eichorst e del Maestro stesso. Intanto, il leader dei vampiri ha deciso di crescere Zack ed insediarsi nel suo corpo una volta pronto. Fet e Quinlan, invece, stanno tentando un diverso tipo di approccio. Cercano una testata nucleare che, nelle loro idee, potrebbe mettere fine al dominio degli strigoi.
Il giorno dell’illuminazione
Come ogni grande rivoluzione si apre con una data fatidica, anche quella degli strigoi è cominciata in un giorno speciale: il giorno dell’illuminazione. Da allora, il mondo è cambiato.
Sebbene l’ispirazione sia chiara e ricordi sempre, molto, Blade, The Strain è una delle serie più curiose dell’intero panorama televisivo. Spesso criticata e osteggiata dai fan, il livello della serie TV si è mantenuto sempre su un’ampia sufficienza, raggiungendo alcuni picchi parecchio alti. La terza stagione è stata un’incredibile montagna russa che è riuscita a far allontanare alcuni dei fan più accaniti e l’obiettivo di questa quarta stagione è dare alla serie una degna conclusione e mantenere alta l’attenzione dall’inizio alla fine.
La prima puntata si è aperta in un modo totalmente differente rispetto al passato. Se le prime tre stagioni erano ambientate nell’arco di qualche settimana, la quarta si colloca dopo qualche mese rispetto alle precedenti. Questo cambio così repentino è d’obbligo per il prosieguo della narrazione e non potrebbe essere altrimenti.
Tutte le storyline sono andate avanti nei modi più disparati e questa prima puntata era necessaria per rifocalizzare gli obiettivi e risettare il contesto in cui si trovano i personaggi. Come sempre, le storie più noiose sembrano essere quelle di Eph e Zack, i protagonisti della serie nonché personaggi più odiosi e stereotipati. Se il primo non è cambiato di una virgola dalla prima stagione, il secondo lo ha fatto, ma in peggio. Perché nonostante tutto, Zack si riconferma la vera zavorra di una serie che, se si riducesse al contesto action, sarebbe da promuovere a pieni voti. Invece, come sempre ormai, le storyline dei Goodweather non fanno che tirare il freno a mano all’intera vicenda.
Fortunatamente, a risollevare il tutto, abbiamo Fet e Quinlan. I due sono, forse, i personaggi più interessanti dell’intera serie. I fan li amano e a ragion veduta. Mentre il primo continua a sprizzare carisma da tutti i pori, il secondo aggiunge quel tocco di mistero e aggiunge quell’it factor necessario.
Assente non pervenuto: David Bradley nei panni del professor Setrakian. Forse, la sua presenza, sarebbe stata un bel punto a favore per la prima puntata di questa nuova stagione.
Tornando sulla questione Blade/The Strain, i centri aperti dai vampiri ricordano anche troppo Blade Trinity nell’idea e nella realizzazione. Ma bisogna ricordare che il secondo film dedicato al vampiro diurno è stato uno dei film migliori di Del Toro e lo stesso The Strain è ideato dallo stesso regista messicano.
Bell’evoluzione del finale di stagione
Inizio un po’ troppo lento
The Strain torna sul piccolo schermo con un primo episodio discreto ma non ottimo. Probabilmente, se la puntata avesse avuto tutti i personaggi principali presenti, ora staremmo parlando di una buona puntata vista la portata di alcuni attori e il fattore rappresentato, per esempio, da Setrakian. Questa decisione di dividere un gruppo già piccolo potrebbe non pagare in termini di ascolti. Si spera solo che gli sceneggiatori non vengano presi dalla sindrome di The Walking Dead, dedicando così le puntate rimanenti tra i vari componenti dell’ex gruppo di New York per poi ricongiungerli definitivamente solo nel Series Finale. The Strain è riuscito a creare curiosità e ora si aprono diverse domande a cui, sicuramente, bisognerà rispondere in poco tempo: dov’è Setrakian? Dov’è Dutch? Perché la testata nucleare? Che fine faranno Zack ed Eph? Il Maestro ha altri piani da mettere in atto o ha vinto definitivamente?